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07 02 2009 - 1° Convegno nazionale sulle presenze minoritarie etno-linguistiche in Puglian di Teresa GENTILE
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Giovedì 5 febbraio-
Giovedì 5 febbraio agli studenti del Liceo artistico Lisippo la Fondazione Nuove Proposte ha conferito il Premio Aldo Moro “Un libro di Filosofia in Premio”, in quanto” la filosofia è un linguaggio universale che tocca la dialettica del sapere nell’incontro tra cultura dell’Occidente e cultura dell’Oriente”. Subito dopo, nella Sala Consiliare del palazzo ducale, si è tenuto il Primo Convegno nazionale sulle Presenze minoritarie etno-linguistiche in Puglia. Per la prima volta, grazie al Maestro Edouard Tateossian (Presidente Associazione Italarmena Sant’Andrea degli Armeni di Martina Franca - TA) tra le bandiere s’è potuto osservare quella armena ). Tra i presenti abbiamo notato operatori culturali, la prof.ssa Rita Punzi, la prof.ssa Lina Mirabile e noti personaggi del mondo del turismo, dell’imprenditoria, dell’intrattenimento televisivo costruttivo e non trita-valori ( es. Mimmo e Viviano Bagnardi, brillanti conduttori del format “Improvvisando” che pone alla ribalta i talenti), Il Premio Ignazio Ciaia è stato assegnato al saggio di Pierfranco Bruni (Coordinatore progetto minoranze etno-linguistiche Mi-Bac) “La Puglia tra Arberesche Grecanici e Franco Provenzali- Beni culturali a confronto “ Inoltre il premio “Testimonianza” è stato assegnato a Mons. Joseph Antoine Kelekian (Procuratore del patriarcato Armeno cattolico presso la santa Sede e l’Italia e socio d’onore dell’Associazione Italarmena) , a Maria Adelaide Lala Comneno (docente presso l’Università della Basilicata ed esperta in architettura armena) ed a rappresentanti delle Culture Grecaniche, Italo Albanesi e Franco Provenzali. (Roberto Burano Vice-Presidente Centro Studi “GRISI”) ed Pino Cordella (Presidente Lions Copertino-Salento) Anna Colaci (Presidente A.N.S.I. Lecce Uno) - Elio Michele Greco ha ricordato che la Fondazione Nuove Proposte si sta molto impegnando per promuovere accanto alla diffusione dell’amore per il libro e la lettura , anche il progetto volto alla riscoperta e valorizzazione culturale delle minoranze etniche che sono state accolte e si sono perfettamente integrate nel territorio pugliese. Il sindaco Dott. Franco Palazzo ha salutato gli illustri ospiti ed ha sottolineato l’importanza per l’uomo, a qualunque etnia appartenga, di saper convivere con gli altri e sapersi proiettare con consapevolezza verso un imprevedibile futuro senza mai perdere il collegamento con le radici che gli appartengono e che non devono mai essere se soffocate o annullate per evitare di perdere il senso stesso della poropria “identità”. Pierfranco Bruni ha sottolineato che la legge 482\99 tutela anche la sopravvivenza della cultura armena come avviene per l’arberesche, la grecanica e la franco-provenzale. Ha aggiunto che la presenza di culture minoritarie nei nostri contesti territoriali è la cerniera che si pone tra le identità che nel corso del tempo hanno imparato a convivere, hanno definito un preciso contesto antropologico, culturale e storico e si sono imposte il dovere di ricordare il passato e le sue tradizioni, veicolare sentimenti e trasmettere i frammenti d’una cultura che si lascia vivere nell’estetica del silenzio. Invece la ricerca della modernità ad ogni costo recide i ricordi rimpiazzandoli con un grigio e spersonalizzante oblio. Il Prof. Gaetano Dammacco (Ordinario di Diritto Ecclesiastico Università di Bari) ha detto che la tutela d’ogni minoranza linguistica è sempre frutto d’una precisa scelta politica. Mons. Arciprete don Franco Semeraro (Rettore Basilica di San Martino di Martina Franca) ha affermato che il testo di Bruni è di grande pregio poiché apre scorci straordinari che consentono di intendere meglio la reale valenza della mediterraneità e della pugliesità e ci sollecita a chiederci se sia meglio tornare a rinchiuderci nelle nostre “certezze” o continuare ad accogliere con fiducia gente dì altre etnie per confrontarci con loro e crescere “insieme”
Mons. Joseph Antoine Kelekian ha annunciato che il prossimo
6 marzo 2009 sarà a Martina Franca (TA) Nersès Bedros XIX (Patriarca di Cilicia degli Armeni cattolici) e si è soffermato su note storiche armene, su Mikael Naldbandian (autore dell’inno nazionale armeno inno che è stato scritto per mettere in valore la riunificazione dell’Italia ad opera di Garibaldi e Cavour dei quali il poeta Armeno era un Amico) e sul genocidio. Maria Adelaide Lala Comneno (Università della Basilicata ) ha parlato della diffusione degli armeni in Puglia ed ha auspicato che i ragazzi degli istituti d’arte riescano a scoprire sul nostro territorio tracce di insediamenti armeni susseguitesi dopo il medioevo. Il prof. Pierfranco Bruni ha ricordato il grande valore di coesione interetnica che hanno la poesia, la musica e le danze tradizionali ed ha affermato che la “convivenza pacifica e l’integrazione armoniosa con il tessuto sociale” si possono realizzare nella misura in cui vengono valorizzate le rispettive “diversità” , in caso contrario le fratture interetniche difficilmente possono essere rimarginate.Occorre continuare ad attingere a piene mani, dal passato, la forza propulsiva che consenta di viver bene il quotidiano. Tutti i relatori sono stati concordi nel sottolineare il notevole influsso e l’armoniosa opera di mediazione culturale che seppe esercitare un poeta armeno Hrant Nazariantz, (1886-1962) esule in Puglia , grazie ai suoi interessi esoterici e teosofici, alla sua frequentazione delle avanguardie in un periodo in cui un nuovo spiritualismo iniziava a superare l’imperante materialismo positivista. In uno dei prossimi incontri Ciaia potremo conoscere meglio la poliedrica personalità di tale poeta che, tra l’altro, fu convinto assertore della fraternità umana che può stabilirsi tra popoli diversi.
Eduardo.
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