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23.gen.2022: Chiesa San Biagio Armeno e la storia,
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Chiesa di San Biagio degli Armeni in via Giulia a Roma
Recensione di San Biagio della Pagnotta
Recensito 8 febbraio 2018
Questa è una delle tante "chiese minori " di Roma ma, allo stesso tempo, ha una sua " grande storia ".Edificata intorno al V sec. sui resti di un antico tempio dedicato a Nettuno ebbe varie trasformazioni profonde e nei primi del 1500, all'interno del riassetto urbanistico di via Giulia ordinato dal Papa Giulio II, rischiò di essere demolita per far posto ad un grande palazzo, progettato dal Bramante, che doveva ospitare i Tribunali e i Carceri. Tale cantiere iniziò ma poi, a causa della morte del Pontefice, i lavori si interruppero all' altezza di un basamento, di blocchi di bugnato in marmo, che è ancora visibile. La Chiesa, nelle forme attuali, risale alla riedificazione del 1730 per opera dell'architetto Giovanni Antonio Perfetti. Nel 1832 il Papa Gregorio XVI la affidò alla Comunità Armena di Roma la quale fece un restauro/riadattamento, dell' interno, per adattarlo al rito armeno. Sulla facciata c'è un affresco raffigurante San Biagio vescovo e martire di Sebaste. Aula a navata unica caratterizzata da paraste giganti sulle pareti. A sinistra altare con icona di Maria S.S. di Ripalta posta a devozione dei cittadini di Cerignola residenti in Roma. Nell' altare a destra, consacrato ai Santi Angeli Custodi, tela raffigurante San Gregorio Illuminatore che battezza il primo dei cristiani d'Armenia. Sopra della porta della Sacrestia, affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna delle Grazie ritenuta miracolosa. La zona absidale contiene le maggiori opere di adattamento al rito armeno caratterizzate da un alto basamento chiamato " bema " a cui si accede con due piccole scale laterali. Il presbiterio è separato,dal resto dell'aula, da un grande arco che poggia su due colonne ioniche. Durante le celebrazioni in rito armeno, nel presbiterio, una grande tenda viene chiusa in alcuni momenti liturgici, nascondendo gli officianti della Messa. Sul fondo dell' abside, sopra l' altare maggiore, è posta una tela con San Biagio Vescovo opera del pittore Annibale Mazzuoli. Il Santo viene festeggiato il 3 febbraio con Messe in rito latino ed armeno. Queste ultime si caratterizzano per l' unzione e benedizione della gola con due ceri accesi ed incrociati. La denominazione " della pagnotta " deriva della tradizionale offerta del pane benedetto che veniva distribuito ai fedeli durante la Festa del 3 febbraio.
Data dell'esperienza: dicembre 2017
Grazie, Resse A
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un viaggiatore di Tripadvisor e non di TripAdvisor LLC.
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San Biagio della Pagnotta
4 recensioniN. 1.221 di 2.208 Cose da fare a Roma
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Vartanian
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