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10 01 2009 - 200 inteletuali turchi sono sotto l'acusa per la campagna per presentare le scuse della Turchia al popolo Armeno
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09/01/2009
Sono oltre duecento gli intellettuali che hanno appoggiato l'iniziativa
La procura della Repubblica di Ankara ha avviato oggi le indagini su una campagna che era stata lanciata online, per formulare pubbliche scuse al popolo armeno in merito ai massacri del 1915.
Sei magistrati turchi hanno presentato una petizione chiedendo che vengano puniti gli organizzatori della campagna, che violerebbe l'articolo 301 del codice penale turco "insultando apertamente la nazione turca". L'articolo 301, infatti, così come emendato il 30 aprile 2008, prevede che sia punibile chi offenda la "Nazione turca" e che sia necessaria l'approvazione del ministro dela Giustizia, prima che il caso compaia davanti al giudice. La campagna in questione è stata firmata da oltre duecento accademici, giornalisti e scrittori di nazionalità turca. L'iniziativa di questi intellettuali ha fatto sì che fossero allestite mostre fotografiche e campagne di informazione su quanto avvenuto in Turchia tra il 1915 e il 1916. Le cifre riguardanti i fatti sono contrastanti: mentre alcune fonti parlano dell'uccisione di un milione e mezzo di armeni, altre ne contano 300 mila, in quello che in armeno è noto come Medz Yeghern, il 'Grande Male'.
G.C
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