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12. Ap. 20125: Al Presidente Erdoghan ; Caro premier non ci pensi troppo . venga dal Papa che troverà apprezzamenti e applausi
Centenario del genocidio Armeno
24 aprile 1915/ 24 aprile 2015
Alcune dichiarazioni SHOC per ridere e per piangere ?
اردو غان محترم . وقت زیادی تلف نکن . بفرمایی فردا پیش پاپ حما ارامنه از عملتان قدر دانی‌ خواهند کرد.
le dichiarazioni del Diplomatico Turco Osman Faruk Oghoghluعثمانفاروک
1. Osman, PM Turco , è preoccupato per la debolezza progressiva della Turchia e per la crescita esponenziale delle potenti Lobby Armene in America. La decisione di Obama a favore del riconoscimento del Genocidio Armeno farebbe scattare i meccanismi giudiziari americani per sanzionare la Turchia e risarcire la popolazione armena -turco per i danni subiti. Sarà impossibile per la Turchia pagare le cifre gigantesche per i danni che gli armeni hanno subito. Salvo che Obama cambi idea all’ultimo minuto come fece Clinton , malgrado avesse promesso; ma cosi dicendo , ammette che ci siano dei danni giganteschi da pagare.
2. La richiesta dell' espulsione dell’Ambasciatore Turco dall’Iran , la rinuncia della visita di Erdoghan a Tehran. La scelta della data del 24 sarebbe stata voluta dagli armeni in contrapposizione al centenario della battaglia di Gallipoli. Non escludendo un eventuale fallimento della cerimonia, sono dei segnali di intolleranza dovuti a un indebolimento politico, dopo la firma della pace con Iran.
Il dialogo lungo e sofferto dell’Iran con ingenti danni alle popolazioni iraniane , ha fruttato intesa e soluzioni senza missili, tra America e Iran con G 5 + 1 . Tutti tornano a casa con soddisfazione per il risultato del dialogo, con il quale si sono superate incomprensione e violenza, ostacoli e steccati posti. Le voci voce fuori coro gridando di più cercano di ottenere di più, ma in realtà non contano.
Pure la Turchia con i sui alleati del club dei negazionisti e antiarmeni di mestiere, devono avere una preoccupazione in più perchè ora avranno filo da torcere spendendo e spandendo tempo e denaro per mettere in moto macchine arrugginite e fuori tempo; per innescare dei nuovi meccanismi e provocazioni sul Nagorno Gharabagh senza fare i conti con la Russia e l’Iran considerato che l’Armenia è l’unica cerniera di congiunzione tra i due Paesi. E’ una congiunzione che eviterebbe la realizzazione della fascia verde che la Turchia ha in mente da sempre per la realizzazione di un muro attraverso i paesi Turcofoni che hanno il confine con l’Iran e oltre.Pertanto l’isolamento attraverso un muro di paesi turcofoni non è un progetto da poter realizzare , piuttosto è frutto di una fantasia romantica che finisce con il suicidio del sognatore.
Il confine iraniano con l’Armenia è il confine più sicuro e più amico ed è più frequentato dai cittadini Iraniani e Armeni, discendono dalla stessa famiglia dell’Impero degli Artasidi Iraniani. Non si può costruire la storia strappando altre pagine, o con ruberie o distruzioni di segni e simboli architettonici e siti archeologici di un popolo. Nemmeno il Genocidio è riuscito ad annullare un popolo sulla faccia della Terra; non ci è riuscito nemmeno Hitler, con i suoi sogni.
Ogni armeno soprattutto quello della diaspora è una potenziale miccia e una macchina culturale che da un secolo ha i motori accesi con la mente lucida, vive per trasmettere e testimoniare le ferite e la ferocia subite., Vivendo negli orfanotrofi di diversi paesi accoglienti grazie agli istituti religiosi che hanno trasportato i bambini strappandoli dalla morte, questi istituti sono degli immensi archivi parlanti scritti dai piccoli testimoni e dagli stessi volontari che li hanno soccorsi. Aggiungiamo il risveglio crescente dei Turchi e dei Kurdi , che non vogliono essere complici di una nefasta pagina della storia. Questi istituti testimoniano come cittadini i ,come i vicini di casa ,e soprattutto i bambini con il sangue di qualche nonno armeno nelle vene, strappati e adottati nelle proprie famiglie, rappresentano delle grandezze umane, un dono dei mussulmani ai loro vicini di casa. Noi conosciamo questo tipo di umanità senza confini e l’ Islam e non quella Daeshista che purtroppo si usa come strumento del terrore per meglio ricattare e difendere il panturchismo e i Giovani Turchi che sopravvivono alle intemperie storiche .
Raccontare delle barzellette per ridere è piacevole, ma confondere genocidio con altri eventi o Gallipoli o i costi impossibili da sostenere, è il cinismo più disumano che si può dire. Un PM Turco come OsmanFaruk , è preoccupato per il portafoglio anziché per il massacro dei suoi concittadini cristiani , Assiri , Kurdi , Yezdi etc….. Fa un ragionamento, dopo aver letto il libro del boia della Germania Nazista , per il quale i morti hanno una definizione scalare, pochi sono assassini, crescendo la quantità diventano incidenti, massacri e dopo centomila diventano statistica.Oggi ,le testimonianze si sono trasformate in filmati anche attraverso registi Turchi , e servono alle mozioni parlamentari per il riconoscimento del Genocidio e sono Monumenti per la memoria. Così come ii decreti governativi di riconoscimento, che pure Cipro ha voluto votare il 3 Aprile di questo anno. Inoltre giunge notizia del Nufti Turco della città di Fresno di California , che dice: “ dopo aver visitato il Museo del genocidio armeno in Yerevan , sono stato colpito dall’orrore e mi sono tremate le gambe , prego voi armeni di perdonare il mio popolo “ .
Se la globalizzazione, soprattutto quella dell’Informazione e della contaminazione culturale non lascia più scampo per fuggire dalla realtà storica, è inutile citare Hitler che aveva ragione per aver detto “tanto chi si ricorderà del genocidio degli armeni? ” nemmeno insistere parlando del genocidio dimenticato. Nulla della storia doivrebbe andare in prescrizione , l’odio è vincibile con la richiesta delle scuse ma la verità non de VICTA ; nemmeno le fotografie del massacro dei nostri avi servono, nè serve essere stati i primi . Si sono fatti passi necessari per ricordare, con l'istallazione del Khach kar e con numerose cerimonie cittadine. La questione armena ormai non dipende più dagli armeni ma dall’intera umanità perché la conoscono tutti ed è stata scritta ovunque e in ogni coscienza e in ogni biblioteca nel mondo in diverse lingue. Malgrado questo, l’uomo continua a uccidere la sua specie, il nostro esempio doveva e deve servire a spegnere le ferocia umana che continua a ripetersi come fu per quella ebraica, fino ad arrivare a tutti contro tutti;conflitti tra le religioni e creazioni di falsi stati divini per alloggiarsi al Paradiso promesso .
Al Centenario del genocidio armeno del 24 Aprile , quest’anno si sono sommati tanti lieti eventi. Nel mese di marzo di quest’anno : istituzione del Parco del Genocidio a Teheran, raccolta delle firme delle personalità iraniane. La pioggia delle mozioni approvate dal mese di Marzio scorso ad oggi per il riconoscimento del Genocidio ; Dall’ Uruguayi , dalla Spagna, dalla Regione del Piemonte, il decreto di Cipro il decreto di punibilità a chi nega il Genocidio dal Senato di Cipro; contro il negazionismo , , Hawaii , il 45.mo Stato su 50 degli Stati Americani, che Il 3 aprile ha approvato il riconoscimento, il 2 Aprile scorso, è stato approvato pure dalla Regione Piemonte, e ci sono altri ancora che stanno preparando per testimoniare puntualmente il Centenario del Genocidio armeno del 24 Aprile. Il 12 Aprile, il Papa , ha convocato tutti , per una cerimonia universale al Vaticano, Farebbe bene anche Erdogan a cogliere l’occasione di essere presente alla cerimonia e compiere il gesto dovuto sotto i riflettori del mondo. Penso porterebbe una lieta notizia anche a Gallipoli per il suo centenario; è una realtà che l non può rimandare per altri cento anni per tutelare l’operato e la cultura dei Giovani Turchi. Il suo gesto sarà scritto nella storia come tutte le storie che non vanno in prescrizione ma il gesto di inchinarsi aiuta a capire per essere perdonati ; cancellerebe i rancori e l’amarezza , Ma il reato rimane nelle pagine della storia e della memoria e non si cancella fortunatamente per testimoniare e per non ripetere più ; Negare non è una soluzione e ormai è una provocazione disumana.
L’Armenia , paese confinante con l’Iran, è il paese più affidabile dei suoi consanguinei fratelli storici ; con la firma della pace del 2 aprile, toglierebbe ogni speranza di chi spera nei conflitti per mascherare o rimandare il vero problema con la neonata repubblica Aran come un alleato turcofono. Oggi la nazione armena è più sicura rispetto a ieri ed è protetta da più paesi .Il Nagorno Garbage non può essere un alibi per guastare festa nella regione ; chi conosce bene la storia dei paesi transcaucasici non potrà fare degli errori grossolani.
Non si può nemmeno sperare come auspica il PM. Turco , Osman Faruk, che Obama abbia una “crisi di memoria” ,al pari di Clinton, per non annunciare il riconoscimento del Genocidio Armeno, altrimenti la Turchia crollerebbe sotto la pressione economica dovuta ai risarcimento dei danni; sogni e le ricette della fantapolitica non aiutano e non finiscono mai. Sarebbe auspicabile che Erdoghan arrivasse il 12 Aprile in Vaticano , sotto i riflettori del mondo come i grandi sanno fare ; ripetendo ciò che ha fatto anche Angela Merkel, che ,seguendo i suoi predecessori, alla Knesset ha dichiarato: mi inchino davanti a sei milioni di ebrei. Il mondo, compresi gli armeni, apprezzeranno il suo gesto, il perdono e ciò che succede a chi sa chiedere scusa , allevia i rancori e gli odi, che sono passi necessari per la pace tra gli innocenti .Ma la storia non può andare in prescrizione strappando una pagina amara, tuttavia aiuterebbe a non ripetere in nessunissima parte del mondo per dare la ragione a Hitler e quant’altri come lui e dopo di lui . Si prenda esempio dal Muftì di California, che si è recato in una chiesa armena apostolica ed ha chiesto perdono per i Turchi per l’orrore commesso.
Caro premier non ci pensi troppo . venga dal Papa che troverà apprezzamenti e applausi .
Vahe Vartanian
Roma 11 Aprile 2015

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Vahè Massihi Vartanian
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v.v.

 
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