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051210 - O.d.G. Storico- Approvazione del riconoscimento del genocidio armeno
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ZATIK , ripubblica il documento di riconoscimento del comuner di Roma, che in seguito, lo stesso documento e'stato approvato dalla XX Circoscrizione di Roma e dal Consiglio Provinciale di Roma - Enti governati da:Rutelli, Marco Clark e Silvano Moffa.Gli stessi hanno votato un documento per la tutela della dei monumenti storici ed architettonici armeni e della cristianita in Turchia
6 marzo 2000,
ORDINE DEL GIORNO-IL CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA
Aderisce
All'iniziativa dell'Associazione di Amicizia Italoarmena Zatik volta a chiedere al governo Italiano di riconoscere, attraverso un atto ufficiale, il genocidio del popolo armeno perpetrato dallo Stato Turco nel 1915 e mai ufficialmente dallo stesso riconosciuto;
Considerato
che il genocidio è il più feroce e disumano fra i crimini in quanto tende all'eliminazione di tutto un popolo, della sua cultura e della sua storia;
Preso atto
che lo sterminio del popolo armeno è stato riconosciuto come un genocidio dalla sottocommissione dei Diritti dell'Uomo dell'O.N.U. nel 1985, dal Parlamento Europeo nel 1987, dalle risoluzioni di Parlamenti di numerosi Paesi e della stessa Corte Marziale ottomana fin dal 1919;
Affermato
Che la Turchia, al fine di poter far parte dell'Unione Europea, dovrà riconoscere la responsabilità per tale genocidio, e che il riconoscimento del crimine commesso è anche nell'interesse del popolo turco, che potrà cosi liberarsi da un insopportabile peso morale;
Riconosce
La necessità che l'opinione pubblica mondiale intervenga a favore del popolo Armeno così come ha fatto verso l'Olocausto ebraico;
Chiede
Che il Governo Italiano riconosca il Genocidio degli Armeni sulla base delle risoluzioni già assunte dall'O.N.U., dal Parlamento Europeo, dal Congresso degli Stati Uniti d'America e da numerose nazioni di tutto il mondo;
Esprime
Piena solidarietà al popolo Armeno nella sua lotta per il riconoscimento della verità storica e per la difesa dei suoi diritti inviolabili.
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IL COMUNE DI ROMA RICONOSCE IL GENOCIDIO
(N.d.R.) Il 6 marzo scorso il Consiglio Comunale di Roma ha riconosciuto il genocidio armeno. A tale proposito è stato emanato il seguente comunicato stampa al termine del quale pubblichiamo il testo dell'ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale della capitale
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COMUNICATO STAMPA
RICONOSCIMENTO DEL GENOCIDIO ARMENO DA PARTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA
VOTO ALL'UNANIMITA'
Ieri sera, 6 marzo 2000, il Consiglio Comunale di Roma ha approvato un ordine del giorno con cui esprime la solidarietà al popolo armeno nella lotta per il riconoscimento della verità storica sul genocidio perpetrato nel 1915, e chiede al Governo italiano che riconosca il genocidio armeno sulla base delle risoluzioni già approvate dall'ONU, dal Parlamento Europeo, dal Congresso degli Stati Uniti e da numerosi altri parlamenti nel mondo.
L'ordine del giorno, a prima firma del consigliere verde Fabrizio Panecaldo, portava le firme di consiglieri e capigruppo di tutti i gruppi consiliari ed è stato votato all'unanimità.
Tale votazione all'unanimità dimostra che i consiglieri romani hanno compreso l'importanza morale e politica del voto che esprimevano. Questo voto ha acquisito poi un particolare valore simbolico per il fatto di essere stato espresso, nell'anno del Giubileo della cristianità, dall'Assemblea elettiva della capitale d'Italia e del mondo cristiano.
L'ordine del giorno approvato è stato fortemente voluto e promosso dall'Associazione di amicizia italoarmena Zatik, di cui fanno parte eminenti personalità del mondo della cultura, dell'arte e della politica.
Roma, 7 marzo 2000
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(N.d.R.) Qui di seguito pubblichiamo il testo, gentilmente inviatoci dall'ambasciatore armeno, del suo intervento alla conferenza stampa tenutasi in Campidoglio il 23 marzo scorso
INTERVENTO DELL'AMBASCIATORE ARMENO
Gaghik Baghdassarian , Ambasciatore della Repubblica d'Armenia, Intervento alla Conferenza Stampa
Campidoglio, 23.03.2000
Grandi Uomini come l'ufficiale tedesco Armin Wegner, l'Avvocato tedesco Johannes Lepsius, l'Ambasciatore americano Henry Morgenthau, l'Ambasciatore Italiano Garroni, il Console Italiano Giacomo Gorrini, lo scrittore francese Anatole France, il Lord inglese James Brice, l'umanista norvegese Fritjof Nansen e molti altri hanno dimostrato la loro solidarietà al popolo armeno sia durante il periodo del Genocidio che in seguito. Questi Uomini noi li chiamiamo "I Giusti per gli armeni". Oggi abbiamo anche la prima città "Giusta per gli armeni" - Roma.
Considero l'approvazione dell'Ordine del Giorno da parte del Consiglio Comunale di Roma come un atto di grandissimo valore morale, un atto storico di grande portata simbolica.
Lo considero di grandissimo valore morale poiché esprime solidarietà ad un popolo che ha tanto sofferto, un popolo che durante la sua lunga vita ha goduto pochissimi periodi di pace, e che malgrado tutto, è riuscito dignitosamente a sopravvivere. Il popolo armeno, se bene da tempi antichissimi ad oggi ha dovuto suo malgrado cedere gran parte della propria patria, non ha capitolato, non ha smesso mai la lotta per la libertà, non ha mai smesso di contribuire allo sviluppo della civiltà umana. Ha vissuto grazie alla sua laboriosità e creatività, alla sua irrefrenabile volontà di vivere e di creare e pur vivendo lontano dalla sua terra d'origine ha conservato la propria identità.
Lo considero un atto storico non solo perché contribuisce notevolmente a ristabilire la verità storica, ma anche perché nei tempi in cui viviamo, così pragmatici di "realpolitik" Roma ha scelto di essere la città guida di istanze umanitarie e civili.
Lo considero, in fine, un atto simbolico, perché proprio nell'anno del Giubileo 2000 la Capitale del Cristianesimo Roma tende la mano di solidarietà ad un popolo che per primo fin dal 301 adotto il cristianesimo quale religione di stato e fin da allora si è sempre sacrificato per mantenersi tale. L'anno venturo celebriamo il 1700° anniversario dell'adozione del cristianesimo e colgo l'occasione per invitare il Sindaco di Roma a partecipare al nostro Giubileo.
Vorrei sottolineare che il riconoscimento del Genocidio, tanto desiderato e tanto atteso dagli armeni, non ha nessun valore rivendicativo. Anzi, esso, disinnescando l'odio accumulato nei secoli, potrà contribuire notevolmente alla pacificazione nell'area del Caucaso. Credo anche che il popolo turco, forse più di quello armeno, potrà trarre vantaggio dal riconoscimento del Genocidio da parte del suo Governo, dato che il senso di colpa, a mio parere, è quello che pesa di più. Questo riconoscimento inoltre non potrà che portare dei vantaggi alla Turchia facilitando la risoluzione del grave problema di convivenza con il popolo Curdo che, avendo partecipato al Genocidio degli armeni all'inizio del secolo è oggi diventato vittima di persecuzioni.
In conclusione vorrei esprimere i miei più profondi ringraziamenti all'Onorevole Sindaco Francesco Rutelli, al Presidente del Consiglio l'Onorevole Luisa Laurelli, a tutto il Consiglio Comunale. In particolare permettetemi ringraziare il Consigliere Fabrizio Panecaldo che tanto ha contribuito al buonesito di questo riconoscimento.
V.V
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