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050830 - LA RIVELAZIONE MARTIROSYAN
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La giovane armena si è fatta in tre: «E’ il posto migliore per imparare»
Era una delle giovani voci più attese in questa edizione del Rof. E infatti la cantante armena (tiene molto a ribadire le sue origini), Elisaveta Martirosyan è stata una delle osservate speciali di questo festival anche se sottoposta ad un tour de force: il concerto alla Rocca, la farsa Arrighetto e il solenne Stabat Mater. Il giovanissimo soprano ha retto bene anche se in alcune parti era un po' ai limiti della sua vocalità. Ma l'umiltà di questa cantante fresca di Accademia è rassicurante: «Sono qui per imparare e sono nel posto giusto, accanto ad un maestro come Zedda». Quanto alle sue prime parti al festival, «per il momento non voglio pensare alla notorietà del Rof. Voglio lavorare a piccoli passi, imparare a cantare Rossini. Ho cominciato come soprano di coloritura e adesso sono al lirico leggero e so che devo studiare ancora tanto perché intendo specializzarmi in Rossini. Non lo dico perché sono a Pesaro ma è quello che mi piacerebbe fare». Per il momento nel futuro della cantante nata in Georgia Rossini c'è ma anche tanto Mozart (donna Anna nel Don Giovanni). Quanto a impegni futuri con il Rof, il soprano non si sbilancia: «Lo spero tanto, ne sarei felice». Per lei figlia d'arte, sua mamma è pianista e la sorella studia direzione d'orchestra, sarebbe davvero una bella soddisfazione. «Ho fatto tanti sacrifici per essere qui e spero di poter continuare a lavorare a questi livelli».
C.S.
V.V
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