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06 06 04 - Scacchi, Armenia a un passo dal trionfo, Russia gił dal trono
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OLIMPIADI- Torino
Sono arrivate alle battute conclusive le Olimpiadi degli scacchi, ospitate a Torino (per la prima volta in Italia) nell'impianto dell'Oval Lingotto. Al Mondiale per squadre nazionali hanno preso parte 148 formazioni nel torneo maschile e 108 nel femminile, per un totale di 1.320 giocatori. Già i numeri
dicono che è stata la più grande manifestazione dedicata al Nobil giuoco mai organizzata al mondo. A renderla storica è l'Armenia cui oggi pasta un pari per avere la matematica certezza del titolo davanti alla Cina (che deve vincere 4-0 per sperare, si gioca su 4 scacchiere). Tagliata fuori appare la Russia che rischia il terzo posto ai danni di Francia, Ungheria o Israele. Nel femmminile è in testa l'Ucraina su Russia, Cina e Stati Uniti.
Si profilano dunque due successi per Paesi dell'ex Urss che superano i maestri russi ormai giù da un trono che avevano mantenuto per un decennio anche dopo la caduta del Muro.
Male, purtroppo, le squadre azzurre che pure giocavano "in casa" e s'erano preparate bene per non sfigurare. La squadra A maschile, pur guidata da un buon Michele Godena, è messa male in classifica: ieri ha pareggiato 2-2 contro la Republbica Dominicana e così dopo il pari con i giovani dell'Italia B che vincendo ieri contro l'Ecuador si trovano a 27 punti contro i 25.5 di Italia A; Italia C (ottima ieri contro l'Angola) segue a 24 punti. Analoghe delusioni dalle scacchiste: vittoria di misura sull'Australia (2-1) e sconfitta dura con l'Azerbajian (3-0), le donne navigano in posizioni di retrovia con la mestrina Goi e la veronese D'Ambrosi a salvarsi dal disastro.
L'evento olimpico ha avuto una grande risonanza in tutti i continenti: sono 500 i giornalisti accreditati.
La sorprendente Armenia è stata trascinata dal 23enne Levon Aronian. La grande favorita era la Russia, ma alcuni suoi giocatori non erano in forma. La prima
scacchiera azzurra nel femminile, Elena Sedina, ha lasciato il villaggio olimpico perché insoddisfatta della sistemazione (anche in Spagna, nel 2004
fece polemica perchè voleva giocare con i maschi); ci si attendeva di più da Olga Zimina, giocatrice russa naturalizzata.
Intanto al Museo del Cinema (nella Mole Antonelliana) sono state presentate negli ultimi giorni le più note pellicole che hanno come argomento gli scacchi a partire dal celebre "Il settimo sigillo" di Bergman (regista che era anche un appassionato giocatore). Da ricordare che l'inno elle Olimpiadi è stato composto da Ennio Morricone, altro grande appassionato. Tra le note di colore, ieri, la visita alle Olimpiadi della celebre modella Carmen Kass, che è anche presidente della Federazione dell'Estonia.
Gigi Bignotti
V.V
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