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Zatik
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Iniziativa
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050906 -“I giusti in tempi ingiusti”
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Cultura saggistica
Seguendo l’esempio dei giusti si avrà un periodo di pace
Dopo il secolo dei massacri e la minaccia del terrore globale, l’esempio positivo di chi si è battuto in nome della dignità umana viene esaltato da Giancarlo Elia Valori nel libro “I giusti in tempi ingiusti” (Rizzoli, pagine 180 - euro16,00) . Con le prefazioni di Rita Levi-Montalcini, Premio Nobel per la Medicina, Avi Pazner, portavoce del Governo d’Israele e presidente mondiale dell’Appello unificato per Israele, Shimon Peres, Premio Nobel per la Pace, Giancarlo Elia Valori, da alle stampe un lavoro di analisi del fenomeno del giusto nella storia umana. ***Il ventesimo secolo è stato il secolo dei genocidi: dallo sterminio degli armeni all’Olocausto, dalla morte di milioni di uomini nei gulag staliniani alla Cambogia di Pol Pot alle pulizie etniche in Ruanda, Bosnia e Kosovo negli anni Novanta. Il XXI secolo, che si è aperto con la tragedia delle Twin Towers, cui sono seguiti gli attentati di Madrid e Londra, è nato sotto il segno del terrorismo, della violenza, dello “scontro di civiltà”. Tuttavia, all’intolleranza e all’odio omicida, frutto di quel Male supremo che periodicamente si manifesta nella storia, si sono sempre opposti uomini e donne che, rischiando in prima persona, hanno agito a favore della dignità dell’uomo, in nome - come ricorda Rita Levi-Montalcini - di quelle leggi morali che dovrebbero governare la vita umana. Tra questi uomini e queste donne ci sono coloro che, durante le persecuzioni naziste, hanno salvato uno o molti ebrei dallo sterminio: i giusti in onore dei quali si pianta ancora un albero sulla “Collina dei giusti” presso Gerusalemme e a cui Giancarlo Elia Valori ha dedicato il suo libro precedente “Un albero per una vita”. Oggi, in questo nuovo saggio, Valori vuole estendere all’intera storia recente l’idea dei giusti e porta alla nostra attenzione coloro che anche nelle situazioni più difficili hanno saputo indicare, con la testimonianza della memoria, le vie
della pace e della riconciliazione. In particolare l’autore risponde felicemente ad una serie di interrogativi che si pongono con forza. Chi sono, ad esempio, i giusti dopo l’11 settembre? Come fare a riconoscerli? Sono simili a chi ha illuminato il secolo scorso, come ad esempio Per lasca? E in che modo si può fare buon uso della memoria dei giusti che hanno agito contro il male e l’odio e la guerra nel secolo precedente? Il nuovo libro di Giancarlo Elia Valori è una “storiografia dei giusti” rivoluzionaria, perché permette di scoprire una dimensione degli eventi parallela a quella ufficiale e di leggerli non solo in base a considerazioni politiche, giustificazioni ideologiche o
interessi economici. Potrà offrire esempi positivi per sconfiggere i mostri del terrore e dell’odio (come l’'antisemitismo che sta pericolosamente rialzando la testa in Europa); e tra gli esempi più limpidi offerti dall’autore c’è quello della vita, dell’opera e del pensiero di papa Giovanni Paolo II, paladino instancabile di una visione della storia basata sulla centralità dell’uomo.
V.V
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