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22 01 2009 - Il dramma della Shoah nelle Cantate del maestro Bellini al Teatro Marrucino di Chieti
22 Gen 2009 ore 09:03
.Negare il male che c.è impedisce di combatterlo. Inventare un bene che non c.è inganna la mente.. Comincia così la cantata che il M° Luciano Bellini ha scritto appositamente per il Teatro Marrucino e dedicata al giorno della Memoria 27012009 ,che martedì 27 gennaio alle ore 21.00 sarà rappresentato in prima esecuzione assoluta. La vostra presenza è indispensabile per dare un
segno tangibile alla memoria che ricorda se stessa.

Shoah
la memoria . la speranza . la vita Cantata per soli, recitanti, coro e orchestra.
Musica di Luciano Bellini
Testi di Maria Mencarelli
Immagini di Alfredo Bernacchia
Direttore e Concertatore M° Luciano Bellini

Il Teatro Marrucino si ripropone, con questa produzione originale, come ispiratore e interprete diCultura contemporanea, misurandosi su temi e approfondimenti drammatici del nostro tempo. La Cantata del maestro Luciano Bellini affronta il tema della Shoah, richiamando idealmente lo sterminio degli ebrei, ad altri popoli che hanno subito lo tragico destino nel corso del.900:
armeni, zingari, curdi, slavi. Testi originali sialternano a una scelta selezionata di autori di popoli diversi, testimoni o interpreti di quelle vicende con l.invito a varcare, nel compianto, le rontiereetniche, culturali, politiche. Insieme a Primo Levi, del quale vengono selezionati anche brani meno noti di poesie, si affiancano richiami a versi di C. Beaudelaire, S. Quasimodo, W. Szymborska, I. Bachman, P. Celan, J. Lussu, Antonia Arslan, Fabio Mauri. La Cantata è un esplicito omaggio ai poeti, a coloro che hanno dato parole a ciò che sarebbe stato solo silenzio. Ma non è una strada senza contraddizioni, combattuti fra il desiderio di rimuovere il dolore e il bisogno di .narrarlo., di conoscerlo per fare della coscienza un antidoto ad ogni pensiero totalitario
e semplicistico.

La Cantata diventa un inno alla vita, all.arte, un elogio della diversità e della fantasia con la lirica e ineguagliabile testimonianza di Etty Hillesum e l.inedita elegia poetica di Chagall. Parallelamente ai testi, la musica cita canzoni tradizionali ebraiche e tedesche e si ispira a stilemiritmici ed armonici tipici delle tradizioni musicali dei popoli evocati, zingari, armeni, curdi, slavi C.è infine la breve citazione di Khorakané, una splendida canzone dedicata agli zingari da Fabrizio De André, da sempre artista di riferimento della formazione umana e culturale di Luciano Bellini. Il lavoro intende accomunare la memoria e l.amore per i tanti bambini ebrei uccisi, alla memoria e l.amore per i tanti bambini palestinesi sacrificati sull.altare di un odio e di una guerra assurda senza limiti e senza confini. L.opera è preceduta dalla proiezione di una serie di disegni realizzati a Manila dal Maestro Nino Quartana, ispirati

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