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04 03 2009 - Lugano. Incontro con la vedova Rakel Dink
Causa armena La figura e il messaggio del giornalista Hrant Dink,assassinato a Istanbul,in un incontro pubblico stasera a Lugano con, fra gli altri,la vedova
Rakel Dink

Il 19 gennaio 2007 venne ucciso davanti alla redazione del suo giornale, a Istanbul. Figlio di quel popolo armeno che il governo turco sterminò nel primo genocidio del Novecento, il giornalista Hrant Dink (ritratto in un poster durante il suo funerale) con il suo operato ha messo i turchi di fronte al proprio passato e gli armeni di fronte al proprio avvenire, affermando una possibilità di incontro che è una speranza non solo per la Turchia, ma per tutta l’Europa. Hrant Dink credeva nella possibilità, e nel dovere, della convivenza: armeni e turchi, cristiani e musulmani. Così non aveva mai rinunciato a scrivere del genocidio armeno, pagando a caro prezzo la sua indipendenza intellettuale: era stato, fra l’altro, condannato a sei mesi di carcere per “insulto all’identità turca”. I suoi articoli, che possiamo leggere raccolti in una pubblicazione di Guerini e Associati dal titolo L’inquietudine della colomba – Essere armeni in Turchia risentono di tutta l’umanità di chi chiede la pace anche in mezzo al dolore.
E proprio Hrant Dink e la causa armena saranno al cen-

L’Accademia di architettura di Mendrisio promuove dal 2003 il Wish, un seminario cui partecipano cinque studenti dell’Accademia e cinque di un’università straniera: si tratta di un vero e proprio laboratorio per mettere a punto progetti e soluzioni. L’edizione 2009 ha trasportato tutti i partecipanti in Armenia, nella città di Goris. E ora è arrivato il momento cruciale delle critiche finali, previste per venerdì 6 marzo dalle ore 14 alle 18 nell’aula C3.89 di Palazzo Canavée (in Via Canavée 5 a Mendrisio, terzo piano) quando docenti ed autorità armene in visita a Mendrisio valuteranno le proposte degli studenti. Tutti gli interessati sono invitati ad
assistere alle critiche. Per l’occasione saranno presenti il vice ministro Karlen Gevorgyan del Ministero dello sviluppo urbano armeno; Ara Dolunts, vice governatore della Provincia di Syunik; Ernesto Morosin, Sergey Hovhannisyan e Ara Nazinyan dell’Ufficio di coordinazione della cooperazione svizzera a Tbilisi e Yerevan. Inoltre Simon Tschurr, Martina Ramming e Hannes Hermann della Direzione dello sviluppo e della cooperazione a Berna e Nune Petrosyan, docente presso la Yerevan State University of Architecture and Construction. Le autorità armene, che hanno già conosciuto gli studenti del Wish durante una prima visita a Mendrisio, sono particolarmente interessate alle idee e alle soluzioni proposte dai futuri architetti perché Goris ha un urgente bisogno di alloggi sociali.

V.V

 
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