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050308 - Lettera Aperta al Rettore del Pontificio Collegio Armeno di Roma
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Rev. Padre
Mikael MOURADIAN,Pontificio Collegio Armeno Roma
Milano, 5 marzo 2005.
Reverendissimo Padre Mouradian,
Colgo questa occasione per inviarLe a nome dell’Unione degli Armeni d’Italia e mio personale, il più caloroso benvenuto e i migliori auguri per l’importante incarico che è stato chiamato ad assolvere.
Il recente rinnovamento delle più importanti cariche ecclesiastiche armene in Italia, la Sua e quella del Patriarcato di Etchmiadzine con Padre Aren Shahinian, mi auguro possa imprimere una ulteriore spinta alla collaborazione tra tutti gli armeni a prescindere dalle peculiarità, che personalmente considero solo formali, che li possono distinguere, fatta salva naturalmente, la buona fede e l’onestà.
Come Lei sa, l’Italia è per gli armeni una patria ospitale, generosa e tollerante che ha accolto ovunque i nostri connazionali con benevolenza e rispetto: in quasi tutte le città d’Italia ci sono delle comunità armene che cercano di mantenere vive pur tra mille difficoltà organizzative ed economiche, le tradizioni del nostro popolo.
A Milano noi armeni abbiamo il grande privilegio di essere proprietari della Casa Armena, che usiamo per le riunioni di tutte le associazioni, sia religiose sia laiche, qualsiasi sia la fede o l’orientamento degli associati. A Venezia i Padri Mechitaristi assolvono storicamente al medesimo compito nonostante le recenti difficoltà. A Roma, fulcro della cristianità dove tanti nostri connazionali si sono stabiliti, le tante associazioni che si sono recentemente costituite, non dispongono ancora di un luogo dove riunirsi, che diventi il centro di coesione e di coordinamento di tutte le attività.
Sarebbe perciò una grandissima e significativa opportunità per tutti gli armeni che Lei si potesse far carico di questa importante iniziativa che diventerebbe un punto di riferimento non solo per la comunità romana, ma per tutti gli armeni.
Nel rinnovarLe i miei più fervidi auguri, colgo l’occasione per inviarLe i miei più deferenti ossequi.
Per l’Unione degli armeni d’Italia
Ardavast Serapian.
V.V
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