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050915 - IN AFRICA UNA SCUOLA INTITOLATA ALL'ARCH. ALPAGO NOVELLO
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IlGazzettino
11/9/05 I bambini di Marovoay, paese nel nord del Madagasgar avranno una scuola "bellunese". Che li toglierà dall'analfabetismo, dalla strada e dallo sfruttamento. Tre aule e un magazzino, più un piccolo ufficio per i maestri, che costeranno suppergiù 4000 euro e che saranno intitolati ad Adriano Alpago Novello. L'architetto, scomparso ai primi di giugno 2005, era docente
universitario, ma soprattutto studioso curioso dalla cultura profonda ed enciclopedica insieme, appassionato di architettura popolare ed esperto, fra i massimi al mondo, di arte e storia armena. "Ecco che quando papà morì ritenemmo di seguire il suo spirito sobrio e attento all'uomo chiedendo, a chi lo avesse voluto, di ricordarlo, piuttosto che con corone di fiori o necrologi, con
offerte per quei progetti di solidarietà che avevano sempre caratterizzato le sue scelte di vita", è il commento all'iniziativa della figlia Claudia. Oggi i fondi raccolti in nome dell'architetto Adriano Alpago Novello sono 2500, ed altri si spera si aggiungeranno: bastano, comunque, per avviare il progetto che si attuerà con la collaborazione dei gruppi "Insieme si può"di Belluno e con i loro volontari della missione di Marovoay disposti a seguire, lì in Madagascar, le fasi della costruzione della scuola. A dare una mano fattiva a questa azione di coordinamento è stato il parroco di Sargnano, don Ezio Del Favero: "Adriano Alpago Novello era affezionato al parrocchia dove viveva e a don Ezio con cui collaborava. E' stato lui a fare alla nostra famiglia la proposta di questa
realizzazione, che ci è piaciuta subito, toccando problemi di infanzia ed educazione", conclude la signora Claudia Alpago Novello. Chi fosse interessato a sostenere l'attività a ricordo dell'architetto può contattare "Insieme si può" 0437-87717 0 0437- 940594; don Ezio 348-7702260. <BR>Daniela De Donà Mostra di Vartan Alexanian in Provincia <BR>Da lunedì 5 settembre“Arte a Palazzo Giordani” di Parma . Dopo la pausa estiva, lo spazio espositivo della Provincia ospita una nuova mostra fotografica. “Fotografie sognate” è il titolo della rassegna: una serie di immagini evocative e ricche di fascino realizzate da Vartan Alexanian. <BR><BR>La mostra che è inserita nella rassegna “Arte a Palazzo Giordani”, sarà inaugurata lunedì 5 settembre alle 17 e rimarrà aperta fino a venerdì 7 ottobre. Questi gli orari in cui è possibile visitarla: da lunedì a giovedì dalle 8 alle 19, il venerdì dalle 8 alle 17. <BR><BR>Il lavoro di "interpretazione" dell’immagine che Alexanian realizza avviene attraverso un processo creativo di elaborazione dei colori che mira a far assumere alle sue foto una dimensione pittorica, cosa che rende le sue foto difficilmente catalogabili. <BR><BR>Non a caso lo scritto con cui Paolo Barbaro presenta la mostra si apre così: “Nel mostrare le sue immagini, Vartan Alexanian non sa bene come definirle: fotografia? Computer art? Digital
imaging? Parte da diapositive che scatta in diverse occasioni, attraversando generi diversi, in modo anche molto canonico: paesaggi, nature morte, e così via (ama vedere l’immagine proiettata, poterci quasi entrare dentro) e poi alcune vengono sottoposte a scansione, poi inizia un lavoro di ore e giorni su ogni singola immagine che esce trasfigurata nella controllatissima stampa finale”. Alexanian è nato a Milano nel 1949 in una famiglia di origine armena. Ha ereditato dal padre la passione per l’immagine insita in quella vera e propria forma d’arte che è la tessitura dei tappeti orientali, tipica della zona di provenienza della famiglia. Per diversi anni ha partecipato alla gestione dell’attività famigliare nel settore dei tappeti, e fin da ragazzo è stato attratto dalla forma, dai disegni geometrici e tradizionali o fantastici che caratterizzano i tappeti orientali. Da qui alla fotografia il passo è stato breve, quasi uno sbocco automatico. Da oltre quindici anni si dedica alla fotografia abbinando al gusto
dell’inquadratura, il lavoro di "interpretazione" dell’immagine fotografica che richiede competenze e strumentazioni particolarmente raffinate; non a caso per questa mostra, Alexanian ha avuto la collaborazione dell’Espon Italia, che guarda con interesse al suo lavoro.
V.V
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