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16_Giu. 2014- L'esercito siriano a riconquistato domenica la città di maggioranza armeno-cristiana di Kassab
COMUNICATO
L'esercito siriano a riconquistato domenica la città di maggioranza armeno-cristiana di Kassab(nord-ovest della Siria), località strategica confinante con la Turchia, dopo tre mesi dall'invasione dei ribelli.
"Delle unità armate dell'esercito, in collaborazione con gruppi 'paramilitari' di difesa nazionale hanno ristabilito la sicurezza a Kassab questa mattina", dice un comunicato dell'esercito, a conferma di una notizia precedentemente diffusa dalla TV di Stato.
La TV di Stato ha in seguito diffudo delle immagini riprese da un suo giornalista alla frontiera. La rete televisiva ha d'altronde accusato il Qatar e la Turchia, quali sostenitori della ribellione, di aver fornito ai "terroristi" (cioè i ribelli nel linguaggio del regime) delle ambulanze per evacuare i propri feriti.
L'Osservatorio siriano dei Diritti dell'Uomo (OSDH) aveva riportato sabato sera che "la maggior parte dei combattenti del Fronte al-Nosra e delle brigate islamiste si erano ritirate da Kassab, lasciando dietro un numero ridotto di combattenti morti".
Domenica, la stessa ONG ha comunicato che l'esercito era entrato nella città controllata dai ribelli dalllo scorso 21 marzo, mentre degli scontri armati persistevano ancora. "Le truppe del regime sono entrate a Kassab ma non controllano la totalità del territorio cittadino. Degli scontri sono in corso tra soldati ed i ribelli che vi si trovano tuttora", ha precisato all'AFP il direttore dell'OSDH, Rami Abdel Rahman.
La ritirata della maggior parte dei ribelli è avvenuta dopo che "l'esercito siriano, sostenuto dai combattenti sciiti di Hezbollah libanese, ha potuto occupare le colline che circondano Kassab", ha dichiarato Abdel Rahman. "Ciò costringeva i ribelli a restare sotto tiro dell'esercito siriano e degli Hezbollah", ha aggiunto.
"C'era mancanza di rifornimenti e un'avanzata di combattenti altamente specializzati di Hezbollah e delle forze speciali siriane", ha continuato Abdel Rahman.
"Gli insorti non volevano essere assediati a Kassab" dall'esercito, come fu il caso in molte località ribelli messe in ginocchio dall'esercito in tre anni di guerra. "Hanno preferito la ritirata". Bombardata senza sosta dalle forze del regime la località frontaliera di Kassab era importante per gli insorti che facevano trasportare i propri feriti in Turchia, alleata dell'opposizione.
Il regime siriano aveva acusato Ankara per aver aiutato i ribelli a conquistare la città di Kassab di cui la maggioranza degli abitanti armeni era scappata dalle proprie case dal mese di marzo.

Segreteria dell'Unione degli Armeni d'Italia

Seg UAI - Italia

 
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