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06 03 06-Una poesia del poeta turco Nazim Hikmet
Una poesia del poeta turco Nazim Hikmet
Sera
Di Nazim Hikmet-

Sei appena uscito di prigione<BR>
e appena uscito <BR>
ecco tua moglie incinta.<BR>
La sera la prendi sottobraccio.<BR>
Ve ne andate a passeggio per le strade del quartiere.<BR>
Ha il ventre quasi fino al naso tua moglie.<BR>
E il suo peso sacro lo porta con civetteria.<BR>
Tu sei fiero e pieno di rispetto.<BR>
Fa fresco, <BR>
una freschezza come le mani di un bimbo infreddolito.<BR>
I gatti del quartiere aspettano attorno alla macelleria.<BR>
Al primo piano, la macellaia ricciuta,<BR>
i grossi seni appoggiati sul davanzale,<BR>
contempla il tramonto.<BR>
In mezzo al cielo compare una stella,<BR>
limpida e bella come un bicchier d'acqua.<BR>
L'estate è durata a lungo quest'anno<BR>
e se i gelsi sono ingialliti, i fichi sono ancora verdi.<BR>
Refik, il tipografo,<BR>
e la figlia più giovane di Jorghi, il lattaio,<BR>
passeggiano su e giù, con le dita intrecciate.<BR>
Karabè, il pizzicagnolo, ha già acceso le luci.<BR>
Quest'armeno non ha dimenticato il massacro di suo padre<BR>
tra le montagne curde.<BR>
Ma a te, ti vuol bene.<BR>
Anche tu non li puoi perdonare<BR>
quelli che hanno messo questo marchio sulla fronte del popolo turco.<BR>
I malati, i tisici del quartiere guardano da dietro i vetri.<BR>
Il figlio di Nuriye, la lavandaia,<BR>
disoccupato, ingobbito dalla tristezza,<BR>
s'avvia verso la bettola.<BR>
In casa di Rahmi si sente il radio-giornale.<BR>
Hanno mandato 4500 ragazzi in un paese dell'Estremo Oriente <BR>
per massacrare i loro fratelli, dal viso giallo lunare.<BR>
Il tuo viso arrossisce di collera e di vergogna.<BR>
Non sei obiettivo, no, al diavolo,<BR>
ma triste <BR>
di una tristezza tua propria,<BR>
una tristezza con le mani e i piedi legati,<BR>
come se fossi ancora in prigione,<BR>
e giù in guardina sentissi i gendarmi battere i contadini.<BR>
La notte è caduta.<BR>
Il passeggio serale è terminato.<BR>
Una jeep della polizia entra nella strada.<BR>
Tua moglie sussurra: "andrà a casa?".<BR>

V.V

 
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