|
|
Zatik
consiglia: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Iniziativa
Culturale: |
|
|
|
|
|
Radici brasiliane a Roma
|
Radici brasiliane a Roma
Ciclo di mostre di artisti brasiliani residenti in Italia
In collaborazione con l’Ambasciata del Brasile in Italia
Descrizione progetto
Il ciclo “Radici brasiliane a Roma” è composto di mostre individuali di pittori, fotografi e scultori che si alternano nell’arco di due anni, nella Galleria Cândido Portinari e nel CEB – Centro de Estudos Brasileiros. L’obiettivo principale è dare visibilità all'arte brasiliana in Italia e un’opportunità agli artisti brasiliani trapiantati in Italia di farsi conoscere dagli italiani, dagli stranieri che vi risiedono e dai turisti di passaggio. Calare le radici dell’arte brasiliana nel tessuto culturale della Città Eterna significa anche offrire alla comunità brasiliana un panorama artistico nel quale ritrovarsi e confrontarsi. L’artista che inaugurerà il ciclo è il pittore Adriano Nardi con la mostra Perdidos no espaço. Verranno presentate opere che esemplificano la sua ricerca, nella quale la tecnica tradizionale dell’olio su tela, si unisce alle tecniche digitali di rappresentazione, e dove la figura umana dall’avvenente apparenza femminile, vive il centro di una concettualità sullo spazio e sulla visione del mondo contemporaneo.
Inaugurazione e date
Vernissage giovedì 24 febbraio 2005 ore 18,30 – 21. Esibizione aperta al pubblico fino a mercoledì 9 marzo 2005 dalle 14 alle 19, dal lunedì al venerdì, ingresso libero.
Dove
Roma, Galleria Cândido Portinari presso l’Ambasciata del Brasile in Piazza Navona 10.
Titolo mostra
Perdidos no espaço.
Artista
Adriano Nardi.
Curatrice
Flavia Liz de Paulo.
Presentazione
Ambasciatore Itamar Franco e i Ministri Consiglieri Raul de Taunay e Dante Coelho de Lima.
Patrocini
Ambasciata del Brasile in Italia. In fase di definizione gli accordi per l’acquisizione dei patrocini di: IILA - Istituto Italo Latino Americano di Cultura, I Municipio del Comune di Roma, Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria, Provincia di Roma, Regione Lazio, Ambasciata del Brasile presso la Santa Sede, Rappresentanza del Brasile presso la FAO, Consolato Generale del Brasile a Roma, Turismo.Brasile - Ufficio di Turismo del Comitato Visit Brasil.
Itineranza
É in fase di studio la possibilità di portare il ciclo di mostre a Milano, Napoli, oltre ad altre città europee ed a San Paolo in Brasile.
Bio dell’artista Adriano Nardi
Adriano Nardi, nipote del pittore ed illustratore bolognese Antonio Maria Nardi, nasce a Rio de Janeiro nel 1964. Si diploma all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1990, la prima personale dal titolo Antipop, a Roma, la città dove attualmente vive, è del 1998, presso il Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma. Seguono Le Naviganti (2000) presso l’Associazione Culturale Futuro (Roma), Vertical Horizons (2002) presso la Galleria Maniero (Roma). Nel 2004 Microdipinta (Roma) e Quinto sole: segnali dei volti geometrici a Milano (Flash Art Fair), poi As straight as presso la Galleria Maniero (Roma) e una personale alla Galleria d’Arte Contemporanea La Giarina (Verona). Si ricordano le seguenti collettive: III Laboratorio del 1991 presso la Galleria S. Fedele di Milano a cura di Roberto Daolio; L'Arte Contemporanea alla Prima Biennale di Bologna nel 1993; Close up del 2002 alla Art Gallery Banchi Nuovi di Roma a cura di Ludovico Pratesi e Costantino D’Orazio; nel 2003 Imago Mentis e poi Senaria, sguardi spazi e intenzioni dell’immagine in diverse gallerie d’Arte Contemporanea in Italia, a cura di Gabriele Perretta; partecipa al XXXVI Premio Vasto d’Arte Contemporanea, a cura di Lorenzo Canova e al II Premio Ferruccio Ferrazzi d’Arte Contemporanea a cura di Carlo F.Carli; nel 2004 Media.comm(unity)/comm.medium al Masedu, Centro per l’Arte Contemporanea di Sassari a cura di Gabriele Perretta e Arte Italiana per il XXI Secolo al Palazzo della Farnesina - Ministero degli Affari Esteri a Roma a cura di Lorenzo Canova.
Bio della curatrice
Flavia Liz de Paulo, brasiliana di San Paolo da quasi tre anni a Roma, si autodefinisce “divulgatrice della cultura”. Organizza eventi culturali e dà sostegno alle nuove leve di artisti che desiderano farsi conoscere, il suo obiettivo primario è la diffusione dell'immagine del Brasile nel mondo. All’inizio del 2005 fonda l’Associazione Culturaliz, un’associazione culturale senza scopo di lucro che le permette di rendere più visibile e riconoscibile il suo operato.
Spazio espositivo
Galleria Cândido Portinari presso il Palazzo Pamphili, sede dell’Ambasciata del Brasile in Italia
Il Palazzo Pamphilj, sito nel rione Parione, si affaccia su una delle piazze più suggestive e scenografiche del mondo. Il primo nucleo dell’edificio, ubicato in piazza Pasquino, fu acquistato nel 1470 da Antonio Pamphilj, procuratore fiscale alla Camera Apostolica, che subito lo ampliò. L’ultima erede, Anna Pamphilj, andò in sposa a Giovanni Andrea III Doria e da allora i discendenti, che ebbero il doppio cognome Doria Pamphilj, preferirono abitare l’altra sontuosa dimora a via del Corso. Il palazzo di piazza Navona venne affittato a cardinali ed intellettuali, fra i quali ricordiamo Vincenzo Monti, che vi abitò nel 1778. Nel 1824 il piano nobile divenne residenza del ministro di Russia e più tardi vi abitarono il cardinale Brignola e Tommaso Riario Sforza che vi morì nel 1857. Poco dopo, l’edificio fu adibito a sede dell’Accademia Filarmonica Romana e fu allora che l’architetto romano Andrea Busiri Vici venne chiamato a restaurare il grande salone situato al piano nobile, intitolato al celebre compositore Pier Luigi da Palestrina. Durante i primi anni del Novecento, era uso affittare parte dell’edificio a pensionati, mentre al piano terreno si trovavano botteghe, autorimesse, restauratori e magazzini di vario genere. Intorno al 1920, una parte del palazzo venne affittata al Governo brasiliano che ne fece una sede diplomatica. All’epoca poco si parlò di questo contratto di locazione che la principessa Orietta Doria Pamphilj aveva stipulato con il Governo brasiliano. Ma nel 1960, quello che era un semplice contratto di locazione si sarebbe trasformato in contratto di vendita. L’opinione pubblica e la stampa manifestarono pareri contrastanti e si chiese allo Stato Italiano di esercitare il diritto di prelazione, che poteva esser fatto valere entro due mesi dalla notifica dell’atto notarile di compravendita. L’acquisto tanto discusso venne perfezionato tra ottobre e novembre del 1960 da parte del Governo brasiliano. L’allora Ambasciatore del Brasile legò indissolubilmente il suo nome al vantaggioso acquisto del palazzo per un importo pari a 900.000.000 di lire. Dopo appena un anno dall’acquisto, l’intero complesso era stato restaurato. Consolidato l’edificio e restaurati i saloni interni, tutto in accordo con la Sovrintendenza alle Belle Arti, come si chiamava all’epoca, la nuova sede diplomatica fu inaugurata all’inizio del mese di novembre del 1961. In occasione del 2000, anno giubilare, il palazzo è stato nuovamente restaurato e portato al suo antico splendore. La Galleria Cândido Portinari è sede di eventi culturali, mentre il cortile interno e le stanze nobili del palazzo vengono utilizzati per concerti e presentazioni di alto livello. Il Palazzo Pamphili si presta pertanto non solo alle consuete mansioni diplomatiche, ma di sovente anche a funzioni di rappresentanza per la promozione della cultura.
flavia liz
|
|
|
|
|