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Zatik
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Iniziativa
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18 03 2009 - Progetto Armenia/“7 Senses.”,
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In questi ultimi anni l'interesse di Versiliadanza si è rivolto principalmente al tema della Visione, cinematografica e non, e ad Autori, come Tarkovskij (nostra fonte di riferimento per i progetti 2006-2008), impegnati nella realizzazione di un’Arte cinematografica attenta alla spiritualità dell’Uomo, un'Arte a volte onirica, a volte simbolica o visionaria, comunque visiva, laddove la visione del mondo si svela profonda e “illuminata”, spesso legata al sacro. Con un particolare sguardo all’Uomo, nel suo essere nel mondo, nel suo rapporto tra società e intimità, nel conflitto tra la sua tensione verso la sfera spirituale e creativa e un’immagine della realtà sempre più disumanizzante ed estranea al senso del sacro, del rito, del trascendente. Aspetti che accompagnavano, un tempo, lo scandire della vita di ogni Uomo sulla terra, rendendolo Individuo e non massa indistinta e globalizzata.
L'Armenia, il “Progetto Armenia” si legano profondamente a questa ricerca e a questa necessità.
2006-2007
Dall’esperienza della tournée 2006 in Armenia è nato un progetto che si è aperto, in questi anni, a varie forme di collaborazione e creazioni artistiche tra cui:
- Realizzazione della video-creazione “Karahunge-Voci di Basalto” (nell’ambito del progetto “Anamnesi di una visione”) di Leonardo Filastò sulla realtà artistica armena (Festival Fabbrica Europa-Firenze, Istituto Statale d'Arte di Firenze, Festival Spina Comacchio, Festival Internazionale di Cinema delle Donne, ect.);
- Creazione di “Anamnesi di una visione” sulle basi del lavoro video sui territori dell’Armenia e principalmente ispirato al cinema di Tarkovskij e Parajanov. (Teatro La Limonaia-Sesto Fiorentino-Fi);
- Ospitalità del regista e coreografo Vahan Badalyan e della Compagnia “Little Theatre/ National Centre of Aesthetics” per la presentazione di “Diary of a Madman”, creazione di teatro-danza ispirata al “Diario di un pazzo” di Gogol. Incontri pubblici negli Istituti Superiori della Provincia di Firenze, Matinées per le scuole (25-30 novembre 2007 nell’ ambito del progetto di Residenza al Teatro Goldoni di Firenze);
- Collaborazione con HIGHFEST International Armenian Festival of Performing Arts/ Yerevan Armenia (ottobre 2006 e 2007).
- Proiezione del film “Il Colore del melograno/ Sayat Nova” del regista Sergei Parajanov
2008
Nel 2008 il triennio é sfociato in 7 Senses, co-produzione italo-armena fra la Compagnia “Small Theatre/ National Centre of Aesthetics” e Versiliadanza, sostenuta dal Ministero della Cultura armeno, dal Ministero degli Affari Esteri, dall’Ambasciata italiana in Armenia, HIGHFEST, National Theatre Art Association con anteprima a Yerevan il 1e 2 ottobre u.s. e debutto per l’HIGHFEST International Armenian Theatre Festival of Performing Arts (3.5.6 ottobre 2008). Poi in Toscana il 3 e 4 dicembre nell’ambito del progetto di Residenza al Teatro Goldoni di Firenze. Annessi incontri nelle scuole pubbliche e al Gabinetto Vieusseux di Firenze, la mostra fotografica “Luci armene” di Andrea Ulivi.
La produzione 7 Senses, ispirata a “The Book of Lament” di Gregorio di Narek, figura fondamentale della spiritualità armena, vede la presenza di due danzatori italiani (Angela Torriani Evangelisti, Leonardo Diana) e il giovane danzatore armeno Arsen Khachatryan. La regia di Vahan Badalyan, le coreografie di Angela Torriani Evangelisti. La parte visiva affidata a Leonardo Filastò, le luci di Andrea Narese e Aram Kholyan.
Lo spettacolo é accompagnato dalla mostra Luci armene curata da Andrea Ulivi, editore e fotografo. Ventinove immagini che ci conducono in luoghi di fede e devozione, in scorci di città, in volti e sguardi umani. Una porta ulteriore spalancata sulla visione di questo Paese che per primo, nel 301 d. C., si convertì al cristianesimo.
Il Progetto Armenia può essere presentato in forma di spettacolo, mostra, proiezioni video o incontri.
Lo spettacolo ha la durata di circa 70' e si accompagna della mostra fotografica “Luci armene” con musiche di Ara Torosyan, principale compositore di “7 Senses”.
La mostra fotografica “Luci armene” può essere presentata in luoghi teatrali o non. Eventualmente accompagnata da un incontro con il pubblico sul tema della Spiritualità armena e Gregorio di Narek o con letture da “The Book of Lament” di Gregorio di Narek, “Il Canto del pane” di Daniel Varujan, “Viaggio in Armenia” di Osip Mandel'štam.
Altra ipotesi di presentazione del progetto è la proiezione video di “Karahunge-Voci di Basalto” di alcuni estratti da “7 Senses.”, con letture da “The Book of Lament” di Gregorio di Narek, “Il Canto del pane” di Daniel Varujan, “Viaggio in Armenia” di Osip Mandel'štam.
Gli incontri aperti al pubblico prevedono la proiezione video di alcuni estratti di “7 Senses”, la presentazione del progetto, note sulla spiritualità armena e sulla figura di Gregorio di Narek. Sono particolarmente adatti a Studenti delle scuole pubbliche e come presentazione dello spettacolo.
“7 Senses.”,
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