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050921 - Il Viaggio in moto del dott.Mascarin in Armenia
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«Quest'incredibile, meravigliosa ...
«Quest'incredibile, meravigliosa avventura ci ha aiutato ad avere fiducia nel mondo. Abbiamo avuto difficoltà con le strade, a volte impervie, a volte inesistenti, ma con la gente non abbiamo mai avuto la sensazione di essere
in pericolo. È stata un'esperienza splendida». Dopo 55 giorni di viaggio, 16.500 chilometri percorsi e 14 stati attraversati, ce l'hanno fatta:
l'avvocato padovano Michele Orlando, il conterraneo professore di educazione fisica Maurizio Pistore e il chirurgo veneziano Carlo Mascarin, in sella alle moto fornite e preparate da Motorsport, sono arrivati a Pechino,
portando a termine in perfetto orario sulla tabella di marcia il Motoraid Marco Polo 2005, la mega traversata su due ruote da Venezia e Pechino, sulle orme del grande esploratore veneziano. «Dobbiamo ancora decantare le mille emozioni vissute - raccontava ieri Orlando, raggiunto telefonicamente in Cina mentre stava arrivando a piazza Tienanmen, mèta ufficiale ndell'adrenalinico viaggio - abbiamo visto tanti paesaggi stupendi, incontrato tante persone indimenticabili». Come la dottoressa Dicranouhie Ekmekdjan, coordinatrice dell'Ospedale di Jerevan che ai tre amici ha intitolato la nuova ala del locale reparto pediatrico (mission del viaggio:
portare aiuti sanitari e umanitari proprio a Jerevan). O come i seicento chilometri macinati attraverso il deserto di Taklimakan o le dune, di ben seicento metri di altezza, "le dune che cantano", le definì Marco Polo.
«Cantano davvero - ha confermato Orlando, sorridendo, dopo averle sentite con le proprie orecchie - perchè il vento che soffia accarezzando queste enormi dune crea un suono singolare». Con i tre bikers inizialmente c'era
anche un quarto motociclista, Maurizio Benvenuti, al quale un cavallo ha tagliato la strada: rimasto ferito ad una gamba, è dovuto rientrare in Italia. La spedizione era partita da Venezia il primo agosto, quindi ha attraversato Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Armenia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakistan, Kirgyzistan, Cina attraverso l'antica Via della Seta. Da Pechino il gruppo ha spedito le Cartoline della Speranza, realizzate con l'aiuto della Fondazione Città della Speranza, per ringraziare quanti hanno offerto il loro aiuto a Jerevan.
Federica Cappellato
V.V
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