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MOSTRA I PIONIERI DELL'ARCHITETTURA ARMENA
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da Libero.News.it
Venezia, 6 nov. (Adnkronos) -
Venezia guarda l'Armenia e ne svela i tesori piu' rappresentativi.
I piu' importanti siti museali della citta', infatti, ospitano un percorso alla scoperta della civilta' del paese caucasico.
L'iniziativa nasce in occasione del V centenario della stampa a Venezia del primo libro in lingua armena nel 1512.
Un percorso, intitolato 'Armenia. Impronte di una civilta'', che si snoda dal Museo Correr, al Museo Archeologico Nazionale, fino alle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana e che si svolgera' dal 16 dicembre al 10 aprile.
L'appuntamento veneziano apre ufficialmente le celebrazioni giubilari, che troveranno svolgimento con un fitto programma culturale nella capitale armena Yerevan, citta' dichiarata dall'Unesco capitale mondiale del libro per l'anno 2012.
La mostra, curata da Gabriella Uluhogian, Boghos Levon Zekiyan e Vartan Karapetian, presentera', in un itinerario cronologico e tematico, oltre duecento opere provenienti dai principali musei e biblioteche dell'Armenia e dell'Europa, tra cui alcuni rarissimi manoscritti e miniature, opere riunite in occasione della mostra veneziana, che daranno conto degli alti traguardi raggiunti dalla civilta' armena nel campo spirituale, artistico, architettonico, economico e del pensiero.
Antiche stele con la croce incisa, miniature dai vivissimi colori, documenti di architettura sacra e preziosi reliquari, custoditi per secoli nella Santa Sede della Chiesa Armena Apostolica a Echmiadzin, si uniranno ai suoni delle terre armene, accompagnando il visitatore in uno straordinario viaggio dentro la civilta' di questo grande popolo, in uno arco temporale che dagli albori del Cristianesimo giunge fino al XIX secolo.
Particolare attenzione sara' rivolta ai lunghi e fattivi rapporti degli armeni con le diverse culture dall'Europa e all'Estremo Oriente.
La speciale relazione con la Serenissima sara' uno dei punti focali della mostra, una relazione secolare illustrata da documenti storici, manoscritti e opere d'arte, che racconteranno e spiegheranno al pubblico come si e' sviluppata la presenza armena nella citta' agunare e quali furono i rapporti politici, economici e culturali con Venezia.
- Nell'ultima sezione, grazie ai preziosi manoscritti, si apriranno scorci sulla scienza, la teologia, la filosofia, la storiografia e la letteratura.
Una speciale sezione sara' dedicata alla pratica armena della stampa la cui data d'inizio risale al 1512: saranno esposti i migliori risultati dell'arte tipografica prodotti nella fitta rete delle colonie armene sparse in tutto il mondo.
In questo speciale capitolo della mostra particolare importanza rivestira' la documentazione della gloriosa tradizione tipografica armeno-veneziana, portata all'apice della sua qualita' dalla laboriosa e illuminata dedizione dei Padri Mechitaristi.
L'esposizione non si chiudera' negli spazi museali: i visitatori potranno esplorare i luoghi armeni di Venezia, seguendo alcuni interessanti itinerari 'disegnati' dai curatori, a partire dalla suggestiva isola di San Lazzaro, dove la sezione dedicata alla stampa e ai rapporti armeno-veneziani ''traghettera''' al termine della Mostra
presso il Museo della Congregazione Armena Mechitarista fino a fine estate 2012.Il catalogo e' curato da Skira-Milano, con contributi di insigni studiosi internazionali e della Scuola degli armenisti italiani.
Buongiorno a tutti, sono lieta di comunicarvi che, visto il successo, la mostra I PIONIERI ELL'ARCHITETTURA ARMENA presso il Politecnico di Milano è stata prorogata fino al 18 novembre 2011.
Alla mostra principale sono state affiancate altre tre piccole mostre:
una dedicata all'architetto Armen Zarian che collaborò in modo significativoper rendere possibile la preziosa opera degli studiosi europei una dedicata alla presentazione del patrimonio architettonico dell'Armenia (10 pannelli che illustrano chiese, monasteri, khatchkars e fortezze) una mostra di fotografie in bianco e nero di Armen Casnati (purtroppo visibile solo negli orari di apertura dell'aula CT14)Ricordo che le mostre sono visitabili dal lunedi al venerdi, dalle 9 alle 20 e si trovano nell'edificio prospiciente l'ingresso del Politecnico, in via Durando 10 (Milano Bovisa)
buona giornata
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Gaianè Casnati
Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena
Architettura e Restauro
Armenia a Venezia: impronte di una civiltà Creato il 08 novembre 2011 da Walter_fano In occasione del cinquecentenario della pubblicazione a Venezia del primo libro in lingua armena (1512), è stato organizzato un evento denominato .Armenia, impronte di una civiltà. che coinvolge la Fondazione dei Musei Civici di
Venezia, la Biblioteca Nazionale Marciana e il Ministero della Cultura d.Armenia. La mostra sarà inaugurata il 15 dicembre e si svolgerà lungo un percorso didattico-culturale attraverso luoghi rappresentativi veneziani per terminare il 10 aprile 2012.
L.esposizione veneziana aprirà le celebrazioni della cultura armena, che si snoderà attraverso un ricco programma fino alla conclusione prevista a Yerevan, capitale dell.Armenia e capitale mondiale del libro per il 2012.
Lungo le diverse esposizioni a Venezia sarà possibile ammirare oltre duecento opere provenienti dell.Armenia e dall.Europa, tra cui alcuni rari manoscritti e miniature, opere riunite per la prima volta in un.unica esposizione, che illustreranno le alte mete raggiunte dalla civiltà. armena nel campo letterario, artistico, architettonico e filosofico.
Saranno inoltre messi in evidenza gli intensi rapporti degli armeni con la Serenissima, una storia di secoli illustrata da documenti storici, manoscritti e opere d.arte; un rapporto culturale e commerciale di reciproca influenza.
Infine il percorso si allargherà alla città stessa per scoprire le testimonianze ancor oggi presenti nel tessuto urbano.
La magia delle antiche vie della seta in una mostra sull'Armenia Apre domani a Palazzo Braschi a Roma l'esposizione di capitelli, sculture, ceramiche e tendaggi che raccontano la millenaria storia di Dvin, un'antica capitale cosmopolita del regno a metà strada fra Europa e Asia da ilGiornale.it -->
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La mostra «Dvin: una Capitale Armena tra Europa ed Asia», ripercorre la storia di Dvin, grande capitale nell'antica Armenia, importante città sulla strada che collegava l'Oriente e l'Occidente evidenziando le profonde stratificazioni culturali, attraverso l'esposizione di oltre quaranta reperti artistici:
capitelli, sculture, tendaggi, ceramiche. L'evento si tiene al Museo di Roma a Palazzo Braschi da domani 9 novembre al prossimo 29 gennaio (apertura dal martedì alla domenica ore 10-20).
E proprio l'arte della ceramica rese famosa l'Armenia medievale nel Medio Oriente, un'attività urbana che presumeva l'esistenza di grandi città, specialisti qualificati, laboratori e vasti mercati in cui vendere i manufatti.
Utilizzando magistralmente ossidi di metalli diversi - specialmente cobalto - furono prodotti recipienti ad alto cromatismo e sfumature con prevalenza di motivi geometrici o vegetali, figure umane, animali e uccelli nonchè creazioni artistiche. Recipienti con sottili pareti bianco latte, azzurro cielo e turchese creati nelle botteghe artigiane di Dvin, Ani, Amberd, Garni e Armavir nel X-XI secolo si distinguono per la loro eccezionale finezza e la semplicità della decorazione.
Dvin, tra le grandi e famose città dell'antica Armenia, era nel V secolo un grande centro economico, politico, culturale e spirituale, pedina importante del commercio internazionale, e conservò questo stato per molti secoli. Greci,
assiri, persiani, ebrei, georgiani e molti altri popoli commerciavano con gli armeni nei mercati di Dvin, tanto che nel V-VI secolo era già una città affollata con una popolazione multietnica. Ma quali sono state le antiche capitali dell'Armenia prima e dopo Dvin? Dal IX al VI secolo a.C. Van – la prima capitale - al centro del potente stato di Urartu. Dal IV al III secolo a.C. Armavir, centro economico e culturale, fondata stando alla leggenda nella seconda metà del IV secolo nella valle dell'Ararat. Dal 210 al 180 a.C. la capitale dell'Armenia si spostò da Armavir a Ervandashat a causa dei lunghi inverni di Armavir che costringevano a gelate e mancanza di acqua la corteimperiale.
Artashat, quarta capitale dal 180 al 163 a.C. soprannominata da Lucullo «la Cartagine armena», considerandola il centro della nazione nemica di Roma. Dal 75 al 55 a.C. fondata da re Tigrane il Grande, fu capitale Tigranakert, in una posizione geografica ottimale per lo sviluppo di un commerci di transito. La Via Reale che andava verso sud collegava Tigranakert con la Mesopotamia, l'Oriente e l'Occidente.
Con la distruzione da parte dei Romani, nel 164, di Artashat, fu proclamata capitale Vagharshapat e tale rimase fino al 428, fino alla consacrazione di Dvin a capitale armena, dal 428 all'885. Bagaran, sulla riva sinistra del fiumeArax, fu capitale dall'885 - anno dell'indipendenza dell'Armenia - all'890.
Dall'890 al 928 Shirakavan, quella che veniva definita due secoli prima un villaggio, divenne la nona capitale dell'Armenia.
Nel 929 il re armeno Abas fece di Kars una città reale che rimase capitale fino al 961. Ani, con strutture architettoniche laiche, eleganti palazzi, abitazioni a due piani, locande, mercati, chioschi e botteghe, fu capitale dal 961 al 1045. Dodicesima capitale, Sis, dal 1198 al 1375. Sotto Costantino I, in onoredella città, fu coniata una moneta d'oro con l'iscrizione «La fortezza di Sis è il re».
Yerevan è la capitale della Repubblica d'Armenia dal 1918, nonchè il suo centro economico, politico e culturale.
G.C
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