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Napoli: Mostra Armeni, le sofferenze degli armeni in mostra
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StabiaChannel.it
E' stata inaugurata l'altro giorno con grande successo a Napoli presso "Che follia" in Via Tribunali 308, la Mostra Armeni, una raccolta di opere d'arte contemporanea, si possono ammirare opere di Abrahamyan Khachik, Voskanyan Vardan, Sogomonyan Lilit, Grigoryan Agaron. L'Italia e l'Armenia hanno rapporti antichissimi più recente vi sono stati rapporti culturali e commerciali con Venezia, Livorno, Taranto, Bari, Roma e dove ancora oggi si possono trovare interessanti testimonianze di presenze armene; ricordiamo fra queste le Chiese di: S. Andrea de Armenis a Taranto, S. Georgius de Armenis a Bari, S. Gregorio Illuminatore a Livorno ed il famosissimo S. Gregorio degli Armeni a Napoli.
Infine S. Maria Egiziaca (Tempio della Fortuna Virile) tornata al comune di Roma e S. Biagio della Pagnotta, e il Colleggio di S.Nicola da Toletino sempre a Roma, dove a tutt'oggi si celebrano messe in rito armeno. Dalla fine del XIX sec e all'inizio del XX i rapporti sono diventati soprattutto culturali. Basti citare la Scuola di Moorat Raphael tenuta dai Padri Mekhitaristi dove poeti e scrittori armeni vengono a conoscenza dei sommi autori italiani e ne subiscono una certa impronta; ricordiamo: Bechigtasclian, Varujan, Terzian, Agemian, Dedurian...Attualmente la diaspora Armena in Italia è composta da poche migliaia di persone impegnate nei vari campi e raggruppati in diverse località, tra le quali spiccano Venezia, Padova, Milano e Roma.
Negli anni 20, i rapporti hanno preso una nuova piega, venendo a crearsi la diaspora di profughi e di superstiti, a causa del genocidio del 1915, e quindi numerosi armeni si insediarono in diverse città d'Italia, tra cui Napoli. La prima volta a Napoli che vengono esposte oli su tele, serigrafie tutte hanno in comune la storia di sangue, lacrime e sofferenza che ha dovuto subire il popolo armeno. La Mostra sarà aperta fino al otto gennaio 2010. Dopo l'inaugurazione il responsabile della piccola comunità armena di Napoli Giorgio Tovmasyan ha organizzato un "pranzo armeno" presso il noto Ristorante ac "Rosazka Sabava" dove si sono gustate ottime cibi armene, il pomeriggio si è concluso con musica e balli armeni.
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(Rodolfo Armenio) NAPOLI E. stata inaugurata l.altro giorno con grande successo a Napoli presso .Che follia. in Via Tribunali 308, la Mostra Armeni, una raccolta di opere d.arte contemporanea, si possono ammirare opere di Abrahamyan Khachik, Voskanyan Vardan, Sogomonyan Lilit, Grigoryan Agaron. L.Italia e l.Armenia hanno rapporti antichissimi più recente vi sono stati rapporti culturali e commerciali con Venezia, Livorno, Taranto, Bari, Roma e dove ancora oggi si possono trovare interessanti testimonianze di presenze armene; ricordiamo fra queste le Chiese di: S. Andrea de Armenis a Taranto, S. Georgius de Armenis a Bari, S. Gregorio Illuminatore a Livorno ed il famosissimo S. Gregorio degli Armeni a Napoli. Infine S. Maria Egiziaca (Tempio della Fortuna Virile) tornata al comune di Roma, S. Biagio della Pagnotta, e il Colleggio di S. Nicola da Toletino sempre a Roma, dove a tutt.oggi si celebrano messe in rito armeno.
Dalla fine del XIX sec e all.inizio del XX i rapporti sono diventati soprattutto culturali. Basti citare la Scuola di Moorat Raphael tenuta dai Padri Mekhitaristi dove poeti e scrittori armeni vengono a conoscenza dei sommi autori italiani e ne subiscono una certa impronta; ricordiamo:
Bechigtasclian, Varujan, Terzian, Agemian, Dedurian.Attualmente la diaspora Armena in Italia è composta da poche migliaia di persone impegnate nei vari campi e raggruppati in diverse località, tra le quali spiccano Venezia, Padova, Milano e Roma. Negli anni 20, i rapporti hanno preso una nuova piega, venendo a crearsi la diaspora di profughi e di superstiti, a causa del genocidio del
1915, e quindi numerosi armeni si insediarono in diverse città d.Italia, tra cui Napoli. La prima volta a Napoli che vengono esposte oli su tele, serigrafie tutte hanno in comune la storia di sangue, lacrime e sofferenza che ha dovuto subire il popolo armeno. La Mostra sarà aperta fino al otto gennaio 2010.
Dopo l.inaugurazione il responsabile della piccola comunità armena di Napoli Giorgio Tovmasyan ha organizzato un .pranzo armeno. presso il noto Ristorante ac .
Rosazka Sabava. dove si sono gustate ottime cibi armene, presente il curatore della Mostra Giacomo Tropeano, l.artista Alfina il delegato dell’Associazione Internazionale Regina Elena Cav, Rodolfo Armenio e tanti armeni di Napoli.
Il pomeriggio si è concluso con musica e balli armeni.
Napoli 15 dicembre 2009. Cav. Rodolfo Armenio
Rodolfo Armenio
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