Zatik consiglia:
Iniziativa Culturale:

 

 

050923 - Al JAZIRA.it ...la Turchia conquisterà una nuova tappa verso la democrazia...
- Questa conferenza non s'ha da fare!Türkiyat venerdì, 23 settembre 2005
di Michelangelo Guida
Istanbul, 22 settembre: la quarta sezione del Tribunale amministrativo emette la decisione di bloccare la conferenza sugli Armeni nell’ultimo periodo dell’Impero Ottomano che si doveva tenere presso l’Università del Bosforo, la più prestigiosa università statale turca. La conferenza si sarebbe dovuta tenere lo scorso maggio, ma per le numerose polemiche scatenate gli organizzatori avevano preferito spostarla a settembre.

Il 15 settembre scorso, l’Associazione dell’Unione Avvocati aveva presentato un esposto al tribunale e il tribunale aveva accettato l’esposto lunedì 19, ma
solo ieri sera ha comunicato la propria decisione di sospendere la conferenza perché “gli organizzatori non hanno comunicato i criteri di scelta dei
partecipanti e gli sponsor della stessa”. In realtà il tribunale ha abusato dei suoi poteri perché il codice turco non permette ai tribunali di sospendere o
giudicare conferenze scientifiche; inoltre l’aver atteso la serata del 22 per comunicare la propria decisione sembra una strategia per ritardare la
conferenza senza possibilità di appello e di impedire alla stampa di riportare estensivamente la notizia. Solo i prefetti hanno il potere di sospendere una
manifestazione qualora minacciasse l’ordine pubblico.
Eppure il Primo Ministro Erdogan e il Ministro degli Esteri Gül avevano appoggiato la conferenza, anche se il Ministro di Giustizia, a maggio, aveva criticato la conferenza. L’Associazione degli ufficiali dell’esercito in pensione, da parte sua, aveva minacciato la scorsa settimana di sabotare la
conferenza.
Perché un tribunale e gli ufficiali in pensione dovrebbero impedire una conferenza di storici? Perché parte dell’elite kemalista che occupa la magistratura e l’esercito non vuole accettare il “massacro degli Armeni” e – soprattutto – non vuole l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea. Durante la I Guerra Mondiale, il movimento indipendentista armeno appoggiò la Russia nella sua offensiva contro l’Impero Ottomano nella speranza di poter ottenere
un proprio stato indipendente. Allo stesso tempo gli Armeni cercarono di scacciare le altre etnie (principalmente i Curdi) per creare un territorio
omogeneo. I Curdi risposero alle violenze con altrettanta ferocia. Il governo, che riuscì ad ostacolare l’offensiva dei Russi nell’Est Anatolia e ad organizzare una controffensiva contro l’esercito degli Zar, indebolito dalla Rivoluzione comunista, pensò bene di mettere fine alle violenze spostando la
popolazione armena verso il vilayet di Siria. Gli scontri tra Armeni e Curdi, e il dislocamento di popolazione in dure condizioni atmosferiche e sanitarie causarono migliaia di morti.
In realtà, poiché sia la Turchia che l’Armenia per motivi ideologici hanno ostacolato gli studi sull’argomento, non sappiamo quanti Armeni e quanti Curdi siano morti in quegli anni; non sappiamo quali siano stati gli errori del governo ottomano nel gestire la crisi e se lo stesso governo ottomano avesse l’intenzione o meno di condurre un massacro. Ostacolare oggi la conferenza di storici serve ad impedire ancora una volta la ricostruzione della storia turca senza ideologismi. Piuttosto che una disputa sulla storia recente della Turchia, però, la decisione del tribunale è politica e cerca di impedire
l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea.
Il prossimo 3 ottobre l’Unione deciderà se avviare o meno l’accessione della Turchia (processo che potrebbe durare 10 anni), e molti membri dell’UE cercano solo una scusa per impedirla ad un paese con una popolazione musulmana di 75 milioni di abitanti, con una forza lavoro molto economica e un vasto settore agricolo. I kemalisti sembrano voler fornire questa scusa perché l’accessione significherebbe introdurre in Turchia riforme che ridimensionino i poteri della bmagistratura e dell’esercito e finalmente realizzare quella divisione dei poteri propria dei regimi democratici. Ma questo significherebbe anche togliere alla minoranza kemalista arroccata nella magistratura e nell’esercito di intervenire e sabotare la vita politica.
Se la conferenza si potrà svolgere nelle prossime settimane la Turchia conquisterà una nuova tappa verso la democrazia... se la conferenza non dovesse
svolgersi molti in Europa potrebbero cogliere l’occasione per ostacolare ulteriormente l’avvicinamento verso la UE.

V.V

 
Il sito Zatik.com è curato dall'Arch. Vahé Vartanian e dal Dott. Enzo Mainardi;
© Zatik - Powered by Akmé S.r.l.