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Un premio per la memoria
da LASTAMPA.it- SERGIO ROSSI
Il romanzo a fumetti di Paolo Cossi, Medz Yeghern, il Grande Male (edito in Italia da Hazard edizioni e in Belgio da Dargaud). è stato premiato il 17 settembre scorso dal Parlamento della comunità francese del Belgio con il premio Condorcet-Aron destinato a opere e persone che contribuiscono alla diffusione dei principi di uguglianza, fratellanza e libertà.

Medz Yeghern, il Grande Male, è l’espressione con la quale gli armeni nel mondo designano oggi l’epoca dei massacri e delle deportazioni subiti dal loro popolo tra il 1914 e il 1916 da parte del governo e dell’esercito dell’Impero Ottomano. Quegli stessi eccidi che hanno portato lo scrittore turco premio Nonel Orham Pamuk di fronte a un tribunale del suo paese per aver osato parlarne nelle sue opere. In questo fumetto, Paolo Cossi racconta questa tragedia attarverso tre differnti spunti storici: Armin T. Wegner, il soldato tedesco che, a rischio della vita e contravvenendo agli ordini ricevuti, con i suoi reportage fotografici rivelò al mondo lo sterminio degli armeni; il tentativo di resistenza armena passato alla storia come “i quaranta giorni del Mussa Dagh”; il processo al sopravvissuto armeno Soghomon Tehlirian che, nel 1921, assassinò per vendetta a Berlino, Mehemet Talât pascià, ministro dell’interno dell’Impero ottomano dal 1913 al 1917, poi Gran Visir (1917- 1918), considerato tra i principali responsabili del genocidio e della deportazione degli armeni.

Un’opera complessa realizzata dal (quasi) trentenne Paolo Cossi (è nato a Pordenone nel 1980), da sempre impegnato in opere diverse per tema e personaggi e tenute insieme dal suo talento di narratore per immagini e dal suo amore per la Storia e i suoi protagonisti. Nel 2002 pubblica per la casa editrice Biblioteca dell’immagine il romanzo a fumetti “Corona, l’uomo del bosco di Erto”, deidcato allo scrittore friulano a cui ha anche dedicato nel 2005 “Corona, la montagna come la vita” (Biblioteca dell’immagine). Nel 2003 pubblica la biorgrafia a fumetti “Tina Modotti” e nel 2004 vince il premio “Albertarelli” dell’ANAFI come miglior nuovo autore italiano. Nel 2005 escono
due libri a fumetti per Becco giallo: Unabomber e Il terremoto del Friuli. Nel 2006 pubblica “La storia di Mara” (Lavieri), sulla terrorista Margherita Cagol, e nel 2007 “1918, destini d’ottobre” (De Bastiani). Attualemnte Cossi collabora alla rivista “ALP”, con fumetti brevi su sceneggiatura di Andrea Gobetti.

È soprattutto la sua “diversità” rispetto al fumetto italiano industriale da edicola che ha fatto accettare l’italiano Cossi a un colosso come Dargaud, e risaltare in nel gigantesco panorama editoriale francofono, che ha dimenticato da un pezzo il proverbiale sciovinismo, nel quale è probabilmente destinato a rimanere insieme ad altri autori italiani (a parte Mattotti, anche Gipi, Igort, Vanna Vinci, Ponticelli, Matteo Alemanno solo per citarne alcuni) ormai parte integrante del panorama della bande desinnée.

G.C

 
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