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IN IRAN Gli armeni: quei cristiani nel fortino ‎degli ayatollah
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/iran-armeni-quei-cristiani-nel-fortino-degli-ayatollah-‎‎923206.html‎
Redazione - Dom, 02/06/2013 - 07:35 ‎
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Cristiani, oggi ridotti a non più di 80mila parlanti l'armeno come prima lingua, gli armeni hanno da ‎secoli, storicamente, forti vincoli con il mondo persiano. Il grosso dell'immigrazione nel paese risale a ‎due ondate: la prima, nel XVII secolo, quando lo Sha Abbas ricollocò decine di migliaia di armeni ‎dall'Azerbaijan nell'area di Isfahan. Poi, all'inizio del XX secolo, per sfuggire ai massacri compiuti ‎dai turchi. Dopo la rivoluzione islamica del '79, la comunità ha subìto un'emorragia: da un milione si ‎è ridotta a circa 80mila individui, il resto ha optato per l'esilio. L'Iran ha concesso agli armeni (in ‎funzione anti-turca)rappresentanti in Parlamento, una sorta di autonomia culturale anche per la ‎pratica di certi riti religiosi. Al punto che possono produrre vino.‎
Dom, 02/06/2013 - 17:16 ‎
il tutto nell'indifferenza della nazioni disunite!‎
Raoul Pontalti
Lun, 03/06/2013 - 13:33 ‎
Articolo, pur nella brevità, alquanto confuso, che fonde eventi diversi per epoca, regimi e finalità. Il ‎primo cenna alla formazione di Now-Jolfa, il quartiere armeno di Esfahan isola interamente cristiana ‎nel cuore delle Persia, con popolazione proveniente dalla zona di Jolfa a seguito della guerra tra ‎l'impero ottomano e quello persiano (1603-1605), per iniziativa del sovrano safavide lo shah Abbas ‎I. Nei pressi di Jolfa, sull'Arasse, si trova tuttora uno dei più importanti complessi monumentali ‎armeni e cristiani, il monastero di Santo Stefano restaurato (in verità da cani) dall'attuale regime ‎iraniano con contributi internazionali. L'Iran tutela la minoranza armena, concedendo il ‎mantenimento di lingua, usi e costumi (già ricordato il vino), della religione (tutelatissima) e due ‎seggi alla Majlis (parlamento iraniano) a titolo etnico-religioso. Un aneddoto: a convincermi a ‎visitare l'Iran khomeinista fu proprio un armeno di Teheran che incontrai in pellegrinaggio a un ‎monastero (quello di Tatev) in Armenia: per abbigliamento e portamento lo scambiai per europeo, ‎addirittura per inglese. e avvia conversazione; la descrizione che mi fece dell'Iran, del suo ‎meraviglioso popolo tollerante e gentile e rispettoso delle minoranze religiose,mi tolsero ogni remora ‎dovuta alla propoaganda occidentale e così poi visitai l'Iran di cui sono entusiasta. Il regime degli ‎Ayatollah non solo rispetta e tutelagli Armeni (e anche gli Ebrei e gli Zoroastriani che hanno ‎anch'essi seggi alla Majlis quali minoranze tutelate)ma sostiene economicamente e militarmente ‎l'Armenia ex sovietica per evitare che si saldi il mondo turco-tataro per il quale l'Armenia (anche con ‎il Nagorno-Karabagh) rappresenta un diaframma. I bananas (vedi Killkoms) dall'articolo traggono ‎l'impressione opposta alla verità, ossia che gli Armeni e i cristiani siano perseguitati in Iran, ma è ‎bene precisare che è invece vero il contrario: in Iran gli Armeni stanno benissimo, trovando difficoltà ‎solo, alla pari di tutti gli Iraniani, per l'embargo decretato dall'Occidente.‎

v.v

 
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