24- Genn- 2013 :Giovani turchi? No, siamo 'Rifare l'Italia'

F.Verducci scrive al Pres. dell'ass.ne ZATIK, G.Falconi
leggi nota dell'ON. A.Zampa in fondo
In merito al fatto che alcuni organi di stampa abbiano dato alla nostra iniziativa politica interna al Partito Democratico l'appellativo di 'Giovani Turchi', e' giusto ribadire che questa iniziativa ha, come ben noto, un nome preciso: "Rifare l'Italia".

I primi a rifiutare l'appellativo con il quale inopinatamente la stampa definisce le iniziative di "Rifare l'Italia" sono proprio gli animatori della medesima iniziativa politica, come si può facilmente evincere da tante dichiarazioni pubbliche.

'Rifare l'Italia' ha sempre categoricamente evitato ogni accostamento con la dizione di 'giovani turchi', consapevole che essa possa evocare pagine drammatiche e tragiche della storia del novecento e rinfocolare il dolore del popolo armeno.

L'accostamento che subiamo ad opera dalla stampa si deve a sua volta alla definizione giornalistica adottata negli anni cinquanta per connotare un movimento interno all'allora Democrazia Cristiana sarda.

Da parte nostra la massima vicinanza, solidarieta' e rispetto verso l'enorme dolore della comunita' armena che ha subito un genocidio agghiacciante, ed in piu' l'onta inaccettabile del negazionismo.

Questo messaggio è stato inviato dalla Direzione Nazionale
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Caro Vahed, ferma restando l'enorme superficialità dei media, la invito a tener conto che l'espressione si è diffusa non per volontà dei democratici così come, d'altra parte, é avvenuto in altri luoghi o epoche (vale anche per Cameron). Per altro il Pd non ha nulla da rimproverarsi al riguardo essendo alcune sue esponenti, a cominciare da me grandemente impegnate a far avanzare la memoria storica e la giustizia rispetto ad una vicenda tra le più tragiche che ha colpito gli europei. Occorre stare in guardi da strumentalizzazioni politiche in questo momento. Cordiali saluti, sz

V.V