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Il Carcere Borbonico si trasforma nella suggestiva location di una mostra internazionale d'arte contemporanea
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Avellino- Il Carcere Borbonico si trasforma nella suggestiva location di una mostra internazionale d'arte contemporanea. Da sabato e fino al 17 aprile
protagonista al Carcere Borbonico l'esposizione .Armeni e Irpini a confronto..
Il vernissage che sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, e che vedrà in mostra quasi cento opere. Una preziosa antologia di
opere dei migliori artisti. A realizzare il prestigioso evento è l.associazione Artisti Armeni, l.Associazione Nicura e l.Associazione Europart in occasione della XIII Settimana della Cultura 2011, negli spazi espositivi del Ministero per i Beni e Attività Culturali ad Avellino Ex Carcere Borbonico.
L'evento espositivo è incentrato sull.espressione culturale del popolo armeno e sulle interazioni e dialogo aperto con le diverse culture e identità
territoriali. «Un viaggio espositivo e narrativo che si traduce e si esplica nell'espressione artistica contemporanea a confronto tra artisti Armeni e
Irpini - spiega l.organizzatore Giacomo Carlo Tropeano -». La direzione artistica dell.evento è firmata dal maestro Rubicco. Un progetto, quella della
mostra, partito da lontano.
«L.esposizione - spiega Tropeano - è stata già allestita nella Cornice diCastel dell.Ovo, dove si è inaugurata la prima Esposizione Internazionale lo
scorso settembre. Napoli è stato il luogo ideale per la partenza del progetto in quanto città cosmopolita e pluralista. Senza contare il celebre insediamento
della chiesa di S. Gregorio Armeno, riferimento identitario della comunità armena».
La scelta di proseguire il percorso in Irpinia, nasce dalla particolare vicinanza tra i due popoli, come raccontato dagli stessi artisti armeni durante
la loro permanenza nel territorio. «Gli stessi paesaggi incontaminati irpini hanno lettralmente rapito gli armeni che hanno visitato queste terre - continua
-. L.Irpinia, terra di paesaggi montani verdeggianti, ha accolto gli artisti armeni come una terra madre, coinvolgendoli e affascinandoli con la semplicità
dei luoghi, la storia e l'immensa cultura che da essi traspare, al punto da suggerire l.ipotesi di una seconda grande mostra di respiro internazionale».
La mostra che sarà visitabile in Irpinia, presso le Sale Espositive dell.ex Carcere Borbonico in Avellino avvicinerà realtà e culture geograficamente
lontane, ma con assonanze e elementi identitari in cui possono riconoscersi ambedue le nazionalità. «Essa tenterà di far dialogare, travalicando il
localismo, le culture con l.obiettivo di realizzare un esperimento collettivo di rianimazione culturale e produrre nuove relazioni e nuove idee. In tale
ottica il progetto che si vuole attuare prevede la realizzazione anche di altri eventi espositivi in varie città italiane e all.estero; essi saranno altresì
occasione di dialogo sul'fare arte. e di confronto tra gli artisti Armeni e le espressioni artistiche contemporanee dei luoghi che ospiteranno tali eventi già in programma (Lubiana - Roma . Milano . Torino . Catania . Lecce - Marsiglia)».
L.obiettivo della mostra è di aprire le porte dell.irpinia all.arte contemporanea Internazionale e creare i presupposti per un interscambio tra le
diverse culture. «Temi come la cultura, il turismo, l.arte non vanno infatti relegati nel segmento dei .comunicatori di lusso. ma è necessario che arrivino al altri pubblici meno di nicchia, in modo da attuare fattive politiche dicomunicazione per i cittadini - conclude Tropeano -».
L.iniziativa vanta il patrocinio del Ministero per i Beni e Attività Culturali, dell.Ambasciata della Repubblica d.Armenia in Italia e della Regione Campania.
Ecco l.elenco degli artisti in mostra: Artisti Armeni: Khachik Abrahamyan,Gagik Badalyan, Aaron Grigorian, Vardan Voskanyan (Russia), Ashot Avagyan,
Ashot Baghdasaryan, Garegin Davtyan, Marine Dilanyan, Gagik Ghazanchyan, AlbertHakobyan, Grant Mirzoyan, Lilit Soghomonyan (Armenia), Gor Avetisyan, Gagik Tonian (Repubblica Ceca), Samvel Saghatelyan (Usa), Sonya (Italia). Artisti Irpini: Augusto Ambrosone, Luigi Cola, Stefano Forgione, Luigi Grassia, Egidio Iovanna, Antonello Matarazzo, Fabio Mingarelli, Fulvio Moscaritolo, Luigi Rainone, Fulvio Rosapane, Giuseppe Rubicco, Felice Storti.
G.C
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