Da Parigi a... Yerevan

VICENZA - (f.l.) .Da Parigi a... Yerevan. ecco l'ideale itinerario proposto nel terzo appuntamento delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico. Questa sera, dalle 21 sul palco del teatro palladiano, Bruno Canino (pianoforte), Sonig Tchakerian (violino) e Fabrizio Meloni (clarinetto) percorreranno un viaggio verso est muovendo dalla capitale francese alla volta della capitale armena. Francese era l.audace e spiritoso Darius Milhaud di cui sarà eseguita la Suite per violino, clarinetto e pianoforte op. 157b. Milhaud amava il ritmo ed era un ammiratore del jazz. «La mancanza di pulsazione è molto più grave di una nota sbagliata», soleva dire.
Nella suite trovano posto risonanze neobarocche, musica da strada e, nel finale, addirittura un motivetto country. Igor Stravinskij fece fortuna a Parigi, prima di spostarsi negli Stati Uniti. Del russo saranno proposti i jazzistici tre pezzi per clarinetto solo, che, composti durante le due guerre.
A chiusura della prima parte .La valeé a rejoint la nuit III., brano per pianoforte proposto in prima esecuzione assoluta della musicista greca
Athanasia Tzanou. La Tzanou si è diplomata al conservatorio Verdi di Milano sotto la guida di Franco Donatoni, si è perfezionata in Germania (tra gli altri con Stockhausen) e in Francia (all.IRCAM), e ora risiede in Germania.
La seconda parte è dedicata alla sonata . monologo per violino solo e al
trio per clarinetto, violino e pianoforte di Aram Khacaturjan, il più importante compositore armeno del Novecento. Il trio, apprezzato da Prokof.ev che si adoperò per farlo pubblicare, fu scritto quando il musicista era studente al Conservatorio di Mosca. La sonata fu pensata per il violinista Victor Pikajzen, uno dei migliori allievi di David Ojstrakh. Alle 20 Gaia Varon terrà la conferenza introduttiva all.Odeo.
© riproduzione riservata (Martedì 25 Maggio 2010)

V.V