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21 04 2009 - Segni di miglioramento. Starebbero migliorando le condizioni della Arslan.
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da IL GAZZETTINO del 19.4.09
I medici ancora non si pronunciano, ma l'impressione generale, secondo quanto si è appreso, è ora di cauto ottimismo. La paziente ha iniziato a respirare da sola e, secondo fonti vicine all'autrice, sembrerebbe che il peggio sia passato, anche se la situazione resta ancora estremamente delicata.
Un invito a pregare intensamente per la ripresa di Antonia Arslan è stato intanto rivolto questa sera da padre Boghos Levon Zekiyan, uno dei massimi studiosi della cultura armena, nel corso della messa in rito armeno celebrata, come ogni primo e terzo sabato del mese, a Padova nella Basilica <BR>
Domenica 19 Aprile 2009, (S.F.) É tornata d’attualità, in occasione della recente visita di Barack Obama in Turchia, la questione del Genocidio Armeno, che il governo di Ankara si ostina a non voler riconoscere come propria responsabilità storica, come invece richiesto dall’Europa.
Intanto anche nel Veneto si stanno preparando le iniziative per commemorare quello che gli armeni chiamano il Metz Yeghern, il Grande Male, il prossimo 24 aprile. Si tratta della data in cui, nel 1916, trecento personalità armene, notabili, dirigenti, intellettuali, furono arrestati, deportati e poi uccisi dai turchi. Il prologo del Genocidio, in sostanza.
Nei giorni scorsi è stata inaugurata al Porto Astra di Padova la mostra fotografica di Grazia Azzali “Olocausto, una storia privata”, narrata attraverso 21 immagini, incentrata soprattutto sulle violenze subite dalle donne. La mostra resterà aperta fino al 19 maggio nelle ore di apertura del cinema.
Il 23 aprile alle 21 sarà proposta invece la proiezione de “La leggenda della fortezza di Suram” di Sergei Paradjanov, in cui il regista armeno racconta una vecchia leggenda georgiana, la repubblica transcaucasica culturalmente contigua all’Armenia.
Il giorno successivo in Municipio si terrà la Commemorazione ufficiale, con la deposizione di una corona di alloro presso il bassorilievo in ricordo dei martiri del Genocidio. Interverranno il sindaco Zanonato, i rappresentanti della comunità armena e quelli della comunità ebraica. Seguiranno letture e musiche armene.
Il 26 aprile alle 21 nel Bastione Alicorno si terrà invece l’esecuzione della pièce “Ritorno ad Ararat” di Justine Z. Rapaccioli, musiche di Komitas e Johannes Brahms, poesie di Daniel Varujan e letture di Franz Werfel e Armin Wegner, con l’Ensemble Vocale Gaspard Edesse.
Commemorazione anche a Venezia, al Collegio Armeno Moorat Raphael, alle 10.30 del 24, con una messa in memoria dei martiri e l’inaugurazione di una mostra documentaria-fotografica dedicata ai massacri di Adana, Cilicia, del 1909, tragico preludio dello sterminio del 1915. A conclusione della giornata si terrà una rappresentazione teatrale sul genocidio, organizzata dal laboratorio di teatro Cantiere Artemide del Liceo Gobetti di Firenze, in collaborazione con l’Associazione culturale Venti Lucenti.
Su questi temi, poco prima di Pasqua, e quindi dell’insorgere della setticemia che la tiene ancora sospesa fra la vita e la morte all’Ospedale di Padova, avevamo intervistato la scrittrice Antonia Arslan, che con "La Masseria delle Allodole" e ora con "La strada di Smirne" è diventata la voce della diaspora armena nel mondo.
La scrittrice è ancora in condizioni molto gravi, «ma i medici dicono che vedono rinascere in lei dei segni di vitalità - dice il marito, Paolo Veronese - Alcuni organi come il cuore e i reni hanno ripreso a funzionare autonomamente, e ci sono altri, piccoli segni di ripresa che ci fanno sperare».
Intanto nella casa di via Altinate il telefono squilla in continuazione, da tutta Italia e anche dall’estero, con «un’ondata di commozione popolare che
ci sostiene e consola».
V.V
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