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050729 - Provincia di Roma : Campagna Control Arms
COMUNICATO AI MEDIA – 29 luglio 2005
Provincia di Roma: Approvata Mozione a favore della
Campagna Control Arms
Il Consiglio si esprime con forza su questo tema delicato con un atto pubblico di grande rilevanza
Facendo seguito alla partecipazione alla Petizione da un Milione di Volti (che con lo slogan “metti la faccia contro le armi!” supporta la campagna internazionale Control Arms) del Presidente Gasbarra e degli assessori Monteforte e Cecchini, il Consiglio Provinciale di Roma ha approvato una mozione di adesione e sostegno alla suddetta campagna, rilanciata nel nostro paese dalla Rete Italiana per il Disarmo.
Nell’atto adottato si sottolinea come “l’Italia sia uno dei protagonisti del commercio di armi” mondiale, per cui è necessaria un’effettiva e rigorosa applicazione della legge 185/90 sull’esportazione di sistemi d’arma ad uso militare” oltre che l’adozione di un Trattato internazionale sul commercio degli armamenti, obiettivo principale della campagna globale Control Arms.
Nella mozione, presentata dai consiglieri Maturani, Lo Fazio, Urilli, Terenzi e Valentini, si invitano inoltre tutti i consiglieri provinciali e i cittadini della Provincia ad aggiungere il proprio volto alla Foto-petizione lanciata dalla Campagna “come modalità di mobilitazione per raccogliere un milione di volti entro luglio 2006 da presentare in una galleria di immagini in occasione della II Conferenza dell’Onu sui traffici illeciti di armi leggere”.
Il testo impegna inoltre la Provincia a respingere tutte le eventuali collaborazioni con aziende ed istituti di credito notoriamente implicate nel commercio internazionale delle armi.
A tal proposito il Presidente del Consiglio Provinciale Adriano Labbucci ha dichiarato: "E' fondamentale aver aderito alla campagna Controlarms al fine di impedire la diffusione incontrollata degli armamenti, che costituisce un pericolo per la sicurezza dei cittadini e per la pace del mondo.
La mancanza di controlli legislativi sul commercio e sui trasferimenti delle armi contribuisce infatti ad accrescere conflitti, povertà e violazione dei diritti umani".
“Un’adesione molto importante e una notizia positiva per tutta la campagna” è il commento di Francesco Vignarca, della segreteria della Rete Disarmo. “Crediamo molto nell’azione degli Enti locali sui territori per diffondere i contenuti di questa azione presso la popolazione e per arrivare a far capire a tutti i nostri concittadini l’importanza di un controllo rigoroso sul commercio di armi per la sicurezza di tutti.”
A queste parole fanno eco Ilaria De Angelis e Lucia Chieppa (referenti del coordinamento romano in sostegno a Control Arms): "La mozione di adesione alla campagna Controlarms del Consiglio Provinciale di Roma è frutto della collaborazione fra l'ente locale e le numerose associazioni impegnate nella campagna Control Arms. Questa collaborazione e coinvolgimento attivo delle istituzioni e della società civile a livello locale è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi della campagna e per la diffusione di una cultura di pace"
Il problema delle armi e la Campagna internazionale
A fronte di una drammatica situazione di guerra in tutto il mondo, fomentata e favorita da
un'assoluta mancanza di controllo sul commercio delle armi, la Rete Italiana per il Disarmo ha
deciso di lanciare una campagna a vari livelli sul tema degli armamenti, in particolare quelli cosiddetti “leggeri”.
Da un lato si vuole contribuire alla grande mobilitazione internazionale sul commercio di armi
(Campagna Control Arms) e dall’altro migliorare gli strumenti legislativi e di trasparenza esistenti in Italia. Il nostro Paese è infatti il quarto produttore ed il secondo esportatore mondiali di armi leggere... eppure la nostra legislazione è vecchia di 30 anni e ad oggi non disponiamo di nessuna forma di controllo sugli intermediatori internazionali di armi!
Nell'arco di cinque anni, l'Italia ha esportato armi comuni - come fucili, pistole e munizioni - ed esplosivi per un totale di oltre 1,5 miliardi di euro. Di queste, un'alta percentuale ha raggiunto anche i Paesi con gravi violazioni dei diritti umani o conflitti in corso o sottoposti a embarghi, come Cina, Federazione Russa, Israele, Turchia, Malaysia e anche Afghanistan
La mancanza di controllo sul commercio di armi sta facendo crescere i conflitti, la povertà e l'abuso dei diritti umani in tutto il mondo.
Ogni anno, in tutto il mondo, circa mezzo milione di bambini, donne, uomini... sono uccisi dalla violenza armata. Una persona al minuto.
Le armi purtroppo circolano liberamente in molte zone del mondo attraversate da conflitti. La diffusione incontrollata di armi e il loro uso arbitrario da parte delle forze ufficiali e di gruppi armati hanno un costo elevato in termine di vite umane, di risorse e di opportunità per sfuggire alla povertà.
Ogni anno, in Africa, Asia, Medio Oriente e America latina si spendono in media 22 miliardi di dollari per l'acquisto di armi: una somma che avrebbe permesso a questi paesi di mettersi in linea con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, eliminare l'analfabetismo (cifra stimata: 10 miliardi di dollari l'anno) e ridurre la mortalità infantile e materna (cifra stimata: 12 miliardi di dollari l'anno).
Ci sono circa 639 milioni di armi leggere nel mondo oggi, e 8 milioni vengono prodotte ogni anno.
PER INFORMAZIONI:
Contatti campagna Control Arms Contatti Rete Disarmo
controlarms@disarmo.org
Riccardo Troisi – 335/5769531
Gianvito Padula – 348/2900582
segreteria@disarmo.org
Francesco Vignarca - 328/3399267
Tutti i materiali della Campagna "Control Arms": www.disarmo.org/controlarms
ll sito e i materiali della Rete Italiana per il Disarmo: http://www.disarmo.org

V.V

 
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