11 03 2009 - Fratelli armeni in lotta per far vincere l'Italia

Gli atleti sono arrivati in Italia dall'Armenia come rifugiati politici nel 1999
Fratelli armeni in lotta per far vincere l'Italia
Giorgio e Armen Petrosyan sabato al Palasharp per il titolo dell'Oktagon contro i più temuti atleti del mondp
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Giorgio e Armen Petrosyan, 23 e 22 anni
Fratelli nella vita, uno contro l'altro sul ring. È la sfida quotidiana di Giorgio e Armen Petrosyan, 23 e 22 anni, arrivati in Italia dall'Armenia come rifugiati politici nel 1999. Giorgio, soprannominato The Doctor o il Chirurgo «per le sue tecniche precise» come recita il rap a lui dedicato, mette K.O. gli avversari con devastanti middle kick, calici circolari sferrati con la tibia. Per Armen, invece, la mossa vincente è l'high kick, il calcio portato con il collo del piede e diretto al viso. Entrambi, oggi cittadini italiani, useranno i loro colpi migliori per conquistare sabato sera al Palasharp di Milano il titolo dell'Oktagon, la gara dove i combattenti possono impiegare qualsiasi tecnica delle arti marziali come Karate, Kung Fu, Kempo e Kickboxing.
In palio il biglietto per il Giappone dove si svolge il torneo più ambito, il K1, che deve il nome alla lettera iniziale delle discipline più devastanti. Calci, pugni, ginocchiate. Dietro la sfida c'è la storia di due ragazzi che combattono uno contro l'altro da dieci anni, cinque giorni su sette. Gli allenamenti sono quelli massacranti della muay thai, la boxe thailandese, con esercizi sfiancanti per gli addominali, i muscoli del collo e le tibie, che devono colpire pneumatici impilati uno sull'altro. «Un'ora è mezzo al mattino e 2/3 ore il pomeriggio — dice Giorgio —. È la preparazione minima per affrontare gli incontri del K1».
Come dioscuri del ring i Petrosyan ormai si muovono all'unisono, quasi a specchiarsi - anche perché Giorgio è mancino. Per ora sono sparring partner ogni giorno in palestra. Finte e affondi, ignorando di essere fratelli. Sanno che prima o poi dovranno affrontarsi in un torneo e uno dei due dovrà finire al tappeto. «Per il momento è lui il più forte — ammette Armen —. Ha vinto più incontri». Partiti dal niente, hanno dovuto conquistarsi anche il diritto di combattere. «Avevo 13 anni quando sono entrato la prima volta in una palestra a Gorizia, dove viviamo tuttora — racconta Giorgio —. L'istruttore mi ha cacciato, "sei troppo mingherlino", ha detto. Ho iniziato ad allenarmi da solo: nuoto, corsa, palestra. Mi sono irrobustito e ho dimostrato che potevo salire sul ring. Dopo un anno ho convinto anche Armen a fare lo stesso».
Le prime vittorie arrivano quando The Doctor ha solo 16 anni. Oggi l'ex ragazzo gracile è un fascio di muscoli e combatte ai massimi livelli. Sul ring di Milano tra i 22 gladiatori che si affronteranno ci sarà anche il numero uno del mondo, l'olandese Andy «The Destroyer » Souwer. Se Giorgio riuscirà a sconfiggerlo, per lui si spalancheranno le porte del K1. Sarà il primo italiano a superare le qualificazioni per il Giappone dove la borsa della finale vale 400mila dollari. Armen è sulle orme del fratello: «Arrivare a Tokyo! Il traguardo di ogni lottatore», spiega il più giovane dei Petrosyan che affronterà il portoghese Arnaldo Silva. A casa, a Gorizia, tutta la famiglia è pronta per l'incontro di Milano. L'unica che si preoccupa è mamma Karine. Scoppia a ridere Giorgio: «Ci ripete sempre che l'importante è non farsi male, vincere o perdere non è un problema. Figuriamoci...».
Massimiliano Angeli
Scritto da Haigh Kassapian
Il celebre scrittore francese Gilbert Sinoué originario del Cairo e mio amico, ha publicato l'ultima sua opera EREVAN per ora solo in Francese, un libro stupendo che consiglio a tutti di leggere e nel caso dovesse passare per Milano, propongo d'invitarlo a tenere una conferenza alla casa armena. Racconta la tragedia del Genocidio dal 1856 al 1921, in effetti il libbro viene chiamato il romanzo di un popolo. Come sempre, in tutti i suoi romanzi, si è documentato in maniera ineccepibile.
A presto, Haig

Ti prego di girare la notizia a chi può interessare. Riporto i link di Amazon e dell'editore relativo al libro.

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G.C.