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15 05 2009 - TORINO - FIERA iNTERNAZIONALE DEL LIBRO
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All'attenzione dei nostri amici del Nord .....
DOMENICA 17 ore 20
DJIVAN GASPARYAN QUARTETTO (Armenia)
Djivan Gasparyan è universalmente considerato come il miglior musicista armeno e dell’intero Caucaso. Nato nel 1928, Gasparyan calca le scene da ormai più di sessant’anni, durante i quali ha ottenuto gloria e riconoscimenti in tutto il mondo (tra questi una nomination ai Grammy Award, l’equivalente dell’Oscar nella musica). Il suo strumento, il duduk, è tipico della tradizione armena, assomiglia al nostro oboe, ma è costruito in legno di albicocco e la sua estensione si limita a una sola ottava. Nel 1988 è stato invitato dal grande Brian Eno a suonare con lui a Londra, inoltre ha collaborato con Sting, Peter Gabriel, Lionel Richie, Andreas Wollenweider, Ludovico Einaudi e molti altri. A Lingua Madre Gasparyan si presenta nella classica formazione popolare armena, ovvero il quartetto di duduk, con Armen Ghazaryan (secondo duduk), Vazgyen Makaryan (duduk basso), e l’omonimo nipote Jivan Gasparyan (duduk soprano).
Lingua Madre alla Fiera del Libro, con il Folk Club (15-18 maggio)
Lingua Madre è un'iniziativa dell'Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte. Nata nel 2005 come sezione della Fiera Internazionale del Libro, da quest’anno diventa progetto permanente, sviluppando una programmazione continua durante l’anno e consolidando il rapporto con Terra Madre per un’idea di sviluppo sostenibile, processo in cui la globalizzazione economica consideri, rispetti e valorizzi la diversità delle singole culture e delle singole comunità.
I contenuti sono il frutto di un lavoro di coordinamento, a cura de Il Circolo dei Lettori, di alcune realtà che da anni lavorano su questo territorio culturale quali: Fiera Internazionale del Libro, Codice. Idee per la cultura, Folkclub, Rete Italiana di Cultura popolare, Slow Food, l’Università di Torino e l’Unesco.
Lingua Madre identifica i propri valori di riferimento nelle idee di Memoria, Oralità e Lingua. La tutela della diversità culturale e linguistica, la conoscenza e la salvaguardia delle comunità e delle memorie storiche, sociali e linguistiche autoctone ne costituiscono gli elementi fondamentali, nella convinzione che l’incontro tra le culture debba avvenire nel rispetto delle singole identità evitando l’omologazione e la scomparsa di patrimoni preziosi per la ricchezza culturale dell’umanità.
Grande rilievo sarà dunque dato a chi, nel proprio lavoro artistico, utilizza e valorizza la lingua materna e le tradizioni locali, con una particolare attenzione e sensibilità per il fenomeno dell’oralità e dell’improvvisazione poetica, espressioni dello stretto legame tra comunità e cultura.
A partire da quest’anno, sarà previsto un approfondimento sulla cultura di una specifica area geografica. Quest’edizione sarà dedicata al Caucaso Meridionale (Armenia, Georgia e Azerbaijan), dando spazio ad autori, musiche e tradizioni orali di questa regione.
Il Folk Club presenta alcuni straordinari musicisti negli spazi dello stand della Regione Piemonte alla
V.V
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