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Genova - All'Artrč Gallery si apre la mostra di Vanadur "L'anima delle donne"
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Genova - Oggi dalle ore 16,30 in poi, presso la Galleria Artrè Gallery dell’Arch. Bruna Solinas di Piazza delle Vigne 28 rosso (tel. 010 2514448, 010 2465025; Internet: www.artregallery.it), viene inaugurata la mostra .L.anima delle donne., personale dell’artista armeno Vanadur che, a dispetto dei suoi 100 anni (è nato nel 1911), ancora oggi dipinge con giovane e vivace spirito.
Al vernissage sarà presente lo stesso Vanadur, che oggi vive a Varese e, nella sua vita, è stato pure un medico professionista. La presentazione della mostra, curata come sempre dall'Arch. Bruna Solinas, sarà allietata dal sottofondo musicale a cura del violinista di fama internazionale Maurizio Redegoso Kharitian, che eseguirà brani di musica armena. Dopo il taglio del nastro alle 16,30, si proseguirà, alle ore 19, al Teatro Hops di Piazzetta Cambiaso 1, per una conferenza personale e una video proiezione sulla storia e sulla vita dell’artista. La mostra resterà aperta dal Martedì al Sabato dalle ore 15,30 alle ore 19,30, a ingresso libero. .L.opera pittorica, prevalentemente a olio su tela, del centenario Vanadur - scrive la critica d’arte Viana Conti nel suo saggio dedicato alla mostra - racconta, per immagini, il dignitoso silenzio di un armeno, segnato dalla dolorosa perdita dei suoi cari, dall.attraversamento di un deserto reale e metaforico. Le sue piazze di paese ritraggono astanti e passanti assorti nei loro pensieri: sono figure di luce contornate d’ombra, vicine e lontane al tempo stesso, in compagnia e in solitudine. Le sue nature morte escono dall’impasto pittorico come oggetti d.affezione, investiti di spiritualità e silenzio. I suoi autoritratti testimoniano di un uomo che si è
visto incanutire davanti allo specchio, nell’esercizio quotidiano della sua passione pittorica. Le vere protagoniste, tuttavia, dell.impegno di questo artista, felicemente centenario, sono le donne: la madre, le sorelle perdute durante la deportazione, le ragazze, in posa nell’atelier o in pausa, assorte o pensierose, anche nella loro composta nudità, ritratte nei vari atteggiamenti della Lettura, del Sogno, delle Confidenze, o ancora riprese alla finestra mentre, con il capo reclinato, sembrano intente nel richiamare i ricordi..
Yervant der Mossighian, in arte Vanadur, è nato in Asia Minore nel secondo decennio del XX secolo, pochi anni prima della grande persecuzione del popolo armeno. La sua famiglia fu deportata ed egli approdò infine in Italia, a Venezia, ove studiò al collegio armeno. Conseguita la laurea in medicina, esercitò a Porto Ceresio e Milano, quindi visse in riviera, ritirandosi poi a Varese. Ha sempre coltivato la passione per la pittura, pur esponendo raramente per la sua natura riservata.
12/03/2011 11:00:10
redazione@cittadigenova.com
G.C
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