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23- febb 2010 . IL GIARDINO DELLA MEMORIA
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SCHEDA DESCRITTIVA
nuoviorizzontigiovanili@yahoo.it ;
Percorso di approfondimento sui genocidi del XX secolo
MOTIVAZIONI
“Insegnare la storia ai giovani richiede di combinare due qualità: in primo luogo, l’apprendimento da parte dei ragazzi delle linee fondamentali dello sviluppo storico, con la padronanza di ragionevole quantità di conoscenze dettagliate; in secondo luogo, la capacità di mantenere e di stimolare l’entusiasmo per la materia. Queste due qualità, la capacità dei ragazzi di imparare e il mantenimento dell’interesse, sono, come è evidente, intimamente legati, ed è possibile suggerire che la prima dipenda in modo determinante dalla seconda. In parole povere, studenti annoiati sono studenti che non imparano.” (P. Ginsborg)
Da tali considerazioni, crediamo, che creare un luogo di riflessione attraverso la proiezione di film, documentari, mostre fotografiche, che mostrino, anche in modo diretto, l’immagine dei peggiori dei crimini: il genocidio. Il percorso prevede un primo momento di conoscenza di diversi massacri compiuti nel mondo, tramite pannelli esplicativi, un secondo momento è dedicato alla forza delle immagini, le quali sono neutri testimoni dell’orrore umano, in ultimo un giardino con alberi e piante caratteristici dei popoli sopra citati rappresenteranno un momento di riflessione.
FINALITA’
Intendo con la creazione di un giardino della memoria, denominato “Il silenzio degli innocenti”, rafforzare i sentimenti di pace e di solidarietà tra i popoli, diffondendo una cultura fondata sui valori della democrazia e dei diritti inalienabili. La creazione uno spazio permanente dedicato alla memoria di tutti i popoli oppressi, intende promuovere atteggiamenti di solidarietà, collaborazione, accettazione/valorizzazione dell’altro e di sé, tramite concorsi creativi e momenti di solidarietà partecipata, sia attraverso l’ascolto di testimonianze, sia in momenti di incontro/confronto. In ultimo è mio desiderio sviluppare sentimenti sociali che consentano di testimoniare come attraverso il rispetto della dignità umana, ognuno di noi veda nel prossimo un cittadino pari a noi.
OBIETTIVI
Il Giardino della memoria si pone come scopo quello di far conoscere e comprendere il fenomeno del genocidio e tutti i problemi legati alle discriminazioni.
La curiosità a comprendere come in determinati momenti storici si sia giunti a commettere crimini così violenti, il Giardino della memoria si impone il compito di insegnare a tutti i giovani che si recheranno a Nuovi Orizzonti Giovanili
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nuoviorizzontigiovanili@yahoo.it ; http://nuoviorizzontigiovanili.blogspot.com/
I GENOCIDI NEL MONDO
IL GENOCIDIO DEGLI ARMENI
QUANDO E DOVE:
nel quadro del primo conflitto mondiale (1914-1918) si compie, nell’area dell’ex impero ottomano, in Turchia, il genocidio del popolo armeno (1915 – 1923), il primo del XX secolo. Con esso il governo dei Giovani Turchi, che ha preso il potere nel 1908, attua l’eliminazione dell’etnia armena, presente nell’area anatolica fin dal 7° secolo a.C.
ENTITA’ DELLO STERMINIO:
nella memoria del popolo armeno, ma anche nella stima degli storici, perirono i due terzi degli armeni dell'Impero Ottomano, all’incirca 1.500.000 di persone. Molti furono i bambini islamizzati e le donne inviate negli harem. La deportazione e lo sterminio del 1915 sono stati preceduti dai pogrom del 1894-96 voluti dal Sultano Abdul Hamid II e da quelli del 1909 attuati dal governo dei Giovani Turchi.
AUTORI DEL PROGETTO E DELLA MESSA IN ATTO:
le responsabilità dell’ideazione e dell’attuazione del progetto genocidario vanno individuate all’interno del partito dei Giovani Turchi, “Ittihad ve Terraki” (Unione e Progresso). L’ala più intransigente del Comitato Centrale del Partito ha pianificato il genocidio, realizzato attraverso una struttura paramilitare, l’Organizzazione Speciale (O.S.), diretta da due medici, Nazim e Chakir. L’O.S. dipendeva dal Ministero della Guerra e attuò il genocidio con la supervisione del Ministero dell’Interno e la collaborazione del Ministero della Giustizia. I politici responsabili dell’esecuzione del genocidio furono: Talaat, Enver, Djemal. Mustafa Kemal, detto Ataturk, ha completato e avallato l’opera dei Giovani Turchi, sia con nuovi massacri, sia con la negazione delle responsabilità dei crimini commessi.
PIANIFICAZIONE:
il genocidio degli armeni può essere considerato il prototipo dei genocidi del XX secolo. La pianificazione avviene tra il dicembre del 1914 e il febbraio del 1915 con l’aiuto di consiglieri tedeschi, alleati della Turchia all’interno del primo conflitto mondiale. L’obiettivo era di risolvere alla radice la questione degli armeni, popolazione cristiana che guardava all’occidente.
MOVENTI IDEOLOGICI:
il movente fondamentale è da ricercarsi all’interno dell’ideologia panturchista, che ispira l’azione di governo dei Giovani Turchi, determinati a riformare lo Stato su una base nazionalista, e quindi sull’omogeneità etnica e religiosa. La popolazione armena, di religione cristiana, che aveva assorbito gli ideali dello stato di diritto di stampo occidentale, con le sue richieste di autonomia avrebbe potuto costituire un ostacolo ed opporsi al progetto governativo. La motivazione principale del genocidio, dunque, perpetrato dal governo turco, fu di tipo politico
V.V
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