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20 Ap. 2010 - Dialogo in lingua musicale
Naregatsi, concerto del gruppo folcloristico armeno in Svizzera.
Nel mese di aprile 2010 il Naregatsi Ensemble terrà alcuni concerti a Ginevra, a Lugano e a Zurigo: il loro repertorio comprende composizioni sacre, folk e popolari armene suonate con strumenti antichi appartenenti alla cultura armena. Il nome Naregatsi deriva da St. Gregorio di Nareg, (945-1003 A.D.), scrittore, poeta, musicista e filosofo armeno, il cui stile e la conoscenza della lingua non avevano eguali.

L’Armenia antica occupava gran parte del Caucaso, era un paese importante all’interno del quale si incontravano culture diverse, dalle aree più disparate del Caucaso, dall’ Asia Minore e dalla Mesopotamia. Queste popolazioni hanno contribuito a far evolvere la nazione Armena, da semplice tribù abitante sull’Altopiano a nazione con una cultura centenaria, con tradizioni e conoscenze ben radicate.

Sopravvissuti per un millennio, gli strumenti musicali popolari sono fondamentali per la musica tradizionale armena. Nella cultura antica le celebrazioni rituali, le azioni militari e le feste regali erano sempre accompagnate dalla musica. Gli strumenti usati dagli antichi Armeni sono soprattutto il cembalo, la tromba e la canna; sono stati scoperti grazie a scavi archeologici durante i quali la maggior parte degli strumenti trovati sono stati datati nel primo e secondo millennio avanti Cristo.

L’esordio del gruppo è avvenuto nella sede dell’associazione delle arti Naregatsi di Erevan, capitale della Republica Armena, quando si è deciso di organizzare corsi di strumenti a corde, tar e kamantcha. Le lezioni sono state istituite per creare interesse nelle nuove generazioni e per non dimenticare il fascino di questi strumenti tradizionali popolari. Gli anziani si sono prestati ad istruire i più giovani rinnovando lo spirito di questi strumenti . Inizialmente questo compito è sembrato arduo agli insegnanti ma il risultato è stato impressionante. Gli allievi si sono subito mostrati molto interessati e frequentavano i corsi con grande entusiasmo. Alcuni studenti hanno addirittura deciso di intraprendere la loro carriera professionale in quest’ambito.

Dopo la fine dei corsi, nel 2008, si è deciso di fondare il gruppo di strumenti musicali popolari Naregatsi. Il gruppo è composto da ragazzi di età compresa tra i 12 e i 22 anni, ad eccezione di un bambino di 6 anni. Il nome del gruppo è Naregatsi in onore all’associazione d'arte Naregatsi, grande sostenitrice del loro percorso musicale. Il direttore artistico è il famoso musicista di tar, Hovik Sahakyan. Recentemente si sono uniti al gruppo alcuni cantanti. Nel giro di un anno i concerti si sono moltiplicati in tutte le più grandi città armene e diversi musicisti di questo gruppo hanno vinto premi importanti.

I membri del gruppo hanno inoltre aderito ad un nuovo progetto educativo il cui scopo è l’organizzazione di corsi per la manifattura degli strumenti musicali. Negli ultimi tempi l’originalità del gruppo e della loro musica hanno avuto un riscontro speciale e nuove strade si sono aperte. L’organizzazione Armena Yergir Europa, (Paese Europa), ha conosciuto e apprezzato il gruppo, e lo ha invitato per una tournée in Europa.

Nei mesi di aprile e maggio 2010 il gruppo terrà concerti in Svizzera e in Francia, rispettivamente a Ginevra, Zurigo, Lugano, Parigi, Caor, Lione, Tolosa e Sarla. L’associazione SEVAK, il consiglio delle associazioni armene, e la comunità armena locale contribuiscono alla realizzazione dei concerti previsti in Svizzera. Nel programma dei concerti, il più atteso è certamente quello del 24 aprile che avrà luogo a Lugano, al…. .



Il gruppo propone opere di noti compositori come Komitas, Sayat Nova, Sheram e altri.

Komitas (1869-1935) è il più rappresentativo artista della cultura armena: un monaco e musicista è morto a Parigi in una clinca psichiatrica per i patimenti subiti durante le persecuzioni del genocidio armeno del 1915. Il 24 aprile 1915 furono eseguiti i primi arresti tra l'Elite armena di Costantinolopoli (Istanbul), e Komidas fu deportato. Con l’intervento anche dell’Ambasciatore americano presso l’Impero Ottomano, Henry Morgenthau, Komidas fu salvato. Ha studiato in Germania, e ha fatto per la musica armena quello che i compositori Kodály e Béla Bartók hanno fatto per la musica ungherese. Komidas ha recuperato e studiato antichi canti della tradizione armena. Dopo un’infanzia difficile questo monaco e sacerdote, intraprese una brillantissima carriera di musicista e musicologo: fu cantore, direttore e fondatore di cori di musica sacra e profana, compositore, strumentista, etnomusicologo, paleografo musicale e riformatore della liturgia musicale della chiesa armena.

Nelle marce della morte, che coinvolsero 1.200.000 persone, centinaia di migliaia morirono di fame, malattia o sfinimento. Altre centinaia di migliaia furono massacrate dall'esercito turco. Un ampio ventaglio di analisti concorda nel qualificare questo accadimento come il primo genocidio moderno e viene commemorato dagli armeni nel mondo il 24 aprile di ogni anno.

Marna Mavian

 
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