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08- 03- 2021-La mia nascita: Tabriz - 8 Marzo 1943.
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24 Maggio CORRETTO
La mia nascita: Tabriz - 8 Marzo 1943.
Alle ore 0.45 la mia cara mamma Asdeghik (Stellina in armeno) va all’ospedale americano per dare alla luce il suo primogenito, che sarei io. A quell’epoca esistevano solo due ospedali, quello russo e l’americano.
All’alba delle ore 6, un cacciabombardiere tedesco lancia la prima bomba al centro della nostra città che sfiora la parete di recinzione del nostro giardino creando un grandissimo varco che confinante tra il nostro giardino e altre aeree scolastiche e distruggendo nell’area diversi manufatti. Questo terreno così devastato diventa un campo di calcio importantissimo per la città e questo fino al 1960.
Dopo di che l’area viene trasformata in un liceo femminile per l’apprendimento delle arti casalinghe. E’ allora che la mia mamma diventa professoressa della scuola per l’insegnamento della preparazione di dolciumi.
La costruzione della scuola fu fatta ad opera della famiglia Ohanjanian, famiglia di ingegneri armeni da generazioni, i cui nonni provenivano da oltre il fiume Arax .
Mentre nelle altre aree confinanti rimaste intatte o semi distrutte, si costruiva un’altra scuola, la media superiore, sempre per le donne. Tale istituto fu dedicato alla nostra grandissima poetessa Parvin Ansari, diventata famosa scrivendo in una poesia: ”L’unico musulmano in Iran è un armeno di nome Karapet”, trasformando in versi una battuta del Padre dello Scià che riferendosi a un armeno sosteneva che era l’unico ad aver rispettato la ricorrenza di un santo sciita sconosciuto da tanti mussulmani del paese.
Le altre scuole confinanti tra loro erano per ambo i sessi, e una di queste era dedicata a Behzad dove io, con le mie sorelle e cugine, ho frequentato dalla prima elementare fino alle medie.
Sempre nell’area del comprensorio, c’era un parco, oltre al la Chiesa Anglicana costruita dagli americani con la sua area verde e con aule scolastiche miste per i bambini della città.
Di fronte, di pertinenza americana , c’era lo storico parco multi disciplinare, ovvero sportivo e culturale, del Patriarcato Armeno con la sua importante biblioteca di manoscritti storici, secondo, per importanza, a quella di Yerevan.
Furono quelli della famiglia Ohanjanian i primi ingegneri che costruirono la strada di collegamento tra il confine di San Stefanos lungo il Fiume Arax e quello di Julfa, per collegarsi a San Taddeo e Tabriz passando per la città storica di Khoy nella pianura di Avarair , luogo storico dei combattimenti tra Armeni e Sassanidi del 451.
Il loro nonno Avedis Ohanjanian, ha realizzato altre numerose opere governative di rilievo anche a Teheran. Il nipote Karen vive ora in Svezia e le sorelle vivono con il papà a Teheran.
Con questo ricordo approfitto per salutare molti miei amici di infanzia sparsi nel mondo .
Una precisazione a proposito delle due strutture ospedaliere di Tabriz: nella regione Azera sia a est che a ovest, c’era la russa, la più antica e quella americana, più recente, dove lavoravano i loro medici e numerosi cittadini del luogo.
Altri erano profughi cechi, polacchi, tedeschi e francesi oltre agli assiri e agli armeni i quali, dopo aver fatto il corso per infermieri nello stesso Ospedale, vi erano stati assunti.
Dopo la mia partenza il primo maggio del 1964, ho lasciato con molta tristezza la mia parte più viva, con i miei ricordi per trovare e rivivere altre emozioni con i nuovi concittadini italiani e le mie grandi conquiste a 360 gradi senza pormi alcuna barriera.
Grazie alla nuova dimensione data dall’età e il buon livello di scolarizzazione, con i miei colleghi di facoltà, abbiamo creato i primi nuclei di lotte universitarie per il riconoscimento multipli???? degli stranieri che grazie ai bandi e concorsi venivano accettati negli attenei italiani che avevano scarsa conoscenza dei problemi della realtà di questi studenti stranieri. Per loro siamo stati linea guida di non violenza passando per il sessantottismi che racconto in un libricino per il Comune di Roma e per l’Upter, tuttora inedito. Ma un giorno lo pubblicherò. Intanto segue il link del mio libro:
http://www.zatik.com/files/La%20Comunit%C3%A0%20Iraniana%20di%20Roma%20nella%20storia%20e%20negli%20ultimi.pdf
La comunità Iraniana di Roma
nella storia e negli ultimi 50 anni
di Vahed Vartanian
Un viaggio nella storia della comunità Iraniana di Roma, dall'interessante punto di vista di un suo illustre esponente.
[Scarica il libro in formato PDF]
Edizioni UPTER
pp.61
ISBN
In attesa di pubblicazione
V.M. Vartanian
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