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Zatik
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HERE è un road movie "ossessionato dal paesaggio" e dalla sua percezione, diretto da Braden King e interpretato da Ben Foster e Lubna Azabal. Ma non solo.
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Here è anche un progetto multipiattaforma che comprende HERE [ THE STORY DREAMS
], film-concert già ospite del MoMa di New York e nel 2011 portato in tour da Boxhead Ensemble, e [ POSTCARDS FROM ] HERE, serie impressionista di ricordi, esperienze e stati d'animo che hanno caratterizzato la realizzazione del film.
Il nostro video del giorno è proprio una delle "cartoline", interludi onirici al confine tra cinema, making of e documentario.
Se HERE [ THE FILM ] è il viaggio di due personaggi, [ POSTCARDS FROM ] HERE è il viaggio creativo vissuto dalla troupe durante la produzione del film, girato interamente nel territorio armeno, compresa la zona di Nagorno-Karabagh, regione (non a caso) dai confini indefiniti, almeno a livello diplomatico. Con una serie di immagini meditative e surreali si è cercato di catturare
l'esperienza sensoriale del viaggio on the road e nello stesso tempo di creare un ritratto insieme lirico e realistico di un territorio cinematograficamente vergine, inesplorato, nell'era del GPS, di Google Maps e della globalizzazione.
Un cinema fatto anche di interludi poetici "come in My Own Private Idaho, Breaking the Waves, Il cielo sopra Berlino e My Life as a dog" illustrati da una serie di registi avant-garde assoldati in qualità di esploratori per creare una "mappatura poetica" di vari paesaggi.
Come afferma Braden King nelle note di regia, Here nasce da una concezione artistica che rifiuta la distinzione tra forma e contenuto, prosa e poesia, dal desiderio di esplorare punti di contatto tra il piano della narrazione e tutte quelle pratiche "concrete" che rendono possibile la realizzazione di un film.
In effetti tutto il lavoro che ha portato al lungometraggio finale è stato documentato in vario modo e secondo King il pubblico dovrebbe poterne godere insieme al film; anche, per esempio, le foto dello scouting preparatorio in Armenia (esposte in Mapping The Self, mostra del Chicago Museum of Contemporary Art).
Il Sundance 2011, oltre al lungometraggio HERE [ THE FILM ] nella sezione Dramatic Competition, presenta nella sezione New Frontier Performances and Installations HERE [ THE STORY SLEEPS ], già evento speciale del MoMa nel 2010, e nel 2008 aveva ospitato THE STORY IS STILL ASLEEP, una prima versione della collaborazione tra il regista Braden King, la projection designer Deborah Johnson e il compositore Michael Krassner: anima del fantastico collettivo musicale Boxhead Ensemble, che a partire dalla fine dei '90 ha creato una singolare miscela di folk, avanguardia, musica da camera, jazz, improvvisazione, mentre al suo interno si muovevano alcuni dei migliori nomi della scena americana di quegli anni: David Grubbs, Jim O'Rourke, Edith Frost, Will Oldham, membri di Dirty Three, Tortoise, Gastr Del Sol.
Cinema, geografia e musica sembrano inscindibili nel percorso artistico di Braden King: il collettivo Boxhead Ensemble si è formato proprio intorno alla colonna sonora di Dutch Harbor: Where the Sea Breaks its Back (1998), diretto da Braden King insieme alla fotografa Laura Moya, un'esplorazione in 16mm e 8mm dell'arcipelago delle Isole Auletine, in Alaska. Anche in questo caso il tour del gruppo in Europa e negli USA è stato parte integrante del progetto.
Nel 2005 King aveva realizzato Looking for a Thrill: An Anthology of Inspiration, ben 5 ore di interviste sul tema dell'ispirazione con 112 musicisti, tra cui Sonic Youth, Cat Power, Bjork, Jesus Lizard, Slint, Calexico, Vic Chesnutt, Will Oldham, Tortoise, Basso, Yo La Tengo e
Sparklehorse . solo per citarne alcuni.
Per Here, scritto con Dani Valent, Braden King ha scelto Lubna Azabal (bravissima attrice di Paradise Now e Incendies ) e Ben Foster (Six feet under, Alpha Dog, Contraband, 360) per i ruoli di Will, ingegnere cartografo satellitare, e Gadarine, fotografa armena espatriata negli USA di ritorno in Armenia per fare i conti con le sue origini. Entrambi sono soliti viaggiare e lavorare da soli, ma dopo un incontro casuale decidono impulsivamente di proseguire insieme.
Here è la storia del viaggio che compiono insieme, attraverso un duplice territorio sconosciuto, la loro attrazione immediata e la terra armena, ma vuole essere anche una meditazione sul paesaggio, i confini, il senso del tempo e dell'orientamento.
G,C
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