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23 01 2008 - Mignon in memoria del genocidio degli armeni
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TIRANO (m.na.) Era dedicata al genocidio armeno l'assemblea d'istituto organizzata ieri mattina dal Pinchetti di Tirano al cinema Mignon.
All'incontro, iniziato con la visione del film ?La masserie delle allodole? ispirato al libro vincitore del premio Campiello nel 2004 di Antonia Arslan sul
genocidio, hanno partecipato due rappresentanti dell'Unione armeni in Italia, Sonia Bekdemirian (nata a Milano ma figlia di due armeni) e l'insegnante di filosofia e storia nei licei, nonché moglie del console armeno a Milano, Anna Maria Samuelli. «La storia ha questo significato: di fare diventare più coerenti e consapevoli», ha detto Samuelli parlando ai ragazzi dell'istituto.
«La memoria archeologica non serve a nessuno - ha aggiunto -. Dobbiamo ricordare il passato per essere più accorti di fronte a quello che ci succede
attorno». Parlare ancora oggi del massacro del popolo armeno da parte dell'impero turco nel 1915 - considerato il primo genocidio del XX secolo - è importante «perché può essere ritenuto l'archetipo di quelli successivi. Il fatto che siano sorti tribunali internazionali per combattere questi crimini è una conquista molto importante della civiltà: l'impunità, infatti, crea il contesto adatto a nuovi assassinii». Toccante l'intervento di Sonia Bekdemirian, che ha citato alcune testimonianze, fra cui quella di Gomidas
Vartabed, celebre etnomusicologo e compositore, simbolo e testimone del genocidio armeno.
G.C
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