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09 05 2009 - Turchia-Armenia: storico accordo DI VERONICA TROVATO
da AVANTI
Mercoledì 06 Maggio 2009 14:13
La settimana scorsa, al confine tra Asia ed Europa è maturato un colpo di scena dal carattere epocale: la Turchia e l.Armenia hanno scelto la via della collaborazione. A 18 anni dalla totale interruzione delle relazioni diplomatiche e a 16 anni dalla decisione di Ankara di chiudere le frontiere con Erevan, è giunta l.intesa su un programma che prevede la normalizzazione dei
rapporti bilaterali. I due governi, sotto l.occhio arbitro della Svizzera, si sono espressi pacatamente in favore del mutuo rispetto e della cooperazione e hanno concordato su una road map che aspira a far raggiungere - non solo alle parti ma all.intera regione - l.agognato traguardo dell.equilibrio e della stabilità. Nessun dubbio sul fatto che la portata dell.accordo sia storica, sia se la si vuole leggere come la felice evoluzione di faticose relazioni bilaterali, sia se ci si avvale di una chiave di lettura puramente geopolitica.
Ciò non esclude che l.attenzione debba comunque essere mantenuta alta: il fatto che Turchia e Armenia abbiano raggiunto un accordo non significa né che la pace abbia trionfato, né che la dolorosa questione del genocidio non venga prima o poi ripresa o strumentalizzata per alimentare nuove tensioni. E comunque rimane ancora in sospeso la soluzione di una querelle territoriale che potrebbe minare la realizzazione dell.accordo. La regione del Nagorno-Karabakh, al confine tra
Armenia e Azerbaigian (fido alleato turco) è sì formalmente posseduta da quest.
ultimo, ma sostanzialmente è occupata già dagli anni Novanta dai militari armeni. Fin quando c.era il gigante sovietico a mantenere la calma col pungo di ferro nessun problema. Dopo il crollo dell.Urss non solo gli scontri per la regione aumentarono, ma Russia e Turchia fecero a gara nel fornire le armi ai contendenti. Nei rapporti tra Armenia e Turchia .la macchia. resta sempre. L.
Armenia non ha dimenticato il massacro di oltre un milione di suoi cittadini che si è consumato per un anno a partire dall.aprile del 1915. Allora i Giovani Turchi prima deportarono l.élite armena della Turchia in Anatolia e poi avviarono le marce della morte, massacrando e permettendo che gli armeni morissero per strada tra fame, malattia e stenti. E non ha dimenticato neppure che è a causa di questi dolorosi fatti che la sua popolazione si ritrova dispersa nel mondo. Anche la Turchia non ha modificato la sua posizione rinunciando formalmente a negare il genocidio. E tutto questo di fronte a una comunità internazionale che, in più occasioni e con Obama in testa, ha affermato che sul massacro degli armeni c.è poco da opinare, perché è si tratta di verità storica ben documentata. E allora perchè la notizia dell.intesa turco- armena ha raccolto il plauso di tutta la comunità degli Stati? Ragionando in una ottica bilaterale, si nota che dopo decenni di animosità l.Armenia non ha
condizionato la firma sull.accordo al riconoscimento del genocidio da parte turca. Se le parti si impegneranno quindi a mantenersi fedeli alle loro dichiarazioni di buona volontà, l.intesa potrebbe finalmente aprire un percorso che si getta alle spalle fatti terribili e avvia una nuova primavera nei rapporti turco-armeni. Poi resta la lettura geopolitica. La questione dell’ingresso della Turchia nell.Ue rimane da definire. L.intesa raggiunta in Asia Minore allora potrebbe trasformarsi in un punto a favore di Ankara e contribuire a scalfire la durezza di quei Paesi europei che hanno dubitato
della buona volontà turca.

G.C.

 
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