Liberano dal carcere gli amici di Al Qaeda

Il Tribunale di Milano respinge la richiesta di asilo di una coppia fuggita da Cuba nel ' 99
- Liberano dal carcere gli amici di Al Qaeda e cacciano dall'Italia i dissidenti di Fidel Castro, rispedendoli a Cuba, dove nella migliore delle ipotesi li attende qualche decennio di galera. Succede al Tribunale di Milano, dove nello stesso Palazzo di Giustizia, la settimana prima, il gup Clementina Forleo assolve dall'accusa di terrorismo internazionale tre dei cinque islamici ritenuti componenti di una cellula legata ad Ansar Al Islam. Quella dopo, il giudice Marisa Gisella Nardo respinge definitivamente la richiesta di asilo politico ad una coppia di profughi cubani che lo implora da sei anni. Era il 19 dicembre ' 99 quando Gerardo Garcia e Dora Castro fuggirono dall'Avana scampando alla forca castrista. Lui, neurochirurgo di 45 anni. Lei, insegnante di 36. Marito e moglie naufragarono a Varese, dove Gerardo presta spesso servizio gratuito presso l'Ospedale di Circolo e al " Filippo del Ponte". Gente incensurata, per di più dedita al volontariato. « Arriviamo da una dittatura di 46 anni e in sei anni, in Italia, non abbiamo mai preso neanche un multa del pullman » , racconta Gerardo. Ma lui e la moglie per la legge sono formalmente clandestini

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