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051118 - AUDITORIUM di ROMA , dal 19 al 27 NOV. Incontri con il cinema asiatico,
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- Rasegna: AsiaticFilmMediale 19-27 Novembre 2005-- Roma, Luoghi: Auditorium Casa del Cinema
Partecipano alla Rassegna numerosi paesi asiatici.
l'Italia è presente alla rassegna con:
"Frammenti elettrici n°4-5 Asia-Africa"
del nostro connazionale Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi*:
Domenica 20 Novembre
Ore 21:00
Casa del Cinema: Piazza Marcello Mastroianni 1(ingresso Villa Borghese)
Yervant Gianikian di origine armena ha studiato achitetura a Venezia
Angela Ricci Lucchi nata a Lugo di Romagna ha studiato la pittura a Vienna con Oskar Kokoschka
Il lavoro consiste in un materiale di achivio sui problemi e sconforto sociale in diversi paesi dell'Asia e dell'Africa e il contrasto che esiste nella realta vissuta (guerre, massacri etc.) e le tradizioni, la cultura e il folclore rappresentati dalla propaganda turistica...
IL PROGRAMMA GRNERALE
Sabato 19 novembre apre i battenti a Roma la sesta edizione di Asiaticafilmmediale - Incontri con il cinema asiatico, la più ampia e prestigiosa manifestazione italiana dedicata al cinema dell’Oriente.
Dal 19 al 27 novembre, nelle sedi dell’Auditorium e della Casa del Cinema, sarà presentato un ricco programma di film e documentari, incontri e tavole rotonde con registi e attori. Il festival si conferma così un appuntamento imperdibile non solo per tutti gli appassionati del cinema asiatico, ma anche per chiunque voglia avvicinarsi alle diverse culture di quei paesi.
Il festival presenterà 13 film in concorso, 11 documentari in concorso, e 19 tra film e documentari fuori concorso, tutti in anteprima italiana, realizzati in Afghanistan, Birmania, Cina, Cambogia, Corea, Filippine, Giappone, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kirghizistan, Mongolia, Sri Lanka, Tagikistan, Thailandia, Uzbekistan.
L’apertura del festival è prevista sabato 19 novembre, alle ore 18.30, all’Auditorium, con il film The Rising di Ketan Metha con Aamir Khan: una storia epica, raccontata in stile new-Bollywood, che narra la “rivolta dei sepoy” avvenuta in India nel 1857 contro i britannici. Il regista sarà presente in sala.
Nella stessa serata, nella sede della Casa del Cinema, alle ore 20.30, sarà proiettato Niu Pi (Oxhide) della giovanissima regista cinese Liu Jaiyin, già vincitrice premio Fipresci a Berlino e Premio Asian DV al 29° Film Festival di Hong Kong. Girato interamente in un interno, con 23 inquadrature fisse, il film è stato riconosciuto come la più innovativa pellicola cinese degli ultimi anni dal punto del linguaggio cinematografico. Il film sarà presentato dal critico cinematografico Tony Rayns.
La rassegna comprende quattro film che sono candidati agli Oscar come miglior film straniero: Blood and Bones di Yoichi Sai con uno strepitoso Takeshi Kitano nei panni di un violento coreano, emigrato in Giappone negli anni Venti; La grotta del cane giallo, il secondo film della regista mongola Byambasuren Davaa, coautrice della “Storia del cammello che piange”; Sex and Philosophy, una raffinata riflessione sull’amore di Mohsen Makhmalbaf, a quattro anni di distanza da “Viaggio a Kandahar”; The Tin Mine di Jira Maligool, una nostalgica rivisitazione degli anni Cinquanta nel Sud della Thailandia.
Una particolare attenzione verrà data al nuovissimo cinema indipendente cinese, che sarà presente con i film più rappresentativi dell’ultima leva.
Importante è la partecipazione di film indiani, tra i quali si segnala 15 Park Avenue di Aparna Sen, un intenso ritratto di una giovane schizofrenica con Shabana Azmi.
Così come nutrita è la presenza della cinematografia iraniana, con film e documentari di forte impatto emotivo, quali Gilaneh, una sconvolgente riflessione sulla guerra con la Meryl Streep iraniana, la meravigliosa attrice Fatemeh Motamed Aria.
Grande chiusura del festival con il film Three Times di Hou Hsiao-Hsien.
Tra i documentari presentati in questa edizione, segnaliamo: Land Mines. A Love story di Dennis O’Rourke, una storia d’amore tra un ex-mujaheddin e una contadina afgana, entrambi vittime delle mine anti uomo; In the Shadow of the Pagodas. The Other Burma di Irene Marty, dalle splendide pagode per cui è celebre la Birmania si inoltra nella giungla e nei campi profughi dove vivono oltre 150.000 rifugiati, mettendo in luce la drammatica situazione dei diritti umani e il terribile genocidio commesso contro i cristiani birmani e le minoranze musulmane; Iraq, My Country di Hadi Mahood che racconta il proprio ritorno in patria dopo tredici anni di esilio.
Numerosi sono infine i titoli italiani, tra i quali segnaliamo Frammenti elettrici n. 4-5. Asia-Africa di Yervant Gianikian e Angela Ricci, uno straordinario lavoro di destrutturazione delle immagini d’archivio degli anni Settanta dei Paesi post-coloniali.
Alla Cambogia sarà dedicata una giornata in cui si presenteranno vari documentari, tra i quali Les artistes du théàtre brûlé di Rithy Pahn, che affida a un gruppo di attori il compito di rappresentare la vita di oggi in Cambogia, dove la dignità e l'identità sono spezzate, e di recuperare la memoria dopo la tragedia del genocidio.
Cospicua sarà la presenza nel corso della rassegna di pellicole che presentano indimenticabili ritratti di donne, costruendo in tal modo un variegato mosaico di storie sulla condizione femminile nei paesi asiatici. Citiamo, uno tra tutti, il film Hasina di Girish Kasaravalli: la storia di una donna alla ricerca di giustizia per lei e la sua famiglia in un’India stretta tra i principi dell’Islam e della Sharia.
Tra le novità che segnano questa edizione, l’avvio di una nuova sezione del festival dedicata a Cinema e Letteratura, che vedrà la partecipazione di un’ospite di grande rilievo: l’autrice bengalese Mahasweta Devi (Premio Nonino 2005; pubblicata in Italia da Einaudi, da Theoria e prossimamente da Filema), una delle grandi scrittrici del nostro tempo. Giovedì 24, alle ore 18.30, all’Auditorium, il pubblico potrà fare la conoscenza dell’autrice nel corso di un incontro aperto che avverrà all’interno di una giornata dedicata all’India.
Tra gli eventi collaterali, si organizzerà in collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati un incontro su “Fatti e finzione. La realtà vista da occhi diversi: dalla cronaca al racconto cinematografico”. Alcuni dei più importanti ospiti asiatici, quali Mahasweta Devi (scrittrice bengalese) , Irene Marty (autrice del documentario In the Shadow of the Pagodas. The Other Burma), Rithy Pahn (autore del documentario Les artistes du théàtre brûlé) e Fatemeh Motamed Aria (attrice protagonista del film iraniano Gilaneh), si confronteranno con giornalisti italiani di chiara fama, quali Tiziana Ferrario (TG1), Emanuele Giordana (Lettera 22), Guido Rampoldi (La Repubblica), mentre Laura Boldrini (portavoce UNHCR) interverrà come moderatrice.
Un appuntamento da non mancare per tutti gli appassionati, è la Lezione di Cinema che Mohsen Makhmalbaf darà sabato 26 alle ore 12 alla Casa del Cinema, subito dopo la proiezione del suo film più recente, Sex and Philosophy.
Due le mostre fotografiche che si potranno vedere all’Auditorium: una sulla Cambogia di Nicolas Pascarel, l’altra sull’India di Massimiliano Troiani.
La rassegna si conclude con l’assegnazione di tre premi: il Premio Città di Roma per il miglior film, il Premio per il miglior documentario e il Premio del Pubblico.
Per il Programma si può consultare il sito
www.asiaticafilmmediale.it
PROIEZIONI
Tutti i film sono sottotitolati in italiano.
All’Auditorium vengono proiettati tutti i film e i documentari, in concorso e non; alla Casa del Cinema vengono replicati tutti i film in concorso e alcuni documentari.
=Auditorium, Sala Teatro Studio
Viale Pietro de Coubertin, Roma
Infoline 06 80241281
=Casa del Cinema, Sala Deluxe
Largo Marcello Mastroianni, 1, Roma
BIGLIETTI
=Auditorium
Un biglietto unico di 3 euro per tutti gli spettacoli pomeridiani, dalle ore 16 alle 20.30.
Spettacolo delle 20.30: Biglietto 3 euro
Spettacolo delle 22.30: Biglietto 3 euro
=Casa del Cinema , ingresso gratuito
il Sito: www.asiatiocfilmmediale.it
Ringraziamo Vahe Vartanian del sito Zatik per le informazioni sulle numerose iniziative che ci fornisce regolarmente.
V.V
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