|
|
Zatik
consiglia: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Iniziativa
Culturale: |
|
|
|
|
|
Turchia/ Senza tregua guerra armeni e governo su scelta Patriarca Terza causa intentata contro esecutivo per diritto nuova elezione
|
Istanbul, 9 mar. (TMNews) - Continua il braccio di ferro fra una parte della comunità armena e il governo turco sull'elezione del nuovo patriarca. Ieri un altro membro della minoranza - la cui identità non viene rivelata - ha fatto causa al ministero dell'Interno e alla Prefettura di Istanbul. Si tratta del terzo ricorso in pochi mesi, i primi due presentati collettivamente dalla comunità. Il motivo è sempre lo stesso: permettere alla comunità di eleggere autonomamente il proprio patriarca per sostituire quello attuale, Mesrob II, molto malato, con gravi problemi di demenza.
Tutto è cominciato nei mesi scorsi, quando il ministero dell'Interno per la prima volta ha nominato un "vicepatriarca", scelto dalla prefettura di Istanbul. Il suo nome è Aram Atesyan, arcivescovo da molti anni e gradito all'esecutivo islamico-moderato guidato da Recep Tayyip Erdogan. Un gesto che parte della comunità armena vive come un vero e proprio golpe. Quello che gli armeni chiedono è che venga rimossa la figura di "vicepatriarca" e di poter eleggere democraticamente il successore di Mesrob II come vuole la tradizione.
Sahub Arslngil, avvocato e rappresentante della parte di comunità armena che sta portando avanti la battaglia legale, ha detto al quotidiano Hurriyet: "Il patriarca attuale è in una posizione che non ha nessun posto nella tradizione della chiesa armena", spiegando che la comunità andrà avanti finché non vedrà riconosciuto il proprio diritto.
Dall'altra parte, Arslangil, non sembra intenzionato a lasciare . Il vicepatriarca ha infatti detto che spera ancora che le condizioni di salute di Mesrop II migliorino, cosa su cui i medici nutrono ben poche speranze e ha aggiunto che i patriarchi armeni sono eletti a vita. Tenere elezioni con Mesrob II incapace di intendere e di volere, ma vivo, sarebbe una cosa poco etica, ha sostenuto, aggiungendo che la sua nomina era un atto precauzionale perché la sede non rimanesse di fatto vacante.
G.C.
|
|
|
|
|