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06 05 24 - Intervento del Dott. Piero Rosati per il gemellaggio dei tre Ponti
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Gli Armeni
Sono italiano, ma da quando ho avuto cognizione, accidentalmente, dell’eccidio perpretato dai Lupi Grigi turchi a danno della popolazione Armena, ho seguito con interesse e con passione tutto ciò che riguarda questo popolo. Non posso dire di conoscere tutti i fatti, tutte le sfumature, ma credo di conoscere, dopo aver fatto alcune ricerche ed aver rotto le “scatole” ad amici mediorientali, le linee salienti della questione.
L’altro giorno stavo leggendo un libro che parlava della Prima Crociata e che quindi non aveva nulla a che vedere con gli Armeni, ma nelle prime pagine era raffigurata una carta dell’Impero Romano di Oriente ed al centro dell’Anatolia era segnata chiaramente l’Armenia. In una parte del mondo che ha visto più volte sconvolto il proprio assetto politico e geografico, il popolo armeno stazionava nelle stesse località indicate a suo tempo da Alessandro Magno.
Quando i Lupi Grigi, la casta militare di livello superiore decisero di rivendicare il territorio dell’Armenia in quanto facente parte dell’impero turco, certamente non pensavano che gli Armeni calpestavano quelle terre da molto prima che arrivassero i loro antenati.
Ma lasciamo perdere. Debbo confessare che il mio interesse è stato svegliato e quindi alimentato dall’eccidio verificatosi all’inizio del '900, ma non è circoscritto a questo, tanto è vero che ho seguito con gioia tutte le manifestazioni che si sono svolte a favore degli armeni in tutto il mondo, qualche volta direttamente e qualche volta attraverso la stampa.
Ero presente alla manifestazione a Ponte Milvio per il gemellaggio dei Tre Ponti e mi ha fatto veramente piacere vedere le stanze della torre di “Ponte Mollo” gremite di personalità politiche di tutti e tre gli stati rappresentati dai Ponti ed anche da persone “normali” come la professoressa Marina Gorgo, Preside del liceo De Sanctis con tutta una claase dei maturandi che hanno svolto anche un saggio di ricerca sui tre Ponti con la promessa espressa dalla Prside di non lasciare la ricerca fine a se stessa, ma di darleun seguito.
Mi ha fatto piacere anche vedere che a fianco delle personalità politiche del momento con in testa il sindaco del XX Municipio, l'Ambasciatore Armeno ed il rappresentante dell'Iran, ci fosse anche il sindaco precedente, il Dott. Clarke, che iniziò e caldeggiò fortemente l’iniziativa del gemellaggio.
Forse la targa scoperta in questa occasione potrà sembrare poca cosa, forse sarebbe stato meglio e più risonante se fosse stata scoperta in una località più vicina a questo popolo, Piazza Armenia?, ma anche nascosta in quella saletta molto bella che si affaccia sul ponte e sul turbinoso Tevere, dimostra la comprensione e l’appoggio che la città di Roma dimostra verso il popolo Armeno.
Ma mi si permetta una domanda. In tutte le ricerche che ho fatto, particolarmente sulla città di Roma, non ho trovato una chiesa degli Armeni, anche se sono cristiani ortodossi riconosciuti dalla Chiesa di Roma. Proprio l’altra settimana apprendevo dalla televisione che è in costruzione, sempre a Roma, una Chiesa ortodossa Russa che è ancora in netto contrasto con la Chiesa Cattolica. Certamente la costruzione sarà sostenuta finanziariamente da un apparato ecclesiastico molto più ricco di quello Armeno. Ma mi sembra di ricordare che le persone di spicco nel mondo di origine armena siano alquanto numerose ed attraverso il loro contributo e quello dei "comuni mortali" potrebbe permettere la realizzazione di questo sogno. Per cominciare perchè non si chiede al Vaticano od al Comune, non so di chi sia la competenza, l'aasegnazione di una delle chiesette sconsacrate esistenti a Roma, riconsacrarla e dedicarla al culto Armeno? Dico delle stupidaggini? A me sembrerebbe un elemento coagulante e vivificante per la Comunità Armena di Roma e dell’Italia tutta.
Un caro saluto Piero Rosati
V.V
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