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Zatik
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Iniziativa
Culturale: |
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Per Mario Verdone, Sarebbe bello che gli fosse riconosciuta una piazza o una strada, o che fosse presa qualche iniziativa
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Una settimana fa circa di lasciava Mario verdone: il professor Mario Verdone.
Stavamo lavorando insieme ad un progetto di mostra, all’incirca un mese e mezzo fa. Lavorava sempre con gran lena. Aveva novantadue anni, ma lavorava come un quarantenne, citava date, nomi , fatti, tutto era presente e vivo nella sua memoria. Sentirlo parlare affascinava per la ricchezza di aneddoti e la saggezza delle sue considerazioni. Mi diceva però di essere stanco e se non rammentava subito il nome ( impossibile) di un qualche giapponese o di un arabo, non mancava di sottolineare la sua vecchiaia. Ma sui nomi e sulle o poesie armene, no, non gli accadeva di esitare, era sempre immediata la sua memoria.
Mario Verdone amava l’Armenia, la sua storia , la sua cultura, amava l’Armenia nella sua interezza non solo per le sue disgrazie storiche. Quando la nostra Associazione decise un anno di celebrare il 24 aprile , Mario ci indicò un tema vitale, non una mera commemorazione. Ci indicò i grandi registi armeni, quelli che lui stesso aveva scoperto nella sua attività di studioso e di critico del cinema. Tenemmo allora un ciclio ( costoso per le nostre magre finanze) di film armeni al Filmstudio di Roma, un ciclo pregevole, da lui stesso curato e che seguiva tutte le sere con la stessa passione e la stessa attenzione di quando aveva scoperto di quali capacità innovative la cinematografia armena fosse portatrice. Averlo con noi, nella nostra Associazione e come insostituibile voce amica privata, averlo frequentato è stato un onore e una ricchezza. Ci ha arricchito della sua bonomia e della sua disponibilità, dell’essere pronto a sperimentare e dell’equilibrio nei giudizi. E’ stato insomma un maestro. Io non so se a Erevan la notizia della sua scomparsa abbia suscitato il cordoglio che essa merita.
Sarebbe bello che gli fosse riconosciuta una piazza o una strada, o che fosse presa qualche iniziativa ( basterebbe una mostra di suoi scritti) in suo onore.
Zatik si fa promotrice di questa iniziativa , con la speranza che il Ministero dell’Istruzione o qualche istituzione culturale armena voglia raccoglierla .
Graziella Falconi
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