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051028 - Caiazzo -Monte Carmignano commemorato da scrittrice armena, Emauela Avakian
Venerdì 28 Ot tobre 2005
Caiazzo – La giunta comunale invita gli studenti caiatini a commemorare l’eccidio di Monte Carmignano, perpetrato al termine della seconda guerra mondiale, con la presentazione di un libro sulla prima guerra mondiale. Più esattamente un libro narrativo sul genocidio perpetrato nel corso del primo conflitto dai Turchi ai danni del popolo armeno. Sono letteralmente sconcertati alcuni genitori di studenti delle scuole caiatine che solo ora hanno appreso i retroscena di un’iniziativa grazie alla quale i propri figli hanno potuto saltare ancora una volta le lezioni, cioè i programmi curricolari. Si tratta in realtà di una manifestazione organizzata per le scuole in occasione dell’anniversario dell’eccidio di Monte Carmignano, ma che si è svolta il giorno successivo, 14 ottobre, per evitare sovrapposizioni con la cerimonia di conferimento della medaglia d’oro al valore civile alla città di Caiazzo.
Iniziativa strettamente pertinente l’eccidio, secondo documenti ufficiali del Comune dai quali solo l’altro giorno i genitori hanno appreso che “considerata l’importanza di sottoporre ai giovani studenti caiatini una riflessione su una tragedia tanto grande e quasi cancellata dalla memoria storica” la giunta comunale ha fatto propria l’iniziativa promossa da un’associazione locale, alla quale ha concesso non solo il patrocinio ma anche un contributo di trecento Euro, pari a circa seicentomila rimpiante lire, per “le spese di ospitalità dell’autrice armena”. Perché l’associazione aveva avuto la brillante idea di invitare a Caiazzo la scrittrice Emauela Avakian affinché presentasse agli
allievi delle ultime classi delle scuole medie e superiori caiatine il testo “Una terra per Siran”, recupero in forma narrativa della memoria del genocidio effettuato dalla Turchia ai danni del popolo armeno nel corso della prima guerra mondiale. “Stravaganza” che ad alcuni genitori ne ricorda altre attribuite all’ex sindaco (e presidente della stessa associazione) Nicola Sorbo, ma gli stessi genitori si rifiutano di credere che la giunta comunale e soprattutto il vice sindaco Tommaso Sgueglia, assessore alla cultura, ma anche sentinella della legalità, abbia potuto “cascarci”. Soldi ai quali va aggiunto il costo (si dice stratosferico, ma al riguardo vige il massimo riserbo) sostenuto dal Comune cioè dai contribuenti per il banchetto organizzato presso un lussuoso ristorante a beneficio del prefetto, di altre autorità ed amministratori cittadini dopo la consegna della medaglia alla memoria delle vittime di guerra. Ed alla salute dei partecipanti.

V.V

 
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