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06 03 15 - dell’Università inglese Warwick, concerto per la memoria Una serata per ricordare un tragico evento: il genocidio degli armeni
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da BRESCIA OGGI
Venerdì nella chiesa di San Giuseppe con l’orchestra, il coro e i solisti dell’Università inglese Warwick, concerto per la memoria Una serata per ricordare un tragico evento: il genocidio degli armeni<BR>
Venerdi 17 marzo alle 20.45 si terrà nella chiesa di San Giuseppe un concerto di particolare valore sociale e culturale per la città di Brescia, in quanto orientato alla memoria di uno degli eventi più tragici del secolo scorso: il genocidio del popolo armeno.
La DMS onlus, associazione da sempre vicina al Popolo Armeno della diaspora, che collabora a questa manifestazione, sponsorizza in occasione di questo evento anche un piano di aiuti per l’emergenza-inverno nella Repubblica Armena, che si concretizza nell’operazione "Un euro, una vita", un contributo minimo per salvare vite umane.
Il concerto (a ingresso libero) sarà eseguito dall’Orchestra sinfonica, dal Coro e dai solisti dell’Università di Warwick (Coventry-Inghilterra): un complesso di 160 persone tra cui studenti, staff dell’università e professionisti, che verrà diretto da Paul McGrath (direttore del dipartimento di Musica dell’Università di Warwick) e dalla giovane ma talentuosa Lucy Griffiths.
Questo complesso sinfonico e corale - il cui repertorio comprende musiche di Bruckner, Dvorak, Brahms, Sibelius, Beethoven, Mahler e Verdi - si è già esibito in diverse città europee ed è impegnato in scambi culturali con il coro la Rocchetta di Palazzolo sull’Oglio diretto da Enzo Pagani.
Il programma di venerdì prevede "Finlandia" di Sibelius, la "Sinfonia n. 5" di Tchaikovsky e i Cori dalla terza parte del "Messia" di Handel, per finire con il "Requiem op. 48" di Gabriel Urbani Fauré per soli, coro e orchestra, descritto da molti come un dolce canto di morte e composto non in memoria di una persona in particolare ma, come dicono le parole di Fauré, «solo per il piacere di farlo».
I testi del messale romano sono più o meno identici a quelli risalenti al Concilio di Trento e sono i seguenti: Introito, Kyrie eleison, Graduale,
Sequenza, Offertorio, Sanctus e Benedictus, Agnus Dei, Comunione, Libera Me, In paradisum, Pie Iesu. Il requiem è una composizione che utilizza gli inni propri del rito della Messa esequiale; mentre i vari testi della messa quali l’Introito o il Graduale cambiano giorno dopo giorno perché seguono il calendario liturgico, nella messa esequiale questi testi rimangono fissi. Si tratta di testi di particolare drammaticità, che per questo motivo hanno ispirato molti famosi compositori.
Stasera alle 20.30 (con ingresso libero) sarà possibile assistere nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Addolorata di Cividino, ad un’anticipazione di questa rappresentazione musicale, sempre eseguita dal complesso sinfonico e corale dell’Università di Warwick: il programma prevede la "Sinfonia n 5 op.
64" di Tchaikovsky e il "Requiem op. 48" di Fauré.
Labib Abufannas
V.V
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