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16 12 2008 -Il caso Rosselli va in Regione «Storia da insegnare a scuola»
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INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUL CASO ROSSELLI – ARMENIA
(Commissione – Consiglio Parlamento Europeo)
16 Dicembre 2008 - Ore 11.04
ilmioGiornale
martedì 16 dicembre 2008
Regione e Comune scoprono il caso Rosselli. Mozioni per affrontare la situazione dello scrittore genovese minacciato di morte per aver parlato del genocidio del popolo armeno in Turchia. Borzani è pronto ad organizzare una serata al Ducale per esprimergli solidarietà
di Federico Casabella
Strumenti utili
Il caso «Rosselli» finisce in Regione. Una storia che «il Giornale» sta raccontando da tempo, mentre viene snobbata dai media italiani ed è materia di curiosità di tv e giornali esteri, sarà proposta all’attenzione del consiglio regionale grazie all’interessamento del capogruppo di Alleanza Nazionale Gianni Plinio e del consigliere di Forza Italia Matteo Rosso. I due esponenti del centrodestra hanno sottoscritto un ordine del giorno per manifestare solidarietà allo scrittore genovese Alberto Rosselli da tempo minacciato di morte da estremisti turchi. La storia risale ad alcuni mesi fa quando Rosselli presentò il libro «L’olocausto armeno» (Edizioni Solfanelli, Chieti) testo in cui viene raccontato il genocidio di un milione e mezzo di armeni cristiani massacrati nei primi anni del Novecento dalle truppe islamiche turco- curde in Anatolia e nel resto dell’impero Ottomano. Una realtà storica che ancora oggi mette in imbarazzo il governo di Ankara che non riconosce lo sterminio e che, nel periodo della discussione sull’ingresso nell’Unione Europea della Turchia aveva creato diversi contrasti.«È giusto e doveroso - dicono Gianni Plinio e Matteo Rosso- che le istituzioni manifestino solidarietà ad Alberto Rosselli che, insieme ad altri uomini di cultura, è nel mirino dell’estremismo turco per aver osato parlare pubblicamente del genocidio degli armeni». Il volume dello scrittore genovese ha avuto interesse da parte di diverse testate internazionali come Bbc, Le Figarò, Sky e Radio Vaticana e di tv e giornali armeni, mentre i media italiani e locali non si sono interessati della questione, tanto da scatenare la reazione dei consiglieri di An e Fi: «Non è consentibile che un fatto così grave continui a restare in silenzio in Liguria quando su di esso c’è attenzione sia da parte di importanti media stranieri e dello stesso parlamento europeo». Sì, perché delle intimidazioni a Rosselli, che da circa un anno è perseguitato da estremisti islamici con continue telefonate a tutte le ore del giorno e della notte minacciano di morte lo scrittore e la moglie si è occupato anche il parlamento europeo su sollecitazione di deputati olandesi. Così Gianni Plinio e Matteo Rosso, sfruttando anche il fatto che il consiglio comunale di Genova è uno dei pochi in Italia ad aver riconosciuto il genocidio armeno, vogliono approfondire questa pagina storica: «La persecuzione scatenata tra il 1915 ed il 1918 dai turchi nei confronti della popolazione armena rappresenta forse il primo esempio dell’epoca contemporanea di sistematica e scientifica soppressione di una minoranza etnico religiosa - proseguono i consiglieri Pdl-. Sarebbe importante che la Regione Liguria di concerto con la direzione regionale scolastica promuovesse iniziative informative presso gli studenti delle scuole medie a proposito di questo olocausto dimenticato. Già in occasione delle minacce della camorra nei confronti dello scrittore Roberto Saviano il consiglio regionale espresse una unanime solidarietà: siamo certi che saprà fare altrettanto a favore di Alberto Rosselli».Sul caso si è mosso anche il consigliere comunale Gianni Bernabò Brea (La Destra) che chiede al Comune di esprimere solidarietà allo scrittore e a tutti i giornalisti perseguitati dall’integralismo per aver denunciato crimini contro l’umanità, mentre Luca Borzani presidente Fondazione Cultura è pronto ad organizzare una serata in cui Genova si stringerà intorno allo scrittore.
V.V
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