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09 05 2009 - Vino, dalla Provincia di Treviso progetto per l’Armenia
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ECO -
Roma, 5 mag (Velino) - Il vino più antico del mondo e quello più all’avanguardia. Si è svolto oggi in Provincia di Treviso un incontro tra l’amministrazione provinciale e una delegazione di imprenditori del settore vitivinicolo armeno, il tutto nell’ambito del progetto di cooperazione “Treviso per l’Armenia”. Erano presenti il presidente della Provincia di Treviso e numerosi assessori, la dirigente della Scuola Enologica Damiana Tervili, oltre ai viticoltori armeni rappresentati da Gaspar Hrach della Fondazione Civilitas e da Yeghia Kilakhian, abate generale della congregazione armena mechitarista a Venezia. Durante l’incontro si è parlato delle nascenti realtà vitivinicole armene e del know how che i rapporti con la Provincia di Treviso, terra del Prosecco ma non solo, potrebbero portare nel paese ex sovietico. Ai tempi della Serenissima l’Armenia, per la sua posizione strategica, era una sorta di “postazione logistica” per i traffici veneziani verso la Persia e l’Asia in generale e proprio a Venezia, nell’isola di San Lazzaro, si sono insediati i Padri armeni della Congregazione Mechitarista, universalmente riconosciuta per la sua opera culturale di contatto e di conoscenza reciproca tra oriente e occidente e da sempre attiva nel mantenere vive e sviluppare le relazioni tra il Veneto e la madrepatria. Pochi vitigni riescono a prosperare in Armenia, proprio per le condizioni climatiche estreme.
Il vitigno di Areni, nell’area del monte Ararat, è il più famoso ed è uno dei più antichi al mondo, risalente addirittura al 1000 a.C. In questa città, famosa per il suo vino rosso - l'Areni appunto - si trovano numerose cantine vinicole molto conosciute anche dai turisti per degustazioni e programmi di assaggio. Tra le produzioni armene di rilevanza c’è anche un cognac molto apprezzato. In tale contesto, si inseriscono gli aiuti formativi finalizzati a specializzare gli operatori del settore , come il progetto formativo della Provincia di Treviso. Il progetto si articola in tre fasi: Imprenditori, tecnici ed esperti armeni parteciperanno a uno corso/stage formativo alla Scuola Enologica “G. Cerletti” di Conegliano, e avranno l’opportunità di essere aggiornati sulle più moderne tecniche di vitivinicoltura. La seconda fase si svolge in Armenia, durante la quale i formatori trevigiani realizzeranno incontri rivolti a sviluppare le conoscenze locali e al tempo stesso raccoglieranno dati sulla produzione, analizzando i vitigni e offrendo consulenza su come migliorare il prodotto. Parteciperanno a questo momento formativo sia gli enologi che sono stati in Italia, sia gli stakeholder da questi ultimi formati in loco. A fine progetto, quindi, sarà attuata la terza fase, in Armenia. Tale attività è finalizzata, oltre a promuovere i legami istituzionali, a sviluppare la successiva cooperazione tra le i partner, esplorando le opportunità, tra l’altro, del setto
G.C
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