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TEHRAN : i cristiani festeggiano ogni anno sia il Natale che il Capodanno.
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http://italian.irib.ir/radioculture/iran/cultura/item/85012-2012-12-21-18-48-04 Yalda e Natale.
TEHREAN- Capodanno è il primo giorno dell'anno. Anche nell'Iran, i cristiani festeggiano ogni anno sia il Natale che il Capodanno.
Nel mondo moderno cade il primo gennaio del calendario gregoriano in uso ai fini civili in tutto il mondo, e nella larghissima maggioranza degli Stati è un giorno di festa. Il calendario gregoriano è il calendario ufficiale della maggior parte dei paesi del mondo. Si tratta di un calendario solare, cioè basato sul ciclo delle stagioni. L'anno si compone di 12 mesi di durate diverse (da 28 a 31 giorni), per un totale di 365 o 366 giorni. Gli anni di 366 giorni sono detti bisestili: è bisestile un anno ogni quattro. Il 2012 è un bisestile.

È usanza di alcune regioni considerare il Capodanno come il primo giorno dell'anno. Il primo gennaio segna l'inizio di un nuovo periodo, che solitamente inizia una settimana dopo Natale, ma anche una occasione per celebrare la notte di passaggio tra il 31 dicembre e il primo gennaio, che si festeggia con il veglione di Capodanno.

Nonostante la differenza esistente per il natale tra diverse poplazioni cristiane, anche nell'Iran, i cristiani festeggiano il Natale sotto l'albero e con il Babbo Natale ed anche il capodanno gregoriano.

Mentre il Natale si festeggia il 25 dicembre nella Chiesa Cattolica, la maggior parte dei cristiani iraniani lo celebrano il 6 gennaio, equivalente con l'Epifania, una festa cristiana anche detta Epifania del Signore. Nel terzo secolo, i cristiani iniziarono a commemorare, con il termine Epifania, le manifestazioni divine di Gesù. In particolare, tra queste manifestazioni si annoverano: l'adorazione da parte dei Re Magi, il battesimo di Gesù ed il primo miracolo avvenuto a Cana. Oggi con questo termine si intende invece la prima manifestazione pubblica della divinità, con la visita dei Re Magi (sacerdoti astronomi Persiani) al bambinello Gesù.

Nel mondo ortodosso, alcuni utilizzano il termine Epifania per indicare la festa che cade sempre il 6 gennaio (o tredici giorni più tardi nelle Chiese che seguono il calendario giuliano) e viene più correntemente chiamata Teofania. In questo giorno viene celebrato il battesimo di Gesù nel Giordano, mentre la visita dei Magi, commemorata dai Cattolici di rito latino e da altre Chiese occidentali in una festa a sé, nelle chiese di rito bizantino viene celebrata il giorno stesso del Natale.

Circa il 97 percento della popolazione di 70 milioni dell'Iran è musulmano e il 3 percento è composto dalle altre religioni. La Costituzione della Repubblica Islamica dell'Iran riconosce le altre religioni comprese Zoroastrismo, Ebraismo e Cristianesimo e tutte queste religioni hanno i loro rappresentanti nel Parlamento iraniano.

Si stima che tra 200,000 e 300,000 cristiani vivono nell'Iran. La Chiesa cristiana è per lo più armena (sin dalle origini, 3000 anni fa appunto, gli Armeni si insediarono a Jolfa, al confine più a nord dell'Iran); altre comunità cristiane presenti sono quelle di cattolici, protestanti, caldei, ortodossi, avventisti e altri ancora.

Gli armeni gestiscono anche svariate decine di centri di istruzione cattolica pubblicano da più di 60 anni un quotidiano in lingua propria.

Le comunità cristiane più nutrite si trovano a Tabriz, Isfahan, Shiraz, Orumiye, Teheran e nelle province dell'Azerbaijan, ma la maggior parte dei cristiani vivono a Teheran. Dopo di che c'è Isfahan, centro-sud, che ha una comunità armena grande, poi c'è anche la comunità armena di Tabriz, nord-ovest.

Tutte le comunità cristiane nell'Iran festeggiano il Capodanno nel primo giorno del gennaio, combinando la cultura persiana con quella cristiana.

Negli ultimi giorni, il presidente della Repubblica Islamica dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad ha diffuso un comunicato nella quale si congratula con i cristiani di tutto il mondo per la ricorrenza di Natale e l'inizio del nuovo anno.

Secondo il sito ufficiale di Mahmoud Ahmadinejad, president.ir, il capo del governo iraniano porge i suoi auguri per l'anniversario della nascita di Gesù (la pace sìa con lui), "messaggero di umanità ed affetto" congratulandosi con le nazioni ed i governi cristiani.

Nel suo messaggio il presidente iraniano invita la comunità internazionale ad una riflessione sugli insegnamenti dei messaggeri di Dio ricordando: "Io credo che l'unica via per salvare l'uomo da forti crisi morali, sociali e culturali è riscoprire ed esaltare gli insegnamenti dei grandi messaggi di Dio". Mahmoud Ahmadinejad auspica poi salute, successo, felicità e prosperità per tutti i seguaci di Gesù Cristo nel mondo ed esprime l'auspicio che gli sforzi collettivi dei governi mondiali possano portare una nuova era con tranquillità, prosperità e benessere per i popoli accompagnata da giustizia duratura, monoteismo, moralità ed affetto. Il Natale e' l'antica festa pagana persiana di Yalda?
Gentili ascoltatori negli ultimi anni sono aumentati gli studiosi anche vicini alla Chiesa Cattolica che ritengono che non c’è nulla che confermi che Gesù (la pace sìa con lui) sia nato il 25 Dicembre. Nell’ultimo libro Papa Benedetto XVI spiega inoltre che pure l’anno della nascita di Gesù è stato annotato in maniera errata. Il 25 Dicembre è probabilmente una festa pagana millenaria introdotta nel Cristianesimo. La festa ariana o persiana di Yalda, ancora oggi festeggiata in Iran quasi nella stessa data del Natale. Ve ne parliamo oggi! *** Il Natale cattolico è l’adattamento di una antica festa ariana chiamata Yalda, che viene festeggiata dagli iraniani ogni anno nella prima notte dell'inverno. Negli stessi giorni in cui molti fedeli in tutto il mondo cattolico festeggiano il 25 dicembre come il Natale di Gesù Cristo, con l'albero di Natale e la Stella (simbolo della Previsione di Tre Magi persiani sulla nascita del Messia che mostra la strada all’umanità), i persiani festeggiano un'altra festa precisamente quattro giorni prima. Si tratta di Yalda una antica festa persiana ed ariana, festeggiata dagli iraniani da qualche millennio. Questa festa nazionale ha subito diversi cambiamenti col passare del tempo e nel passaggio dal Mitraismo e Zoroastrismo all'Islam iranizzato della Persia. Sulla base della mitologia persiana, la notte di Yalda, la più lunga dell'anno e la prima dell'inverno, è quella della nascita di Mitra (Mehr o Sole). Gli storici fanno risalire le origini di Yalda ai primi gruppi ariani che si insediarono migliaia di anni fa nel territorio dell'Iran. Chiamati "caspiani", da cui il nome Mar Caspio, in tutto il loro territorio essi costruirono i templi in onore di Anahita, la dea vergine dell'acqua, dell'amore, delle donne e della maternità. Infatti, Anahita è composta dalle due parole "ana" (senza) e "hita" (peccato), proprio a significare “senza peccato, innocente”, tanto che Anahita e Mitra sono i due più importante simboli del Mitraismo e rispettivamente quello dell'acqua e quello del sole. E dallo Zoroastrismo del dodicesimo millennio cosmico, viene presentata la figura di Saoshyant, il Messia zoroastriano, che nascerà dalla terza vergine che nuoterà nel lago Hamun, situato nell'est dell'Iran. Circa nel 350 d.c. allo scopo di penetrare tra la popolazione ariana abitante in Europa, la Chiesa romana ricorse a questa festa, spostando il Natale dal 6 gennaio al 25 dicembre, quattro giorni primi di Yalda. Inoltre, nel Cristianesimo antico, Gesù Cristo, il Messia cristiano, nasce dalla Santa Vergine sotto l'albero della palma mentre nel Mitraismo Mitra nasce in una caverna. Per questo motivo la Chiesa di Roma sostituì l'albero di palma con la stalla, cioè un luogo circoscritto e limitato da un tetto. In base al calendario iraniano, il primo mese dell'inverno si chiama Day e significa "la rinascita del sole". Le parole "day" (giorno in inglese), "dì" (giorno in latino, da cui “lunedì” il giorno della Luna, “venerdì” il giorno di Venere, e via dicendo) e “Dio” hanno tutte una radice comune. Infatti, Day era il nome del Creatore dell'Universo utilizzato prima del Zoroastrismo. Oggi, nella prima notte del mese Day, i persiani preparano una tavolata caratteristica adornata da frutta fresca (mela rossa, anguria, melone, arancia e pompelmo, ed altra), da frutta secca (pistacchio persiano, semi di girasole e zucca, noce, mandorla, uvetta passa, e via dicendo), da dolci tradizionali e locali (Gaz d'Isfahan, Pashmak, Baqlava e Quttab di Yazd, Suhan di Qom, Pane di riso di Kermanshah, e così via). A questa tavolata, i commensali parlano di tutto e leggono le poesie di Hafez, il grande poeta persiano ben conosciuto in tutto il mondo, mentre mangiano fino all'alba. Infatti, nella dottrina dualistica zoroastriana, buio, oscurità e notte si formano dal diavolo (Ahriman) mentre chiarezza, luminosità, luce e giorno si creano da Dio (Ahuramazda). Per questo, per poter raggiungere la luce, si deve aspettare il rinascere del sole fino all'alba. Ogni anno quindi, mentre gli iraniani celebrano la festa di Yalda nella prima notte dell'inverno, i cattolici stanno preparando il Natale senza sapere che questa festa li accomuna con un lontano popolo mediorientale.

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