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06 05 11- COVILI. GLI OCCHI DELLA VITA
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COVILI- GLI OCCHI DELLA VITA
Modena, Foro Boario ¨C via Bono da Nonantola
29 aprile ¨C 2 luglio 2006
Pavullo nel Frignano, Castello dei Montecuccoli
5 maggio 2006
Vittorio Sgarbi - visita guidata alla mostra del Foro Boario
Circa 2500 visitatori nei primi tre giorni di mostra al Foro Boario di Modena e oltre 500 al Castello di Montecuccolo a Pavullo nel Frignano fra l¡¯inaugurazione di domenica e luned¨¬ primo maggio; un grande successo di pubblico che conferma l¡¯interesse e la curiosit¨¤ nei confronti di Gino Covili.
Numerosi gli eventi programmati al Foro Boario a corredo della mostra, fra i quali si evidenzia il seguente:
luned¨¬ 15 maggio, a partire dalle ore 20.00, Vittorio Sgarbi, grande estimatore dell¡¯artista Gino Covili, condurr¨¤ gli Associati della Confindustia di Modena e i Partner dell¡¯evento in una visita guidata della mostra allestita al Foro Boario.
Vittorio Sgarbi, in occasione dell¡¯esposizione ¡°Storaro-Covili. Il segno di un destino¡±, ha dichiarato in un¡¯intervista a TRC: ¡° [¡] Io credo di conoscere Covili dalla fine degli anni Settanta, i suoi notturni di Pavullo e la sua visione di un mondo contadino insieme duro, sofferente, ma anche di favola; Covili mette insieme la favola ed il dolore, ¨¨ una cosa che non ¨¨ toccata neanche a Ligabue, perch¨¦ c¡¯¨¨ in lui il sentimento della vita e della fatica, del lavoro e insieme per¨°, quello che era in Testori, un grande cattolico, l¡¯idea che il mondo contadino, in fondo, ¨¨ un Paradiso anche all¡¯Inferno [¡]¡±.
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Nel corso della serata sar¨¤ possibile assistere alla proiezione del film di Vittorio Storaro ¡°Gino Covili, le stagioni della vita¡± (realizzato da Accademia dell¡¯Immagine e Istituto Luce e presentato alla 59a Mostra Internazionale d¡¯Arte Cinematografica di Venezia), che rappresenta un illustre omaggio di un grande poeta della luce ad un artista che entra a pieno titolo nella Storia dell¡¯Arte del Novecento. La mostra ¡°Storaro-Covili. Il segno di un destino¡± rappresenta una tappa importante del sodalizio artistico ed umano dei due grandi artisti. L¡¯esposizione, ospitata a Palazzo Montecitorio ed allestita nella Sala della Regina, si ¨¨ inaugurata l¡¯11 maggio 2005, pochi giorni dopo la scomparsa di Gino Covili.
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COMUNICATO STAMPA ¨C Numero 3
aprile 2006
COVILI
GLI OCCHI DELLA VITA
Modena, Foro Boario ¨C via Bono da Nonantola
29 aprile ¨C 2 luglio 2006
Modena rende omaggio a Gino Covili: una vasta mostra antologica celebra il grande artista scomparso nel maggio 2005
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Con il suo pennello Covili ha scritto la storia, la cronaca, la leggenda e la fiaba della sua terra. Rivivono, grazie alla sua arte, gli uomini, le case, le terre, il paesaggio del Frignano.
Per Covili lo sguardo ¨¨ lo strumento, ma altres¨¬ un tema, nel senso che l¡¯artista nel dipingere i suoi protagonisti, gli uomini ma anche gli animali, punta l¡¯attenzione sugli occhi e sulla loro espressivit¨¤. Ma gli occhi di Covili sono anche lo strumento per catturare l¡¯immagine, per poi rielaborarla inserendoci il suo stato d¡¯animo del momento, trasformando cos¨¬ l¡¯immagine che da reale diviene poesia.
La mostra presenter¨¤ una serie di capolavori riservando una nuova interpretazione dell¡¯opera di Gino Covili: un artista di rara sapienza, capace di dar vita, in un confronto teso con la natura e i maestri del passato, ad un linguaggio personalissimo in cui si fondono forza, delicatezza, umanit¨¤. Covili trova il suo linguaggio espressivo e una sua propria originalit¨¤ attraverso la deformazione della figura e dei volti che non ¨¨ mai caricaturale. La deformazione ¨¨ dovuta alla fatica ed ¨¨ espressione di quel duro lavoro che non ¨¨ solo del soggetto raffigurato, ma appartiene a tutte le generazioni che lo hanno preceduto.
Per la prima volta le opere pi¨´ spettacolari di Covili incontrano il pubblico in un¡¯esposizione articolata in 9 cicli, 159 opere in totale, che rappresentano i momenti pi¨´ significativi del suo percorso artistico ed esistenziale.
Nelle sale del Foro Boario di Modena si presentano 8 cicli comprendenti 101 opere e al Castello dei Montecuccoli 58 opere, acquisite dal Comune di Pavullo nel Frignano nel 1998, che raccolgono il ciclo ¡°Il paese ritrovato¡±, dove Covili ci offre puntualmente la visione del suo paese perduto e oggi ritrovato attraverso le sue immagini.
Le parole dell¡¯artista, tratte dal suo libro ¡°Vita Pittura Vita¡±, guidano lo spettatore nei luoghi di un¡¯affascinante narrazione realistico-visionaria.
Al Foro Boario di Modena, dal primo ciclo dedicato alla cerchia degli affetti familiari, fino alla rievocazione notturna del suo ¡°Paese che dorme e sogna¡±, il mondo di Covili prende corpo attraverso le aspre lotte e la profonda umanit¨¤ del ¡°Bestiario¡±, le tradizioni ed i valori del mondo contadino, la desolata solitudine degli ¡°Esclusi¡±, il mitico librarsi in volo dell¡¯¡°Ultimo eroe¡±, strenuo difensore degli umili, ed infine ¡°Il cantico delle creature¡± dal ciclo ¡°per grazia ricevuta¡± dove con l¡¯istinto del grande artista Covili affronta il tema di San Francesco, il grande Santo del Medioevo. La vocazione artistica di Covili affonda le sue radici nelle drammatiche esperienze della guerra: qui nasce l¡¯artista, animato da una profonda ansia di giustizia e di
umana fratellanza. L¡¯arte di Covili vuole mostrare, prima di tutto, la centralit¨¤ dell'uomo nella
vita contadina, con le sue radici e con le sue varie attivit¨¤ fatte di ¡°saperi¡±, esperienza e di materiali poveri che hanno segnato, nel tempo, la storia dell'umanit¨¤.
Egli diviene appassionato ¡°cantore della sua terra¡±, rappresentandone la natura aspra e generosa, dando voce a quel mondo contadino di cui ha fatto parte e di cui descrive, accorato, il desolante abbandono dei giovani e la drammatica solitudine degli anziani. Il contadino ¨¨, per Covili, portatore di valori antichi: la famiglia patriarcale, gli animali, la terra, il lavoro, le tradizioni, le feste, la fede religiosa.
Le sue tele, spesso di grandi dimensioni, sono mondi dinamici e brulicanti di vita, frutto di un febbrile ed amoroso dialogo tra l¡¯artista e la natura che lo circonda: evocano storie lontane, sospese nel tempo, racconti di antichi riti contadini, momenti di feste corali, notturne solitudini, aspre fatiche diurne. Il suo sguardo sintetico ed analitico ad un tempo, abbraccia la vastit¨¤ del paesaggio e cerca di afferrarne ogni minimo segno.
Il messaggio dell¡¯artista ¨¨ figlio della sua terra ed al contempo parla al mondo, radicandosi nella storia di ognuno di noi.
La mostra coinvolge emotivamente lo spettatore, favorendo la piena ed approfondita comprensione dell¡¯universo espressivo dell¡¯artista.
La proiezione a ciclo continuo del film di Vittorio Storaro ¡°Gino Covili, le stagioni della vita¡± (realizzato da Accademia dell¡¯Immagine e Istituto Luce e presentato alla 59a Mostra Internazionale d¡¯Arte Cinematografica di Venezia), rappresenta un illustre omaggio di un grande poeta della luce ad un artista che entra a pieno titolo nella Storia dell¡¯Arte del Novecento. La mostra ¡°Storaro-Covili. Il segno di un destino¡± rappresenta una tappa importante del sodalizio artistico ed umano dei due grandi artisti. L¡¯esposizione, ospitata a Palazzo Montecitorio ed allestita nella Sala della Regina, si ¨¨ inaugurata l¡¯11 maggio 2005, pochi giorni dopo la scomparsa di Gino Covili.
Nel corso dell¡¯esposizione saranno presentate:
- ¡°Vita Pittura Vita¡±, biografia di Gino Covili a cura di Vico Faggi (pseudonimo di Alessandro Orengo), edita da CoviliArte
- ¡°¡le vicende, gli uomini, gli anni¡±, antologia poetica di Vico Faggi, a cura di Werther Romani e illustrata da Gino Covili, edita da CoviliArte.
Sono previste inoltre:
- visite guidate al Castello dei Montecuccoli
- giornate didattiche per gli studenti
- laboratori didattici per gli studenti delle scuole dell¡¯obbligo
- incontri con: Giorgio Celli, Andrea Emiliani, Maurizio Maggiani e Maria Teresa Orengo.
- performance di Massimo Foschi
Informazioni e ufficio stampa
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V.V
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