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051007 - Appello per un ospedale in Armenia
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Salve
sono Valentina Karakhanian, mi rivolgo a Voi in qualità di rappresentante dell’Ospedale “Redemptoris Mater” (Tiramayr Nareghi) di Ashotsk, in Armenia, per presentare quest’opera di vitale importanza, presente in Armenia da più di 15 anni, e dirvi che oggi ha bisogno di tutti noi, del nostro contributo, per svolgere la sua missione nella terra dell’Aremnia.
Tanti di voi conosceranno tale opera, alcuni avranno avuto modo anche di visitarla, altri verranno a conoscenza ora, con questa mia breve presentazione.
L'ospedale "Redemptoris Mater" sorge nella piana di Ashotsk, nella regione di Shirak, a 2000 metri sul livello del mare. E’ stato costruito dalla Caritas italiana e donato al popolo armeno dal compianto Pontefice Giovanni Paolo II. Fu inaugurato il 6 ottobre 1991 ed è amministrato dalla Fondazione Umanitaria “S. Camillo” dell’Ordine dei Camilliani.
Con una disponibilità di 100 posti letto l'ospedale è al centro di un sistema sanitario che copre 25 villaggi, 22 dei quali dispongono di ambulatori. Il bacino d'utenza è di circa 17.000 persone, ma all'o¬spedale giungono pazienti dalla vicina Georgia e da ogni parte dell'Armenia.
Il "Redemptoris Mater" è l'unica struttura funzionante che eroga un’assistenza qualificata e gratuita, rappresentando la garanzia dell’assistenza sanitaria ai malati in una regione difficile, dove le misere condizioni di vita, la scarsa produttività del suolo, gli stipendi inadeguati (il corrispettivo 10-15 euro mensili) al “minimo vitale”, il costo inaccessibile dell’energia elettrica sono gli ostacoli contro i quali ogni giorno la popolazione armena è chiamata a lottare.
Ebbene, La Fondazione Umanitaria “S. Camillo” che fino ora ha sostenuto il costo della gestione dell’ospedale e degli ambulatori, è un’organizzazione senza fini di lucro, e non può garantire nel tempo la continuità di tale impegno finanziario, di conseguenza il rischio è che la struttura non possa erogare i servizi cui è chiamata e sia costretta alla chiusura.
Per questo motivo, certa e fiduciosa della vostra disponibilità e sensibilità verso le necessità e i bisogni della nostra amata Armenia, mi sono offerta a trovare persone di buona volontà e associazioni che prendano a cuore tale opera e collaborino affinché “l’Oasi della speranza” come viene chiamata dalla gente del posto, continui a rimanere fonte di speranza.
Pertanto le modalità di collaborazione possono essere fatti in vari modi, ovvero personali e/o comunitari: adozione di un malato; serate pro Ospedale “Tiramair Naregi” con la presentazione del progetto; ecc. Sono molto gradite anche le Vostre eventuali proposte.
Certa e grata per l’accoglienza che questa mia richiesta avrà da Voi e le vostre comunità
In attesa di una Vostra sollecite e benevola risposta porgo i miei più cordiali saluti.
Valentina Karakhanian
Per maggiori informazioni Vi chiedo di contattarmi ai seguenti recapiti:
Tel. +39/ 3388139588 oppure +39/3497570804
E- mail: camilliani-armenia@hotmail.it
vartui@hotmail.it
P. S. Le invio in allegato una breve presentazione del progetto Ospedale "Redemptoris Mater" ed una foto dell’Ospedale.
Ricordando che ogni Vostra proposta sarà molto gradita!
Grazie Valentina
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Fondazione Umanitaria “S. Camillo” dell’Ordine dei Camilliani
Progetto Ospedale “Redemptoris Mater” di Ashotsk- ARMENIA
7 dicembre 1988 ore 11.41. L'Armenia viene colpita da un terribile terremoto di inaudita violenza che ha scosso il nord della nazione radendo al suolo la cittadina di Spitak di 20.000 abitanti. Il sisma ha distrutto la città di Giumry di 360 mila abitanti e devastato 400 villaggi. Tra le macerie sono morte 100 mila persone, mentre mezzo milio¬ne di abitanti sono rimasti senza casa.
L'eco di questa apocalisse ha suscitato un'onda di commozione generale. Da tutto il mondo sono giunti nella zona del disastro aiuti, soccorritori, medici e specialisti.
Oggi a più di 15 anni dalla tragedia il solo ospedale "Redemptoris Mater" è rimasto a testimoniare la permanente solidarietà al popolo armeno.
L'ospedale "Redemptoris Mater" sorge nella piana di Ashotsk a 2000 metri sul livello del mare. E’ stato costruito dalla Caritas italiana e donato al popolo armeno dal compianto Pontefice Giovanni Paolo II. Fu inaugurato il 6 ottobre 1991 ed è amministrato dalla Fondazione Umanitaria “S. Camillo” dell’Ordine dei Camilliani.
Con una disponibilità di 100 posti letto l'ospedale è al centro di un sistema sanitario che copre 25 villaggi, 22 dei quali dispongono di ambulatori. Il bacino d'utenza è di circa 17.000 persone, ma all'o¬spedale giungono pazienti dalla vicina Georgia e da ogni parte dell'Armenia.
Il "Redemptoris Mater" è l'unica struttura funzionante che eroga un’assistenza qualificata e gratuita.
L’ospedale è dotato di un pronto soccorso, un poliambulatorio, un laboratorio analisi e radiografie e l’attività ambulatoriale, espletata nell’ospedale e negli ambulatori dei villaggi, consiste nelle specialità di medicina generale, pediatria, ginecologia/ostetricia, chirurgia, stomatologia, otorinolaringoiatria, neurologia e dermatologia.
Ogni anno vengono effettuati oltre 2000 ricoveri, circa 1.500 interventi operatori in ospedale e circa 500 ambulatoriali, circa 30.000 visite negli ambulatori interni, più di 20.000 analisi cliniche, circa 1.500 radiografie e 3.000 ecografie. Ogni anno nell’Ospedale “Redemptoris Mater” vengono alla luce 300 bambini.
Inoltre l’ospedale è anche la certezza per oltre 200 dipendenti di uno stipendio sicuro.
L’Ospedale “Redemptoris Mater” rappresenta la garanzia dell’assistenza sanitaria ai malati in una regione difficile, dove le misere condizioni di vita, la scarsa produttività del suolo, gli stipendi inadeguati (il corrispettivo 10-15 euro mensili) al “minimo vitale”, il costo inaccessibile dell’energia elettrica sono gli ostacoli contro i quali ogni giorno la popolazione armena è chiamata a lottare.
La Fondazione Umanitaria “S. Camillo” che gestisce l’ospedale, è un’organizzazione senza fini di lucro, per l’organizzazione e la gestione dell’ospedale e degli ambulatori, riscontra non poche difficoltà a livello finanziario, di conseguenza nella sua missione deve essere aiutata.
Altrimenti il rischio è che la struttura non possa erogare i servizi cui è chiamata e sia costretta alla chiusura.
Per tutte queste ragioni ogni vostro contributo sarà prezioso. Grazie alla vostra generosa solidarietà sarà possibile mantenere la struttura ospedaliera, nel rispetto della dignità del paziente e del suo diritto alla salute, avviare campagne di educazione sanitaria e promuovere la ricerca scientifica, e il sogno di Giovanni Paolo II, tanto legato agli Armeni, continuerà a essere realtà.
Con 30,00 euro si provvede al primo soccorso di un paziente
Con 50,00 euro si sostiene la campagna di educazione sanitaria per 10 pazienti
Con 100,00 euro si assicura ad un malato la copertura farmacologica per un mese
Con 150,00 euro si garantisce ad un malato il posto letto per un mese
Con 200,00 euro si copre il costo di un piccolo intervento chirurgico
Con 3.000,00 euro si garantisce ad un malato il posto letto e la copertura farmacologia per un anno.
Con una donazione mensile regolare si entra a far parte dei sostenitori della Fondazione Umanitaria “S. Camillo” per l’Ospedale “Redemptoris Mater”
Vi chiediamo, pertanto, nella formula che preferite, di esprimere la vostra solidarietà al popolo armeno, effettuando un versamento:
sul c/c postale 26875104 intestato a:
Provincia Piemontese Chierici Regolari
Ministri degli Infermi Centro Missionario
sul c/c bancario 119120 San Paolo Imi
(ABI 1025 CAB 110 CIN Y) intestato a:
Provincia Piemontese Chierici Regolari
Ministri degli Infermi Centro Missionario
N.B. specificando nella causale del vostro versamento Ospedale “Redemptoris Mater” – Armenia.
Per maggiori informazioni:
Tel. 011/539045 (centralino)
Fax. 011/533342
Cel. 338.8139588/ 349.7570804 (Valentina)
E-mail: camilliani-armenia@hotmail.it
V.V
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