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16 03 2009 - Stilista delle grande case Fracesi è Naira Khachatryan, giovane stilista nata e cresciuta in Armenia.
Il lungo viaggio di Naira l’armena che ama l’Italia da Repubblica.it
Ha appena compiuto 31 anni e lavora in Italia già da sette.
Prima come direttrice artistica del gruppo Lineapiù e poi come consulente per le prime linee di maglieria di nomi della haute couture come Chanel, Dior, Max Mara e Yves Saint Laurent.
Partono dal suo fiuto, insomma, molti dei golf e delle morbide cappe che fanno sognare le donne. Ha da poco presentato la sua prima collezione alla Russian Fashion Week di Mosca e il pubblico internazionale si è spellato le mani per applaudirla. E’ Naira Khachatryan, giovane stilista nata e cresciuta in Armenia. «Nonostante io sia armena la mia peculiarità — ha spiegato soddisfatta dopo il successo della sfilata — consiste nell’utilizzare le migliori lavorazioni del manifatturiero italiano, dalla maglieria ai jeans alle scarpe». La storia della Khachatryan è decisamente fuori del comune: nel 1999 (quindi poco più che ventenne) Naira si laurea come stilista all’Accademia della Moda di Mosca e immediatamente arrivano i primi riconoscimenti:
il premio conferito dall’Associazione dei Designer Russi per la miglior collezione di prêtàporter dell’anno<7b>, poi il Grand Prix per la creazione di una collezione completa di capi in tessuto e accessori nel Mittelmoda di Gorizia e il premio Moda Milano (ancora per la migliore collezione di prêtàporter). Nel 2001 si trasferisce a Prato, senza sapere una parola d’italiano, e frequenta un master da Lineapiù (in tecnica e progettazione della maglieria). Al termine il gruppo le offre la direzione creativa delle collezioni di filati e la guida artistica degli eventi. E’ il grande salto: Naira, in quel di Prato, ci rimane per quattro anni. Pur se giovanissima è già stata consulente di Chanel, Dior, Max Mara, Yves Saint Laurent, Armani, Versace, Gucci, Stella Mccartney, Jil Sanders,Dolce e Gabbana e Alexander McQueen. Dopo tante soddisfazioni è arrivata l’inevitabile decisione: mettersi in proprio e presentare la sua prima collezione durante la settimana della moda russa.
E proprio nella stagione in cui impazzano gli abitiscultura, la sua è stata una collezione all’insegna della semplicità apparente e delle forme geometriche raffinate. La stilista ha realizzato una speciale struttura in maglia a tre strati: cachemire sulla pelle, nel mezzo uno strato di filati di lurex che danno bagliori di luce, e seta all’esterno per dare trasparenza e piacevolezza al tatto. Anche le scarpe sono curate nella lavorazione: un particolare rialzo in suola e una policromia futurista. Infine i jeans stampati ad effetto coccodrillo prodotti in provincia di Teramo. (i.m.s.)

G.C

 
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