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Graziella Falconi , Pres. dell'Ass.ne ZATIK : ciao Herman .
Nel giro di pochi mesi la nostra associazione Zatik ha perso due amici, due personalità importanti per la diffusione in Italia della cultura armena : Mario Verdone , nell’estate , ed ora Herman Vahramian. Pittore, scultore, architetto saggista, Hermann era uomo di temperamento, appassionato, puntiglioso, sempre ricco di curiosità. A lui si devonono mostre suggestive che meglio di mille parole hanno saputo narrare dell’Iran e dell’Armenia. Mentre noi abbiamo perso la sua voce sofferente ma tenace, il Pantheon armeno si è arricchito della sua figura. Hermann a buon diritto può essere annoverato tra quanti hanno inteso privilegiare dell’Armenia non soltanto le sue terribili sofferenze, scritte nelle biografie dei sopravvissuti al genocidio del 1915, ma la bellezza e la gioia della quotidianeità e della storia della cultura armena. Ve ne sono molti di uomini e donne importanti iscritti a questa scuola italiana: da Pietro Kuchiukian al compositore Efrikian, Alice Tachdjian Polgrossi a Sonya Orfalian, a Gabriella Uloghian ad Antonia Arslan, padre Boghos Levon Zekiyan, Agopik Manoukian. Si deve loro la fuoruscita della storia e della cultura armena da un certo isolamento , l’interesse che essa oggi riscuote in Italia e che si unisce a voci internazionalmente note come il regista Aton Egoyan oppure Charles Aznavour, Wiliam Saroian.
Le opere di Herman sono state apprezzate e premiate dal Ministro della cultura iraniana come il suo amico Marcos Grigorian che da due anni riposa nel Pantheon di Yerevan.

Siamo sicuri che farebbe piacere a Herman, il cosmopolita, nel salutarlo, ricordarlo come appartenente a questa squadra e pertanto può essere sicuro che la sua opera e la sua passione verrà ripresa e interpretata.

http://www.zatik.com/artisti-herman.asp

http://www.zatik.com/grigorian/

V.V

 
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